Martirio (cristianesimo): differenze tra le versioni

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==== Il rapporto con l'Impero romano ====
Secondo gli ''Atti'', i sacerdoti ebrei, nel periodo tra il ritorno a Roma di Pilato e l'arrivo del nuovo governatore della [[Palestina]], attuarono una serie di politiche volte a condannare e perseguitare i sostenitori della fede cristiana: non penso proprio
gli Atti degli Apostoli riportano quindi il martirio di [[Giacomo di Zebedeo]], uno degli apostoli. È la prima testimonianza di una contrapposizione fra potere costituito e cristiani, e questi ultimi risultano vittime.
 
Dopo le prime persecuzioni, gli imperatori, al fine di contrastare la dilagante diffusione della fede cristiana, emanarono una serie di provvedimenti volti a perseguitare e punire le espressioni delle prime chiese. Così, i culti pagani venivano per la prima volta imposti e combattute le sette giudaizzanti dell'Impero: il Vangelo diveniva testimonianza di fede anche contro la tradizione romana. Le prime comunità identificarono la lotta ai soprusi pagani come espressione di fede, e si raccolsero attorno al ricordo dei martiri con celebrazioni eucaristiche.