Modulo lunare Apollo: differenze tra le versioni

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=== Lo stadio di discesa ===
 
Il corpo dello stadio di discesa aveva una massa compresa tra i 2.000 e i 2.700 Kg (a seconda delle versioni) a cui vanno aggiunti tra i 7.900 - 8.350  kg di propellente e comburente ripartito indicativamente in 5.000  kg di [[tetrossido di diazoto]] per il comburente ossidante e 3.000  kg di idrazina 50 come [[propellente ipergolico]]. Il modulo, che aveva una massa totale quindi compresa tra 10.000 - 11.000  kg aveva la base del telaio a forma ottagonale di 4,12 metri di [[diametro]] e di 1,65 metri di altezza. La struttura è costituita da 2 paia di pannelli paralleli riuniti a forma di croce che delimitano cinque compartimenti quadrati, e quattro compartimenti triangolari. Il corpo piano è avvolto in molti strati di pellicole di materiali per l'isolamento termico. Questa protezione è maggiore nei pressi dell'ugello di scarico del motore di discesa. La sottile pellicola color oro, comunemente ed erroneamente chiamata "stagnola" perché visivamente rassomigliante, che ricopre il corpo dello stadio di discesa e le 4 gambe è [[kapton]], uno dei tanti neomateriali creati per l'occasione dalla [[DuPont|Dupont]] per la [[NASA|Nasa]].
 
La funzione principale dello stadio di discesa è di portare il LEM dall'orbita lunare alla superficie lunare. A questo scopo dispone di un propulsore chiamato DPS (Discending Propulsor System) con spinta modulabile e orientabile. La sua spinta massima era di circa 45 KN. La modulazione della [[spinta]] permetteva di ottimizzare la discesa per un allunaggio delicato: teniamo presente che il modulo, nelle fasi di allunaggio si era fortemente ridotto di massa dovuto ai consumi del propellente. I serbatoi dell'Idrazina e del [[tetrossido di diazoto]] erano in 4 serbatoi messi nei compartimenti quadrati situati ai 4 angoli della struttura. Il motore si trova nel compartimento quadrato centrale.
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Il modulo lunare monta due sistemi che eseguono la navigazione (il calcolo della posizione e la traiettoria di definizione) e di governo (gestione del volo in conformità con il percorso scelto) del modulo lunare. Ogni sistema si basa su un computer: sono i computer di guida (LEM Guidance Computer, o LGC) e il sistema di emergenza (Abort Guidance System, o AGS). Quest'ultimo è applicato in caso di fallimento della LGC.
 
Il sistema LGC è un computer che esegue i calcoli in tempo reale. È [[multitasking]] (fino a 8 compiti in parallelo). La memoria usa parole di 16 bit: si compone di 64 kB (32 000 parole) di memoria ROM contenente tutti i programmi e 4 kB (2 000 parole) di RAM (cancellabile) utilizzata dal software. Entrambi i tipi di memoria sono costituiti da nuclei magnetici: i programmi in ROM venivano inseriti in fabbrica mediante un delicato lavoro di filatura dei conduttori nei nuclei bit per bit. Il processore si compone di circa 5 000 circuiti logici realizzati totalmente con [[Porta_logicaPorta logica#NOR|porte logiche NOR]] a 3 ingressi su circuito integrato. Pesa circa 35 kg.
 
Il sistema LGC riceve le sue principali informazioni del sistema inerziale (IMU) e dai due radar quando sono attivati. Utilizzando diversi programmi di navigazione dedicati per ogni fase della missione, è in grado di controllare direzione e spinta dei due motori principali e dei 16 motori di orientamento in modo che il LEM segua la rotta calcolata. Gli astronauti utilizzano un banco di comando (DSKY) per inserire altre istruzioni: inizio del programma di navigazione, inserimento (richieste) di informazioni, reinizializzazione della posizione, dati ricavati da osservazioni dei parametri di volo, ecc.
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Il controllo termico attivo consiste in un [[Raffreddamento a liquido|circuito di raffreddamento]] nel quale circola una miscela di acqua e [[Glicol etilenico|glicole etilenico]] e attraversa le attrezzature generatrici di calore, situate all'interno ed all'esterno della cabina pressurizzata, per mantenerne la temperatura in un intervallo che permetta il loro funzionamento. Il calore è disperso in primo luogo grazie a radiatori, quello che rimane è eliminato tramite sublimazione di acqua in gas (si usa la [[sublimazione]] perché ci si trova nel vuoto). Un circuito di raffreddamento di emergenza permette di compensare una eventuale avaria al circuito principale.
 
Al fine di assicurare un controllo termico passivo, tutto il pavimento è coperto con diversi strati di film riverberante per il calore, che funge anche da scudo contro i micrometeoriti. La protezione primaria consiste di 25 strati di mylar su uno stand di alluminio, di 4  cm di distanza dalla struttura, con piccoli appezzamenti di nylon. Nelle zone esposte al fuoco dei motori viene applicato uno speciale "H-film" formato da materiali con più alta resistenza al calore.
 
==== L'energia elettrica a bordo ====
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* {{cita libro|autore=Patrick Moore|anno=1971|titolo=Atlante della conquista della Luna|città=Milano|editore=Vallardi}}
* {{cita libro|autore=Andrew Smith|titolo=Polvere di Luna. La storia degli uomini che sfidarono lo spazio|editore=Cairo Publishing|anno=2006|isbn=978-88-6052-032-6}}
* {{cita libro|autore=Giancarlo Masini|titolo=La grande avventura dello spazio: la conquista della luna|città=Novara|editore=Istituto Geografico De Agostini|SBN=IT\ICCU\RLZ\0324702RLZ0324702|anno=1969}}
* {{cita libro|cid=MOL|autore=Thomas J. Kelly|anno=2001|titolo=Moon lander : how we developed the Apollo Lunar Module|editore=Smithsonian Books 2001|lingua=en|isbn=1-58834-273-5}}