Francesco Imbert Paternò Gioeni: differenze tra le versioni
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Già assessore ai Lavori Pubblici, divenne sindaco di Catania dal 1º febbraio al 14 novembre [[1866]]. Sposò a Catania la nobildonna Giovanna Rapisardi di Sant'Antonio. Ricevette l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine Mauriziano<ref>{{cita libro |nome=Vincenzo |cognome=Pavone |capitolo= |titolo=Storia di Catania: Dalle origini alla fine del secolo XIX |anno=1969 |editore= |città=Catania|url=|p=144}}</ref>. Con D.M. del 15 settembre 1899 gli vennero riconosciuti i titoli di duca di Furnari e barone di Ficarazzi<ref name="Spreti"/>.
Istituì il [[Cimitero monumentale di Catania|Cimitero Monumentale]] di via Aquicella, durante l'[[Colera|epidemia colerica]] del 1866-1867<ref>''In una tomba abbandonata seppellito il fondatore del cimitero'', [[La Sicilia]], Catania, 29 marzo 1957, p.4.</ref>; darà le dimissioni per la fuga dei consiglieri impauriti dal contagio. Il fratello Antonio Imbert (1824 † 11-XII-1876) fu ammiraglio<ref>{{cita pubblicazione |nome=Vincenzo |cognome=La Rosa |titolo=Della più durevol gloria della letteratura fondata sulla morale e sulla religione. Discorso [del 28 dicembre 1876]|rivista=Atti dell'Accademia stesicorea |editore=Tip. Roma di Rosario Bonsignore |città=Catania |volume=II |numero= |anno=1877 |mese= |p=106 |id= |pmid= |url=https://books.google.it/books?id=c0s9AAAAYAAJ&newbks=1&newbks_redir=0&dq=%22antonio%20imbert%221876&hl=it&pg=RA1-PA106 |lingua= |accesso= |abstract= }}</ref>, collaborò alla compilazione della carta idrografica dell'[[Mar Adriatico|Adriatico]]<ref>{{cita libro |autore=Ufficio idrografico della Regia Marina |titolo=Carta generale di navigazione del Mare Adriatico |anno=1878 |editore= Ufficio idrografico |città=Genova |SBN=
== Onorificenze ==
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