Canticum Sacrum: differenze tra le versioni
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|primaesecuzione= 13 settembre 1956
|pubblicazione= Boosey & Hawkes, New York, 1956
|autografo= la partitura autografa si trova nella collezione della sig.ra Adriana Panni dell'Accademia Filarmonica a Roma
|dedica= Urbi Venetiae in laude Sancti sui Presidis Beati Marci Apostolis
|duratamedia= 20 min. circa
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*1. Euntes in mundum
*2. Surge, aquilo
*3. Ad Tres Virtutes Horationes
** a) Caritas ** b) Spes ** c) Fides *4. Brevis Motus Cantilenae
*5. Illi autem profecti
La composizione è modellata sulla pianta della Basilica: cinque parti = cinque cupole, dove la centrale è quella maggiore e le altre quattro sono in perfetto equilibrio tra di loro; anche la partitura è adattata all'acustica della Basilica, eliminando il pieno orchestrale e limitando l'esecuzione al canto accompagnato di volta in volta da pochi strumenti.
Il ''Canticum'' inizia con una ''Dedicatio'' cantata dal tenore e dal baritono che ha funzione di preludio ed è seguita da cinque sezioni. ''Euntes in mundum'' con tre parti corali e l'intervento di fagotti e organo. ''Surge aquilo'' per tenore solo con pochi strumenti in formazione da camera. ''Ad tres virtutes Horationes'' è una breve [[cantata]] a tre parti introdotta dall'organo; è la parte più importante del lavoro, sia per intensità sonora sia per struttura. ''Brevis motus Cantilenae'' è una sezione per baritono, coro e brevi parti d'orchestra. Le tre parti centrali rispecchiano perfettamente la tecnica dodecafonica mentre la prima e ultima sezione dell'opera ne utilizzano solo un aspetto, la scrittura retrograda. Nel quinto ed ultimo movimento ''Illi autem profecti'' si riprende la prima parte con esecuzione per moto retrogrado dall'ultima alla prima nota ad imitazione degli schemi contrappuntistici del [[XV secolo]];<ref>{{cita libro | nome=Armando | cognome=Gentilucci | titolo=Guida all'ascolto della musica contemporanea | anno=1969 | editore=Feltrinelli Editore | città=Milano }}</ref> Stravinskij dovette comunque inserire l'Amen nella parte di ritorno che è in ogni caso una versione rielaborata dell'apertura.<ref name=K/>
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