Cesena: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Sì, è stata promossa. |
m Bot: correggo codici SBN (cfr. Special:Diff/142495694) |
||
Riga 35:
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Cesena nella provincia di Forlì-Cesena
}}
'''Cesena''' (<small>AFi:</small> {{IPA|/ʧeˈzεna/|it}}<ref>{{Dipi|Cesena}}</ref>, ''Čiṣéna''<ref>{{cita libro|autore1=Teresa Cappello|autore2=Carlo Tagliavini|wkautore2=Carlo Tagliavini|titolo=Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani|città=Bologna|editore=Pàtron|anno=1981|p=150|sbn=
Fondata intorno al [[V secolo a.C.]] dagli [[Umbri]], fiorì in [[epoca romana]] come centro sulla [[via Emilia]], e di quell'epoca oggi conserva quasi intatta una vasta [[centuriazione]] nella pianura circostante. Tra gli altri monumenti, ospita la [[Biblioteca Malatestiana]], risalente al [[XV secolo]], prima biblioteca civica [[Europa|europea]] e unico esempio di biblioteca monastica [[Umanesimo|umanistica]] perfettamente conservata nell'edificio, negli arredi e nella dotazione libraria, inserita dall'[[UNESCO]] nel registro della ''[[Memoria del mondo]]''.
Riga 204:
== Origini del nome ==
L'[[etimologia]] del lemma ''Cesena'' (in [[lingua latina|latino]] ''Caesena'') si fa generalmente risalire all'etrusco ''Keizna''<ref>{{cita|Diotti|p. 289|Diotti, 2001}}.</ref>, antroponimo<ref>{{cita libro|autore=Giovan Battista Pellegrini|wkautore=Giovan Battista Pellegrini|capitolo=Toponimi ed etnici delle lingue dell'Italia antica|curatore=Aldo Luigi Prosdocimi|titolo=Lingue e dialetti dell'Italia antica|volume=6|città=Roma|editore=Biblioteca di Storia Patria|tipo=spoglio|anno=1987|p=86|sbn=
== Storia ==
Riga 211:
{{citazione|E quella cu' il Savio bagna 'l fianco,<br />così com'ella sie' tra 'l piano e 'l monte,<br />tra tirannia si vive e stato franco.|[[Dante Alighieri]], ''[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]]'', [[Inferno - Canto ventisettesimo|Canto XXVII]]}}
La [[Savio (fiume)|Valle del Savio]] e i dintorni dei colli, a cui si appoggia Cesena, furono abitati fin dall'[[Neolitico|età neolitica]], come dimostrano i materiali rinvenuti nella zona della [[Abbazia di Santa Maria del Monte|basilica del Monte]] e, più su, a [[Borello (Cesena)|Borello]]<ref>{{cita|Sozzi|p. 9|Sozzi, 1973}}.</ref>. Il primo nucleo abitativo sorge con ogni probabilità per opera degli [[Umbri]] intorno al [[VI secolo a.C.|VI]]-[[V secolo a.C.]]<ref>{{cita|Sozzi|pp. 10-11|Sozzi, 1973}}.</ref>. Insieme a Forlì, Cesena è epicentro dell'insediamento dei [[Galli Senoni]], uno dei principali popoli celtici della [[Gallia Cisalpina]]. Con l'arrivo dei [[Civiltà romana|Romani]] il piccolo nucleo assume forma di villaggio; decade con l'[[Impero Romano]] e subisce le incursioni dei [[barbari]]<ref>{{cita|Sozzi|p. 29|Sozzi, 1973}}.</ref>.
Presa dai [[Goti]] di [[Teodorico il Grande|Teodorico]], viene riconquistata dai [[Bizantini]] e, a metà del [[VI secolo]], entra a far parte dell'[[Esarcato d'Italia|Esarcato]]<ref>{{cita|Sozzi|p. 31|Sozzi, 1973}}.</ref>. Dopo le campagne di [[Pipino il Breve]] ([[VIII secolo]]), Cesena rientra infine nei territori sotto il controllo pontificio, primo nucleo di quello che sarà lo [[Stato Pontificio|Stato della Chiesa]]<ref>{{cita|Sozzi|pp. 44-45|Sozzi, 1973}}.</ref>. Il [[XIII secolo|Duecento]] vede la città oscillare tra libertà comunali e sottomissione alla Chiesa o a signori locali. Nel [[1333]] Cesena è divenuta dominio della famiglia [[Forlì|forlivese]] degli [[Ordelaffi]]<ref>{{cita|Sozzi|p. 93|Sozzi, 1973}}.</ref>, ma la loro signoria viene interrotta nel [[1357]] dall'intervento del [[legato pontificio]], cardinale [[Egidio Albornoz|Albornoz]], che riesce a sottomettere la città nonostante la strenua azione di difesa di [[Cia Ordelaffi|Cia degli Ubaldini]].<ref>{{cita|Sozzi|pp. 98-100|Sozzi, 1973}}.</ref>
|