Vortigern: differenze tra le versioni

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Sintassi
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Man mano che la crisi dell'[[Impero romano d'Occidente]] si andava accentuando, la [[Britannia romana|Britannia]] diventava progressivamente meno controllabile e meno conveniente da gestire per Roma. Attorno al [[350]], quando le [[legione romana|legioni]] stanziate nell'isola non ricevettero più rinforzi dal potere centrale (gli ultimi rinforzi erano composti da mercenari barbari di stirpe iranica, gli [[Alani]] ed i [[Sarmati]], nella cui mitologia si trovano leggende assimilabili alla saga arturiana de "[[La spada nella roccia]]"), la situazione precipitò. Anche la Britannia era soggetta a sempre maggiori attacchi dall'esterno: da parte dei Sassoni dall'est, dagli [[Irlandesi]] da ovest e dai [[Caledoni]] da nord dal [[367]], tanto che venne creata, nel [[369]], la nuova provincia di [[Valentia (provincia romana)|Valentia]] nel Nord con capitale Luguvallium ([[Carlisle]]), a mo' di "stato-cuscinetto".<ref name="heather">Peter Heather: "La caduta dell'Impero Romano. Garzanti Editore; 2007; ISBN 978-88-11-68090-1</ref>
 
In questo clima di isolamento dal resto dell'Impero, la gran parte degli effettivi del presidio romano vennerovenne progressivamente arruolatiarruolata fra la popolazione indigena. Si andò così instaurando una sorta di autogoverno che, pur fedele al potere centrale, godette di sempre maggiore autonomia. A partire dal [[383]] circa iniziarono le scorrerie dei [[pirateria|pirati]] [[Sassoni]], [[Angli]] e [[Juti]] lungo tutta la [[costa]] del [[Kent]], a cui i Romani risposero con la costruzione di tutta una serie di [[Litus Saxonicum|fortificazioni costiere]]. Ma questa linea non fu sufficiente quando si verificò un assalto generale di Sassoni, Irlandesi e Attacotti, combinato con una rivolta generale della guarnigione sul [[Vallo di Adriano]] e sul [[Vallo di Antonino]], una serie di forti posti circa 120&nbsp;km a nord del [[Vallo di Adriano]]. Nel frattempo, sulla frontiera settentrionale si andarono intensificando le incursioni contro il [[Vallo di Adriano]] da parte dei [[Pitti (popolo)|Pitti]] e degli [[Scoti]]. Nel territorio [[provincia romana|provinciale]] si andò così diffondendo un clima di caos e [[anarchia]].<ref name="heather" />
 
In Britannia stazionavano quattro [[legione romana|legioni]], ma nel [[402]] il comandante in capo dell'[[esercito romano]], il [[vandali|vandalo]] [[Stilicone]], ne prelevò una per fronteggiare i [[Visigoti]] di [[Alarico]] e non la rimandò più nell'isola. Le legioni britanniche si ammutinarono per tre volte tra il 402 ed il [[406]], eleggendo tre [[usurpatori romani|imperatori]], dei quali l'unico ad aver lasciato un segno nella [[storia]] fu [[Costantino III (usurpatore)|Costantino III]]. Le ultime legioni furono richiamate sul continente nel primo decennio del [[V secolo]]<ref>Nel 407 le truppe restanti elessero come imperatore l'usurpatore Costantino III, che si spostò con le forze disponibili nell'isola al di là della [[La Manica|Manica]] per fronteggiare l'esercito inviatogli contro dall'imperatore Onorio, dal quale fu sconfitto e ucciso nel [[411]]</ref>. A partire dal [[407]] la zecca di [[Londinium]] ([[Londra]]) cessò la coniazione di monete per la paga dei legionari. Nel [[408]] un'incursione sassone fu apparentemente respinta dai Britanni appoggiati da pochi contingenti romani rimasti nell'isola in quanto sposati con donne indigene. La situazione doveva consistere in un'anarchia pressoché assoluta: le truppe romane si ritirarono dai territori settentrionali per concentrarsi nei porti meridionali in vista dell'imbarco, i mercenari in parte seguirono i romani in parte rimasero liberi sull'isola, i Britanni inquadrati nelle truppe romane in gran parte seguirono i loro commilitoni sul continente e molti legionari, sposati con donne locali, disertarono per rimanere in loco e nel [[410]] [[Zosimo (storico)|Zosimo]] attesta che i nativi isolani espulsero per ritorsione l'amministrazione civile romana (sebbene Zosimo potrebbe riferirsi alla rivolta dei [[Bretoni]] dell'[[Armorica]]).<ref name="heather" />
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== Le fonti e i racconti su Vortigern ==
=== Gildas ===
Il primo a narrare la storia di Vortigern fu nella prima metà del [[VI secolo]] lo [[storiografia|storico]] [[Gildas]] nel ''[[De Excidio et Conquestu Britanniae]]'', che racconta come tutti i consiglieri, in accordo col "''superbus tyrannus''" (Gildas chiama Vortigern con questo aggettivo, che significa Tiranno superbo), fecero l'errore di invitare i feroci Sassoni a stabilirsi in Britannia. Secondo Gildas, all'inizio nella parte orientale dell'isola si stabilì solo un piccolo gruppo di mercenari, invitati dal [[tiranno]]. Ma costoro chiamarono ben presto altri loro conterranei e così la [[Colonia (insediamento)|colonia]] crebbe. Alla fine i Sassoni chiesero più terre e quando queste gli furono rifiutate ruppero il trattato e saccheggiarono le terre dei [[Romano-Britannici]]. Non è chiaro se Gildas abbia o meno menzionato esplicitamente Vortigern. Sebbene gran parte delle edizioni moderne della sua opera omettanoometta questo nome, ci sono almeno due [[manoscritto|manoscritti]] che lo menzionano: nel Manoscritto 162 del [[XII secolo]] conservato nell'Avranches public library si parla di ''superbo tyranno Vortigerno'' e nel Manoscritto Ff. I.27 del [[XIII secolo]] conservato nella Cambridge University Library si parla di ''Gurthigerno Brittanorum duce''. Il fatto che [[San Beda il Venerabile|Beda]] menzioni questo nome rende probabile che anche Gildas lo fece. I dettagli che Gildas fornisce nel racconto, come quello che all'inizio i Sassoni giunsero con tre [[nave|navi]] da [[guerra]], fanno presupporre anche l'uso da parte sua di fonti anglosassoni. Gildas non definisce mai Vortigern re della Britannia. Lo chiama tiranno, ma non attribuisce solo a lui la decisione di chiamare i Sassoni, ma parla di un consiglio. Ciò farebbe pensare alla presenza di un governo basato sulla rappresentanza di tutte le ''[[civitates]]'' britanniche o per lo meno di parte di esse. Inoltre, Gildas non dipinge a tinte fosche Vortigern e non lo vede come figura malvagia, accusandolo solo di aver avuto scarso giudizio. Il trattato di Gildas, del [[540]] ha il pregio di esser quasi contemporaneo agli eventi narrati, ma non è ritenuto molto accurato e preciso dagli storici, in quanto, esistono prove archeologiche inconfutabili di un arruolamento di mercenari sassoni già tra il [[260]] ed il [[340]] come testimoniato da resti di capanne datate col radiocarbonio, di tipica fattura germanica alla foce del [[Tamigi]], quindi in piena epoca romana. Inoltre, un primo contingente di sassoni venne accolto per respingere gli irlandesi dal [[Galles]] nel [[408]]-[[411]].
 
=== Beda ===