Puntal dels Llops: differenze tra le versioni
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== Il sistema difensivo ==
[[File:0342_Puntal_dels_Llops_30_03_2001.JPG|destra|miniatura|250x250px| Paramento ciclopico della muraglia esteriore.]]
Il villaggio è facilmente defendible grazie alla sua ubicazione, accanto a una scarpata, e dovuto anche alle cinte murarie che lo circondano e alla torre, che occupa la parte più elevata della sommità. La muraglia esterna, che difende l'entrata e delimita uno spazio non abitato, è costruita con grandi blocchi di pietra nel piccolo tratto che si conserva. L'interna, di meno di un metro di larghezza, delimitava l'area abitabile. Ad essa si addossa una grande torre quadrata formata da due corpi sovrapposti costruiti con pietra unita a terra. Da questa torre si controllano ovviamente gli accessi dal nord, anche se la sua funzione principale è quella di stare a controllo e in comunicazione con altri fortini con i quali forma una rete di controllo e delimitazione del territorio. L'accesso allo spazio abitato si realizza attraverso uno stretto corridoio a gomito che si sviluppa ad [[angolo retto]] tra la parete est della torre e la scarpata della montagna.
== L'urbanistica e la distribuzione interna del fortino ==
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== Gli abitanti e le loro attività ==
[[File:01592_Bodegon_Puntal_2.JPG|destra|miniatura|250x250px| Insieme di ceramiche di importazione di vernice nera del Puntal dels Llops.]]
Il villaggio fu residenza di un [[Aristocrazia|aristocratico]] militare equestre che formava parte dell'élite sociale [[Edetani|edetana]] che era accompagnato dai suoi parenti e servi. L'attrezzatura militare di questo cavaliere fu trovata nell'ambiente 4. Si tratta del corredo di un cavaliere che comprende la bardatura di un cavallo: un morso, speroni e imboccature, oltre oggetti di ornamento personale come [[Fibula (spilla)|fíbul]]<nowiki/>e, fibbie e bottoni, tra gli altri elementi.
El Puntal è, insieme, una grande unità domestica nella quale vissero circa 30 persone. Gli ambienti non equivalgono a case intese come alloggi unifamiliari perché le unità domestiche e le attività quotidiane, culturali, artigianali e di immagazzinamento sono organizzate in maniera complementare. Così, alcuni sono spazi residenziali, altri no. Oltretutto, In tutti si realizzavano attività varie che li rendono spazi multifunzionali.
Alcuni degli abitanti del villaggio si dedicavano ai lavori di vigilanza e difesa propria di questi fortini, ma i lavori agropastorali, minerari e [[Artigianato|artigianali]] occupavano gran parte della giornata di tutta la comunità. Gli [[Attrezzo agricolo|utensili agricoli]], le giare e [[Anfora|anfore]] destinate all'immagazzinamento di prodotti agrari e i [[Mulino|mulini]] rivelano l'importanza dell'agricoltura basata sulla coltivazione di [[cereali]], [[Vitis|vi]]<nowiki/>te e [[Albero da frutto|alberi da frutta]] ([[Olea europaea|olivi]], [[Prunus dulcis|mandorli]] e fichi). L'abbondanza di resti di capre, [[Ovis aries|pecore]] e [[Sus scrofa domesticus|m]]<nowiki/>aiali ci indica che anche l'allevamento era importante nell'economia, per l'ottenimento di [[Capra hircus|carne]], latte o prodotti derivati come [[cuoio]] o lana. Il miele dovette essere una risorsa apprezzata grazie alle sue qualità nutritive ed edulcoranti, e sfruttato in grande quantità come indicano gli alveari trovati in numerosi ambienti, e possibilmente ubicate sopra le coperture delle case.
[[File:Terracota.jpg|sinistra|miniatura|162x162px|Bruciaprofumi con le fattezze della dea Demetra/Tanit. III secolo a.C. Puntal dels Llops.]]
Le concentrazioni di ceramica da cucina e [[Stoviglia|vasellame]] da mensa, i mulini e le abitazioni, e i ritrovamenti di bruciaprofumi o figure di terracotta in alcuni degli ambienti, rivelano l'esistenza di attività domestiche quotidiane molto diverse come quelle culinarie o le pratiche rituali. Spiccano per la loro qualità e rilevanza i pezzi di corredo da mensa in vernice nera importati di ambito attico o italico e i bruciaprofumi votivi che rappresentano la dea Demetra/Tanit.
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