Carnaio: differenze tra le versioni
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La legge dello Stato italiano prevede che ogni singolo cadavere non venga rimosso dal luogo del ritrovamento, sino a indagini compiute. Pertanto le azioni intraprese, volte a mantenere l'igiene e la vivibilità in città, violano tale legge. Ma il numero di corpi piovuti su DF è già oltre i cinquantamila e non sarebbe umanamente possibile lasciarli dove sono finiti, ben presto non servirebbero ad alcuna indagine. Inoltre questi corpi sono tutti identici per statura, peso, colore della pelle, abbigliamento sommario; e sono tutti morti altrove (nessuno sa dove), per cui non c'è una scena del decesso. Tuttavia la stampa venuta da fuori città è pronta a riversare sul sindaco di DF le più brucianti accuse: razzismo e disumanità, oltre ovviamente all'inadempienza delle leggi di Stato.
Lo scontro si allarga, diviene politico. Ma DF, sommersa mediamente ogni 48 ore da una nuova ondata di corpi, persevera nel trovare soluzioni che derivano dall'inventiva e dalla tenacia del sindaco, dell'ingegnere e del [[commissario di polizia]]. Quando la situazione si fa intollerabile, DF dichiara l'indipendenza dall'Italia, rifiuta di pagare tasse al governo e si dà un nuovo assetto: rimarranno in città solo i nativi e pochi altri con deroga. Il permesso di residenza è negato a più persone e si costruisce una barriera sul mare, lunga 7 chilometri, per impedire ai corpi di abbattersi sulle vie e sulle case.
Per vari mesi, i cittadini di DF lavorano alle grandi opere ideate per il raccoglimento dei corpi, per il loro smaltimento, per forme di riciclaggio che suscitano l'indignazione del mondo intero. A vari livelli, i cittadini difendono le scelte del loro sindaco: privati della pesca, della coltivazione e del turismo, essi considerano che ora la loro risorsa è data dai corpi (che diventano cibo, energia, manufatti). Le feroci critiche degli altri Paesi non possono impedire che la cittadina abbia molti estimatori e benefattori, catturati dall'idea che DF sia un paradiso di ordine e pulizia. Anche il prete locale, don Mariangelo, nonostante il biasimo del Papa, sostiene che sia cristiano ciò che si fa. Ma con il passare dei mesi, appaiono dei dissidenti, persone che arrivano a tentare la fuga, perché, dopo la barriera sul mare, si sono dovute innalzare recinzioni ai confini.
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