UniCredit: differenze tra le versioni

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=== Fusione con HVB ===
Nel [[2005]] UniCredit annunciò l'[[Offerta pubblica di acquisto|OPA]] sulla banca tedesca [[HypoVereinsbank AG]] (HVB-Group), che portò alle OPA a cascata su [[Bank Austria Creditanstalt]] e Bank BPH (controllate da HVB). Il 17 novembre [[2005]] UniCredit annunciò di aver raggiuntoraggiunse il 93,93% di adesioni all'Offerta Pubblica HVB.<ref>{{Cita web | url = http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-470870/unicredit-all-11-novembre-ha-93-93/ | titolo = Unicredit all’11 novembre ha 93,93% del capitale Hvb | editore = Radiocor - Il Sole 24 Ore | accesso = 16 giugno 2011}}</ref>
 
L'OPA ebbe conseguenze importanti in [[Polonia]]., In quel paesedove UniCredit (Gruppo Unicredito) controllava già la ''Bank Polska Kasa Opieki Spólka Akcyjna'' (''[[Bank Pekao]] S.A.''), acquistata il 23 giugno [[1999]], mentre ''Austria Creditanstalt AG'' controllava Bank BPH con il 71,03% delle azioni. Pekao e BPH erano due tra i maggiori istituti bancari polacchi e la loro fusione avrebbe dato vita al primo operatore del credito nel paese, superando la banca Pko controllata dallo Stato. Al momento dell'acquisto di Banca Pekao il Gruppo Unicredito aveva assunto un impegno con lo stato polacco di non acquistare altre banche<!-- VERIFICARE I TERMINI DELL'ACCORDO!!! --> e il governo di [[Kazimierz Marcinkiewicz]] ha preteso il rispetto di quest'accordo. La [[Commissione europea]] è intervenuta e, attraverso i commissari alla Concorrenza, ([[Neelie Kroes]]) e al Mercato interno, ([[Charlie McCreevy]]), ha attivato l'8 marzo [[2006]] una doppia procedura d'infrazione contro il governo di Varsavia ritenendo l'accordo tra UniCredit e la Polonia contrario alle direttive europee e all'avvenuta approvazione della fusione nella sua interezza da parte dell'[[Unione europea]].<ref>{{Cita web | url = http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-485914/unicredit-via-bruxelles-procedura/ | titolo = Unicredit via di Bruxelles a procedura contro Polonia | editore = Radiocor - Il Sole 24 Ore | accesso = 16 giugno 2011}}</ref>
 
Il 5 aprile [[2006]], presenti [[Kazimierz Marcinkiewicz]] e l'amministratore delegato di UniCredit [[Alessandro Profumo]], è statofu firmato un accordo tra UniCredit e il Ministeroministero del Tesoro polacco che prevedeprevedeva la vendita di 200 dei 480 sportelli di Bph, l'integrazione dei rimanenti nella rete di Pekao e l'impegno a non ridurre il personale delle due banche fino al 31 marzo [[2008]]. Per convalidare l'accordo manca ancora <!-- ANCORA OGGI ? !--> il nulla osta della Commissione di Supervisione bancaria (Knb). La [[Commissione europea]], in risposta ad un'interrogazione europarlamentare riguardo alla vicenda, il 21 ottobre [[2010]] ha concluso checoncluse: «in riferimento alla preoccupazione espressa circa la possibilità che il comportamento di UniCredit abbia potuto essere in contrasto con le regole della concorrenza applicabili nell’ambito dell’Unione europea, sembra che tali regole, in particolare quelle antitrust, non siano gli strumenti appropriati per affrontare le questioni sollevate e le presunte pratiche di UniCredit o dei suoi dirigenti. Tali questioni, infatti, non si riferiscono a una collusione, né a un accordo anticoncorrenziale tra aziende di uno stesso gruppo, né a una qualunque forma di abuso di posizione dominante».<ref>{{Cita web|url=https://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+CRE+20100121+ANN-01+DOC+XML+V0//IT|titolo=Interrogazione n. 36 dell’onorevole Czarnecki
Oggetto: Stabilità del mercato finanziario in Polonia|data=21 gennaio 2010}}</ref>
<!-- ruolo di Unicredit nello scandalo [[Parmalat]]-->
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=== Fusione con Capitalia ===
Il 20 maggio [[2007]] i Consigli di AmministrazioneCdA di UniCredit e [[Capitalia]], riunitisi rispettivamente a [[Milano]] e [[Roma]], Profumo e i suoi vice Fiorentino e Milanta con il direttore generale Schiattarella e il suo vice Donisi, hanno approvatoapprovarono il progetto di [[Fusione societaria|fusione]] per incorporazione di Capitalia S.p.A. in Unicredito Italiano S.p.A. sulla base di un rapporto di concambio di 1,12 nuove azioni ordinarie di UniCredit per ogni azione ordinaria di Capitalia. Inoltre, i Consigli di Amministrazione di UniCredit e Capitalia hanno convocatoSeguirono le rispettive assemblee degli azionisti, in seduta straordinaria, pere l'approvazione dellacon fusioneriserva eda delleparte relative modifiche statutarie. Ldell'[[antitrust]] ha approvato con riserva l'accordo e ha posto dei paletti.
 
La fusione è diventatadiventò operativa dal 1º ottobre [[2007]],. trasferendo laLa sede legale fu trasferita da [[Genova]] a [[Roma]] e mantenendofurono mantenuti i marchi di Capitalia (tranne ''[[Bipop Carire]]''). Dal 1º novembre [[2008]] fino al 1º novembre [[2010]] èfu stataattuato attuatail unaconsolidamento strategia volta a consolidaredi tre banche territoriali:
* Nel centro e sud Italia è presente con il marchio ''UniCredit Banca di Roma'' (nel quale sono confluiticonfluirono tutti gli sportelli UniCredit Banca, Bipop Carire e Banco di Sicilia del centro e sud Italia);
* Nel nord Italia UniCredit è presente con il marchio ''UniCredit Banca'' (nel quale sono confluiticonfluirono tutti gli sportelli della Banca di Roma e, Banco di Sicilia e Bipop Carire del nord Italia);
* In Sicilia è presente con il marchio ''[[Banco di Sicilia]]'' (nel quale sono confluiticonfluirono tutti gli sportelli UniCredit Banca, Banca di Roma e Bipop Carire dell'isola).
 
La fusione ha portatoportatò nelle casse di UniCredit un ulteriore 9% del capitale di [[Mediobanca]] in aggiunta al 9% che già possedeva. Per evitare di alterare gli equilibri all'interno del patto di sindacato di Mediobanca, UniCredit si è impegnataimpegnò a cedere ai componenti del patto la quota portata in dote da Capitalia.
 
=== Crisi del 2008 e aumento di capitale ===
La crisi finanziaria 2007-2008 colpiscecolpì anche UniCredit, con: il valore delle sue azioni che crollacrollò in poco tempo (nel mese dia settembre 2008 UniCredit perdeperse il 29%). L'amministratore delegato, Alessandro Profumo, convoca un CdA straordinario per domenicaIl 5 ottobre 2008 eA. proponeProfumo propose un aumento di capitale da 3 miliardi di euro, che permette all'Istituto diper rafforzare la propria liquidità.
 
=== 2009 e nuovo aumento di capitale ===
Nel CdA delIl 29 settembre 2009 vienefu deciso un aumento di capitale di 4 miliardi di euro, che allineaallineò definitivamente i coefficienti patrimoniali di UniCredit ai migliori standard mondiali e permettepermise alla banca di non ricorrere agli aiuti statali, i cosiddetti "[[Tremonti bond]]".
 
=== 2010 e l'uscita di Profumo ===