Aniello Falcone: differenze tra le versioni

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Quando il [[Regno di Napoli]], dopo quasi un anno di rivoluzione, ritornò sotto il dominio degli [[Spagna|spagnoli]] e la ''Compagnia della Morte'' si disciolse, Aniello Falcone sparì dalla circolazione e la sua bottega fu sostituita da quella di [[Luca Giordano]].
 
Infatti Falcone, insieme a [[Salvator Rosa]], se ne andò a Roma, dove il [[Jacques Courtois|Borgognone]] notò le sue opere e divenne suo amico, e un francese lo indusse ad andare in [[Francia]], dove [[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV]] divenne uno dei suoi [[Mecenatismo|mecenati]]. Alla fine [[Jean-Baptiste Colbert]] accettò la richiesta del pittore di ritornare a Napoli, dove morì durante la [[peste del 1656]].<ref>{{Cita libro|titolo=The Oxford Dictionary of Art|capitolo=Falcone, Aniello|editore=Chilvers, Ian|curatore=Oxford University Press|pagina=248|anno=2004|isbn=9780198604761|url=https://books.google.com/books?id=WYaRX58a0_IC&q=%22aniello+falcone%22+%221656%22&pg=PA248}}</ref>
 
== Arte a Napoli nel Seicento ==
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* Pierluigi Leone De Castris, ''Aniello Falcone, il Velàzquez di Napoli,'' Elio de Rosa editore, 2022
* Giuseppe Porzio, ''Fritz Saxl. Battaglie senza eroe. Studi su Aniello Falcone '', Artem, 2021
* {{Cita libro |autore = Achille della Ragione |titolo = Aniello Falcone opera completa |città = Napoli |editore = |anno = 2008 |sbn = IT\ICCU\CFI\0722703CFI0722703}}
*{{DBI|nome=Aniello Falcone|autore=Giuseppe Scavizzi}}