Dipartimento per i rapporti con il Parlamento: differenze tra le versioni

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Il '''Dipartimento per i rapporti col Parlamento''' è il dipartimento che si occupa di curare e regolare i rapporti tra il [[governo]] ed il [[parlamento]]. LaA figuracapo del ministrodipartimento è dettaposto ancheun ''[[ministro jolly'',senza in quantoportafoglio]], duranteil lecui [[interpellanza parlamentare|interpellanze parlamentaribilancio]] (oe ''question-time'')la puòcui sostituireorganizzazione, ilcioè, ministrodipendono competentedirettamente indalla materia,[[presidenza quandodel questiConsiglio risultidei ministri]] e non da una struttura [[dicastero|dicasteriale]] assenteautonoma.
 
Nell'uscente [[governo Prodi II]] la carica è ricoperta da [[Vannino Chiti]], responsabile anche delle riforme istituzionali.
==Descrizione==
In un [[sistema parlamentare]] come quello [[italia]]no il ruolo del ministro per i rapporti con il [[parlamento italiano|Parlamento]] assume una cruciale importanza, essendo essenziale, per l'efficienza e l'efficacia dell'azione del governo, che la posizione dell'esecutivo sia sempre tenuta presente dagli organi parlamentari, in particolare riguardo alla formazione degli ordini del giorno.
 
Il ministro per i rapporti con il Parlamento ha, altresì, una competenza generale in ordine alla risposta alle [[interrogazione parlamentare|interrogazioni]] e [[interpellanza parlamentare|interpellanze]] presentate dai membri del Parlamento.
 
Un'indiretta conferma dell'importanza del ruolo del ministro per i rapporti con il Parlamento si ebbe durante l'attività del [[governo Prodi I]] allorchè, coll'intento di limitare il più possibile il numero dei ministri, le sue competenze vennero affidate ad un [[sottosegretario di Stato]] alla presidenza del Consiglio - [[Giorgio Bogi]] - finchè, riconoscendo l'indispensabilità della sua presenza alle sedute del [[Consiglio dei ministri]] lo stesso Bogi non fu nominato ministro a tutti gli effetti.
 
{{ConsiglioDeiMinistri}}