Impero inca: differenze tra le versioni
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Ogni ''suyu'', a sua volta, si suddivideva in ''huamani'' e questi in ''saya''. Ogni ''saya'' includeva un numero determinato di ''ayllu''.
Era presenti più di 80 province.<ref name=":01"/> I principali popoli conquistati o sottomessi erano: [[Quechua (popolo)|Quechua]], [[Paracas]], Lupecha, Colla, Chanca di Chanchapoyas, [[Moche]], [[Nazca]], [[Aymara]] di [[Tiahuanaco]] e Oruro, Cuismancu di Incahuan, [[Chimù]] di Chanchan, [[Chavin]], [[Quitu]], [[Cañari]], [[Muisca]], [[Napo]], Quimbaya, Atacameños di Catamarca, Diaguita di Tucuman, Chinca di Ica e Pachacamac, [[Arica]] di Tacna.
=== Estensione ===
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Sotto la sua guida gli Inca affrontarono per la prima volta una vera e propria guerra per conseguire il predominio della vallata del Cuzco. A farne le spese fu una tribù consanguinea, quella degli Alcabizas che si ritenevano discendenti da un fratello di Manco, l'altrettanto mitico Ayar Uchu. La nuova politica del sovrano non dovette incontrare l'approvazione del clero che intendeva conseguire la propria preminenza su tutto il territorio con l'esercizio della funzione sacerdotale, ma la vittoria dell'intraprendente sovrano mise a tacere, per il momento, le sue rimostranze. Il contrasto tra i due poteri, quello sacerdotale e quello regale è comunque evidente nei racconti del regno di Mayta Capac che viene ricordato, oltre che per il suo indiscusso valore militare, per la sua lotta contro le [[huaca]], gli idoli sacri degli Inca.
[[File:Capac Yupanqui.jpg|thumb|upright=0.5|right|Capac Yupanqui]]
L'opposizione tra i due poteri era destinata ad accentuarsi durante il regno di suo figlio, [[Capac Yupanqui]] che mostrò una volontà di continuazione dell'indirizzo governativo di Mayta Capac. Il nuovo sovrano creò anzitutto una confederazione di cui gli Inca si posero a capo. Le tribù limitrofe furono, ben presto, invitate a raggrupparsi in questa alleanza e quelle recalcitranti vennero costrette ad allinearsi con la forza. Fu questo il caso dei [[Quechua (popolo)|Quechua]] e degli [[Aymara]] che divennero, da allora, formalmente alleati, ma di fatto soggetti al Cuzco.
Le armate di Capac Yupanqui erano così giunte fino alle rive del lago Titicaca e avevano riconquistato la regione di origine degli Inca, accrescendo il prestigio del sovrano presso il suo popolo, ma alcune sue iniziative, in campo religioso, lo avevano invece reso inviso ai sacerdoti. Alcuni racconti fanno di lui il fondatore di un nuovo culto, quello di "Tonapa", una divinità che sarebbe sorta dal grande lago e che si sarebbe dichiarata nemica di tutte le huaca. In ogni caso, anche a non voler dar credito a questa estremizzazione della sua posizione religiosa, è evidente la sua politica di contenimento del potere sacerdotale che il sovrano intendeva rendere subordinato a quello regale.
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