Nicodemo da Cirò: differenze tra le versioni

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m disambiguo MammolaMammola (Italia)
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|note= '''Monaco basiliano, poi abate del [[Santuario di San Nicodemo|Monastero del Kellerana]]'''
|nato= [[Cirò]], [[900]]
|morto= [[Mammola (Italia)|Mammola]], 25 marzo [[990]]
|venerato da= Chiesa cattolica<br />Chiesa ortodossa
|canonizzazione=
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|ricorrenza= [[12 marzo]]
|attributi=
|patrono di= [[Mammola (Italia)|Mammola]] (la festa si svolge il 12 marzo in ricordo della morte)
}}
{{Bio
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|AnnoNascita = 900
|LuogoMorte = Mammola
|LuogoMorteLink = Mammola (Italia)
|GiornoMeseMorte = 25 marzo
|AnnoMorte = 990
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== Biografia ==
[[File:Mammola - Cappella di San Nicodemo.JPG|thumbmin|leftsinistra|uprightverticale=1.4|'''Cappella di San Nicodemo''' - Reliquie e Busto bronzeo del Santo]]
 
Sul luogo esatto della sua nascita vi sono delle controversie, potrebbe infatti venir identificato con Ypsicron, attuale [[Cirò]] [[Provincia di Crotone|(KR)]], oppure con la città commerciale (''emporion'') di [[Sikron]], forse distrutta dai [[Saraceni]] durante le scorrerie dell'[[emiro]] [[Abū l-Qāsim al-Hasan]] ([[950]]-[[952]]), di cui si parla nelle biografie di molti santi italo-greci e che si trovava al centro della Turma delle Saline (circoscrizione amministrativa bizantina), identificata con l'odierna Sicari o Sicri, contrada disabitata nei pressi di [[Melicuccà]].
 
Cresciuto a Ypsicron/Sikron, Nicodemo volle intraprendere da giovanissimo la vita monacale, ma il maestro da lui scelto, [[Fantino il Giovane]] che fu anche maestro di [[Nilo da Rossano]], lo rifiutò più volte ritenendolo di costituzione troppo gracile per la vita di rinunce e macerazioni imposta allora ai monaci. Quando venne finalmente accettato impressionò i confratelli con la sua continua [[preghiera]], protratta oltre i normali limiti umani, i patimenti fisici e le esaltazioni mistiche. Costretto a fuggire (così come san Nilo) dal [[Mercurion]] (luogo di studio del [[Monachesimo]]) dalle continue incursioni saracene trovò rifugio sul [[Santuario di San Nicodemo|Kellerana]] (chiamato anche monte Kellerano o monte Cellerano, oggi monte San Nicodemo, situato nel territorio dell'attuale comune di [[Mammola (Italia)|Mammola]], territorio del [[Parco nazionale dell'Aspromonte]]). Allora luogo completamente selvaggio ma nelle cui vicinanze si trovava la ''[[Sentiero dei Greci|strada della Seja]]'' che collegava il [[Mar Tirreno|Tirreno]] con lo [[Mar Ionio|Ionio]], attirando nel tempo, grazie alla sua fama di santità, numerosi altri [[asceta|asceti]] e [[pellegrinaggio|pellegrini]], tutto ciò portò alla fondazione di un [[monastero]], attorno al quale costituì una comunità di [[monaci basiliani]], in cui morì nell'anno [[990]].
 
[[File:Mammola - Santuario San Nicodemo.jpg|thumbmin|uprightverticale=1.3|Mammola - [[Santuario di San Nicodemo]] del X secolo (Parco nazionale dell'Aspromonte)]]
 
L'insegnamento di san Nicodemo è avvicinabile a quello di san [[Francesco d'Assisi]], infatti i racconti pervenutici ce lo descrivono mentre difende un lupo dai contadini che lo vogliono uccidere dimostrandone la socievolezza, impedisce ad un confratello di colpire una [[vipera]] in quanto anch'essa "creata da Dio per stare sulla Terra" oppure in compagnia del [[cinghiale]] suo inseparabile compagno. San Fantino che era andato a visitarlo prima di recarsi in pellegrinaggio in [[Grecia]], alla vista della dura vita ascetica da lui condotta gli pronosticò fama di santità.
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==Culto==
[[File:Mammola-San Nicodemo - Processione.jpg |thumbmin|leftsinistra|uprightverticale=1.4|Processione di San Nicodemo, prima domenica di settembre]]
 
Il culto di San Nicodemo è diffuso in tutta la [[Calabria]], in particolare nel territorio di [[Mammola (Italia)|Mammola]] luogo dove visse il Santo, nei comuni della [[Vallata del Torbido]], nella popolazione della [[Locride (Calabria)|Locride]] e della [[Piana di Gioia Tauro|Piana]]. La devozione del Santo è diffusa anche nel territorio di [[Cirò]] e [[Cirò Marina]] e nei paesi limitrofi del [[Provincia di Crotone|crotonese]]. Cirò, custodisce la casa natia, trasformata in oratorio, dove viene con gelosia custodite in un reliquario di argento la mascella e due molari del Santo. La festa a Cirò si svolge portando in processione la statua di San Nicodemo e quella del compatrono di San Francesco di Paola. Nel 1613 [[Papa Urbano VIII]], proclamò San Nicodemo "Cittadino e protettore di Cirò". Il culto di San Nicodemo è molto diffuso all'estero, in [[Canada]], [[Stati Uniti]], [[Argentina]], [[Australia]], [[Francia]] [[Belgio]], [[Lussemburgo]] e in [[Italia]], a [[Genova]], [[Torino]] e [[Milano]] e in altri paesi, per l'effetto dell'emigrazione agli inizi del novecento, che ha spopolato Mammola e tanti paesi della Calabria.
 
È storicamente certo che la presenza a Mammola di San Nicodemo, esercitò la sua influenza nella cultura, nei costumi, nella pietà e nel vivere civile del suo popolo. Nella cultura popolare, numerosi fedeli, per ricevere la grazia di guarigione da malattie o di essere stati miracolati o protetti, depositano le foto ai piedi della statua di San Nicodemo nella Cappella, molto diffusa è anche l'usanza di custodire nel portafoglio l'immaginetta del Santo. Una religiosità millenaria che la popolazione di Mammola, ha saputo tenere vivo il culto del Santo e conservare le sue preziose reliquie, che vengono toccate e baciate e godere della presenza del Santo. Un'altra tradizione è quella di fare indossare ai bambini il nero abito basiliano, come ex-voto in onore del Santo. Ogni anno la comunità di Cirò partecipa ai festeggiamenti di San Nicodemo a Mammola, con un numeroso gruppo di fedeli, lo stesso fanno i devoti del Santo di Mammola a partecipare alla festa di Cirò.
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*[[Sentiero dei Greci]]
*[[Passo della Limina]]
*[[Mammola (Italia)|Mammola]]
*[[Cirò]]
*[[Mercurion]]