Rodolfo Visconti: differenze tra le versioni
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Nel 1379 Bernabò divise i suoi possedimenti tra i suoi cinque figli legittimi [[Marco Visconti di Parma|Marco]], [[Ludovico Visconti|Ludovico]], [[Gianmastino Visconti|Gianmastino]], Rodolfo e [[Carlo Visconti|Carlo]]: a Rodolfo spettarono [[Bergamo]], [[Soncino]] e [[Ghiara d'Adda]]<ref name=autogenerato1>[http://www.storiadimilano.it/Personaggi/Visconti/visconti.htm#Rodolfo Storia di Milano ::: I Visconti<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Due anni dopo fece costruire a [[Bergamo]] l'''Hospitium Magnum''<ref name=autogenerato1 />.
Volendo il potere assoluto su Milano, il cugino [[Gian Galeazzo Visconti]], figlio di [[Galeazzo II Visconti]], fece catturare il 6 maggio 1385 lo zio [[Bernabò Visconti|Bernabò]] e i cugini Ludovico e Rodolfo. La cattura avvenne, a tradimento, fuori della [[Pusterla di S. Ambrogio]]<ref name=autogenerato1 /><ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.medievalis.com/documenti_storici/i_dal_verme.pdf medievalis.com: The Leading Medieval is Site on the Net<!-- Titolo generato automaticamente -->] |data=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>. Con questo colpo di stato, Gian Galeazzo e i suoi discendenti ottennero il controllo dell'intera [[signoria di Milano]].
Rodolfo fu inizialmente imprigionato nel [[castello di San Colombano]] e poi trasferito nel [[Castello di Trezzo sull'Adda|castello di Trezzo]] dove morì dopo quattro anni di prigionia il 3 gennaio [[1389]]. Fu sepolto a [[Milano]] nella [[chiesa di Santa Maria alla Scala]].<ref>{{cita|Giulini|pp. 739-740}}.</ref>
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore = [[Bernardino Corio]]|titolo = Storia di Milano|anno = 1856|editore = Francesco Colombo|città = Milano|curatore = Egidio De Magri, Angelo Butti e Luigi Ferrario|volume = 2|SBN =
== Voci correlate ==
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