Aroldo II d'Inghilterra: differenze tra le versioni
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Alla fine del 1065 Edoardo, sconvolto dal truculento crimine di Tostig<ref name=Burke-1-12/> e indebolito dal rigido inverno di quell'anno,<ref name=Rex-P-1>{{Cita|Rex 2012|cap. ''Prologue - The Death of King Edward'', p. 1}}.</ref> cadde gravemente ammalato, finendo in stato [[catatonia|catatonico]] senza aver indicato chiaramente il suo successore alla corona inglese (non aveva infatti figli né altri eredi diretti). Nella notte tra il 4 e il 5 gennaio [[1066]] Edoardo spirò,<ref name=Rex-2-1>{{Cita|Rex 2012|cap. ''2 - A Disputed Coronation'', p. 1}}.</ref> e Aroldo, rimasto sempre al suo capezzale<ref name=Rex-P-1/> e forte della sua discendenza reale (si riteneva infatti discendente da re [[Etelredo del Wessex|Etelredo I del Wessex]], anche se la cosa è disputata),<ref name=Burke-1-13>{{Cita|Burke 2021|cap. 1, p. 13}}.</ref> fu sin da subito il candidato principale alla corona inglese.
Secondo le cronache medievali Aroldo sarebbe stato indicato dallo stesso Edoardo in punto di morte come proprio successore, ma la dinamica dell'episodio è tutt'altro che certa. La ''Vita Ædwardi Regis'', commissionata alcuni anni più tardi dalla regina vedova [[Edith del Wessex]]<ref name=Rex-2-2>{{Cita|Rex 2012|cap. ''2 - A Disputed Coronation'', p. 2}}.</ref> e considerata come fonte filo-anglosassone,<ref name=Rex2-3-1/> vuole che egli abbia ripreso brevemente conoscenza e abbia posto la sua vedova e il regno sotto la protezione di Aroldo attraverso un tocco di mano (narrazione ripresa anche nella scena 27 dell'arazzo di Bayeux),<ref name=Rex-2-1/><ref name=Provero72>{{Cita|Provero 2020|p. 72}}.</ref> a condizione che il ''[[witan]]'' avesse poi approvato tale decisione.<ref name=Rex-2-2/> Secondo l'uso anglosassone, le disposizioni date in punto di morte avevano valore legale vincolante, e una tale dinamica sarebbe andata indubbiamente a favore di Aroldo.<ref name=Rex-2-1/><ref>{{Cita|Provero 2020|p. 113}}.</ref> Secondo un altro resoconto simile, re Edoardo moribondo avrebbe recitato una [[profezia]], avvertendo Aroldo della prossima invasione normanna e dei secoli di sofferenza che l'Inghilterra avrebbe patito nel caso di una loro vittoria.<ref>{{Cita|Rex 2012|cap. ''Prologue - The Death of King Edward'', pp. 1-2}}.</ref><ref>{{Cita|Burke 2021|cap. 1, pp. 13-14}}.</ref>
[[File:BayeuxTapestryScene27-28.jpg|miniatura|La morte di Edoardo e la designazione attraverso il tocco della mano di Aroldo quale successore (arazzo di Bayeux)|alt=|sinistra]]
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==== Primi atti di governo ====
[[File:Bayeux Tapestry scene32 Halley comet.jpg|miniatura|Il passaggio della [[cometa di Halley]] (arazzo di Bayeux)]]
Come primo gesto da re, Aroldo si recò in visita nell'[[Inghilterra settentrionale]] per rinsaldare l'alleanza con [[Morcar]], [[conte di Northumbria]],<ref name=Walker157/><ref name=DeVries163>{{Cita|DeVries 1999|p. 163}}.</ref
Conscio che l'Inghilterra avrebbe dovuto presto affrontare altre invasioni, convocò un nuovo ''witan'' per la Pasqua 1066 per progettare coi nobili nuove ingenti fortificazioni a difesa del regno.<ref name=Rex-2-4/><ref name=DeVries163/> Nel frattempo collocò propri uomini di fiducia in posizioni strategiche, soprattutto nel mondo ecclesiastico, nominando vari nuovi [[vescovo|vescovi]] e [[abate|abati]].<ref name=Rex-2-7/><ref name=DeVries157/>
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Esistono svariate fonti sulla vita di Aroldo II d'Inghilterra, la maggior parte delle quali di chiara matrice normanna e quindi a lui avverse.<ref name=Rex-I-2/> La più importante è senza dubbio l'[[arazzo di Bayeux]], che ripercorre visivamente gli eventi del 1065-66 presentando più volte Aroldo come personaggio principale;<ref name=Rex-I-2/><ref name=WalkerXXIII>{{Cita|Walker 1997|p. xxiii}}.</ref> nell'arazzo sono presenti numerose scritte a cornice delle varie scene per fornirne il contesto, ma in molti passaggi il senso della rappresentazione è comunque criptico (effetto probabilmente voluto dal tessitore).<ref group=N>È anche possibile che l'arazzo sia stato realizzato da numerosi autori in un periodo prolungato nel tempo, rendendo quindi la narrazione non omogenea. ''Cfr.'' {{Cita|Provero 2020|p. 35}}.</ref><ref name=Rex2-9/><ref name=WalkerXXIII/><ref>{{Cita|Provero 2020|pp. 33 e 118}}.</ref> Nell'arazzo si insiste molto sul tema del tradimento, segno evidente dello scandalo che causò al tempo la presa di potere di Aroldo a scapito della parola data a Guglielmo, testimoniando quindi che l'anglosassone aveva realmente la reputazione di spergiuro presso i normanni.<ref name=Chesterton40/><ref name=Rex-2-8/> Inoltre, durante le scene relative alla battaglia di Hastings, paradossalmente Aroldo compare pochissimo, venendo presentato come una figura passiva in balia degli eventi.<ref>{{Cita|Provero 2020|pp. 70-71}}.</ref> Va ricordato che i [[cavaliere|valori cavallereschi]] della società feudale, riconosciuti in [[Normandia]], non lo erano nell'Inghilterra dell'XI secolo, e la guerra tra Guglielmo e Aroldo fu il risultato dell'opposizione di due modelli sociali completamente diversi.<ref name=Rex-2-8/>
Una fonte estremamente ostile ad Aroldo e agli inglesi in generale è il ''[[Carmen de Hastingae Proelio]]'', il cui autore sconosciuto paragona il sovrano anglosassone a [[Caino]] per aver ucciso il fratello [[Tostig Godwinson]] alla [[battaglia di Stamford Bridge]].<ref>{{Cita|Provero 2020|pp. 135-136}}.</ref> [[Guglielmo di Poitiers (cronista)|Guglielmo di Poitiers]], contemporaneo del duca, fu il primo a scrivere un'opera in suo onore, le ''Gesta Guillelmi''; di conseguenza fu molto critico di Aroldo,<ref name=WalkerXVIII/> e servì da modello per i cronisti successivi come [[Guglielmo di Jumièges]]<ref>{{Cita|Walker 1997|p. xxi}}.</ref> e, in misura minore, [[Orderico Vitale]],<ref>{{Cita|Provero 2020|pp. 133-135}}.</ref> [[Eadmero di Canterbury]], [[Guglielmo di Malmesbury]], [[Guido di Amiens]] e [[Goffrei Gaimar|Goffredo Gaimar]].<ref>{{Cita|Walker 1997|p. xxv}}.</ref> Il ''[[Domesday Book]]'', pur senza commentare direttamente la sua figura, lo menziona degradandolo al grado di conte, disconoscendo di fatto la sua autorità.<ref name=WalkerXVIII/>
Tanto Aroldo fu dipinto negativamente dalla propaganda normanna, tanto invece il suo predecessore [[Edoardo il Confessore]] ne fu esaltato, a partire dalla sua rappresentazione sull'[[arazzo di Bayeux]].<ref name=Chesterton36/> È infatti necessario ricordare che Edoardo, benché di stirpe anglosassone, visse la maggior parte della propria vita in esilio in [[Normandia]], crescendo di fatto nella cultura normanna e diventando quindi oggetto di venerazione da parte dei conquistatori dell'Inghilterra, in opposizione proprio alla figura di Aroldo II.<ref name=Chesterton36/> Il rapporto tra i due viene inoltre spesso distorto, dipingendo Aroldo come un manipolatore ambizioso e senza scrupoli che approfittava della debolezza di Edoardo.<ref name=WalkerXV/>
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La ''Vita Haroldi'', un documento scritto verso la metà del XII secolo, quindi un secolo dopo gli avvenimenti, tratta di una supposta sopravvivenza del re anglosassone dopo la battaglia di Hastings.<ref name=Burke-6-1>{{Cita|Burke 2021|cap. 6, p. 1}}.</ref> Secondo questo resoconto, basato sulle memorie di frate Andrea di [[Chester]], confessore di Aroldo e uno degli ultimi a vederlo in vita,<ref name=Burke-6-1/> il sovrano sarebbe stato salvato dal campo di battaglia da due locali, venendo poi curato da una donna [[Saraceni|saracena]] per due anni.<ref name=Burke-6-2>{{Cita|Burke 2021|cap. 6, p. 2}}.</ref> Nel 1068 sarebbe quindi fuggito in segreto sul continente per reclutare un esercito al fine di reclamare il proprio trono; convertitosi tuttavia ad una vita dedita alla preghiera, cambiò il proprio nome in Cristiano e rientrò da pellegrino in Inghilterra, morendo a [[Chester]] nel 1112.<ref name=Burke-6-2/> La storia è una leggenda fino ad oggi priva di veri riscontri, ma è stata sufficiente a stuzzicare la fantasia di numerosi autori moderni, non ultimi [[Rudyard Kipling]] e [[Peter Burke (storico)|Peter Burke]]; il primo, nel suo racconto ''The Tree of Justice'', ha immaginato un ormai anziano Aroldo al cospetto di [[Enrico I d'Inghilterra]],<ref name=Fleming/> mentre il secondo ha riadattato la leggenda del re pellegrino in alcuni dei suoi romanzi storici.<ref name=Burke-6-2/>
Un'altra leggenda sulla sopravvivenza di Aroldo venne propagata da Gurth, un discendente della [[dinastia Godwin|dinastia del Wessex]], che in un incontro con Enrico I d'Inghilterra alcuni decenni più tardi giurò che il sovrano era ancora vivo e si era fatto [[eremita]] sull'[[isola di Sheppey]].<ref name=Burke-6-2
==== Nella cultura successiva ====
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* {{cita libro|url=https://www.google.it/books/edition/1066/AgOqdrxubaYC?hl=it&gbpv=1&dq=1066:+The+Year+of+the+Conquest&printsec=frontcover|titolo=1066 - A New History of the Norman Conquest|autore=Peter Rex|editore=Amberley Publishing|annooriginale=2008|anno=2012|città=Stroud|cid=Rex 2012|lingua=en|ISBN=978-1-4456-0883-9}}
* {{Cita libro|url=https://www.google.it/books/edition/Harold/zHfLDgAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=Harold+Godwinson&printsec=frontcover|titolo=Harold: The King Who Fell at Hastings|autore=Peter Rex|lingua=en|anno=2017|editore=Amberley Publishing|città=Stroud|cid=Rex 2017|ISBN=9781445657219}}
* {{Cita libro|url=https://www.google.it/books/edition/Storia_della_conquista_dell_Inghilterra/VgNaAAAAcAAJ?hl=it&gbpv=0|titolo=Storia della conquista dell'Inghilterra fatta dai Normanni|wkautore=Augustin Thierry|autore=Augustin Thierry|curatore=[[Francesco Cusani]]|volume=I|anno=1837|città=Milano|editore=Pirotta & Co.|cid=Thierry 1837|SBN=
* {{Cita libro|url=https://www.google.it/books/edition/Harold/wCk7AwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=Harold+Godwinson&printsec=frontcover|titolo=Harold: The Last Anglo-Saxon King|autore=Ian W. Walker|lingua=en|anno=1997|editore=The History Press|città=Stroud|cid=Walker 1997|ISBN=978-0-7524-6826-6}}
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{{Portale|biografie|guerra|medioevo}}
{{Vetrina|valutazione=Wikipedia:Riconoscimenti di qualità/Segnalazioni/Aroldo II d'Inghilterra|arg=sovrani|giorno=5|mese=marzo|anno=2024}}
[[Categoria:Nati in Inghilterra]]
[[Categoria:Re d'Inghilterra]]
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