Sender Policy Framework: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Il concetto alla base di SPF fu menzionato per la prima volta nel 2000,<ref>{{Cita web |url=http://www.openspf.org/History/Pre-SPF |titolo=SPF: First Public Mention 2000 |accesso=28 agosto 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150130122506/http://www.openspf.org/History/Pre-SPF |dataarchivio=30 gennaio 2015 |urlmorto=sì }}</ref> ma divenne realtà solo nel 2002, quando Dana Valerie Lank <ref>'''Dana Valerie Lank''' è una figura chiave nello sviluppo del Sender Policy Framework (SPF), uno standard di autenticazione per la posta elettronica. Nel 2002, Lank pubblicò un abbozzo della specifica SPF sulla mailing list "namedroppers" della IETF, contribuendo in modo significativo alla creazione di questo protocollo, che è progettato per prevenire la falsificazione degli indirizzi email e migliorare la sicurezza delle comunicazioni via email. .L'idea di SPF è emersa in risposta alla crescente problematica dello spam e del phishing. Attraverso SPF, i proprietari di domini possono specificare quali server sono autorizzati a inviare email a nome del loro dominio, riducendo il rischio di email contraffatte. Quando un server di posta riceve un'email, verifica l'indirizzo IP del server mittente contro il record SPF pubblicato nel DNS del dominio per determinare se l'invio è autorizzato. .L'importanza del lavoro di Lank è evidenziata dal fatto che il suo contributo ha portato alla formazione del Gruppo di Ricerca Anti-Spam (ASRG), dove la specifica SPF è stata ulteriormente discussa e sviluppata. La sua iniziativa ha avuto un impatto duraturo sulle pratiche di autenticazione della posta elettronica e sulla sicurezza online.</ref> pubblicò, in modo indipendente, un abbozzo di specifica SPF nella [[mailing list]] “namedroppers” della [[IETF]]. Il giorno successivo, [[Paul Vixie]] pubblicò la propria versione della specifica SPF sulla stessa lista. Queste pubblicazioni suscitarono un grande interesse, portando alla costituzione del Gruppo di Ricerca Anti-Spam (Anti-Spam Research Group, ASRG) e della corrispondente mailing list, dove l'idea di SPF venne discussa da un gruppo di iscritti che sembrava crescere esponenzialmente di giorno in giorno. Tra le proposte presentate all'ASRG ci furono quelle del “Reverse MX” <ref>Il '''Reverse MX (RMX)''' è un metodo di autenticazione delle email sviluppato da Hadmut Danisch. Questo approccio si basa sull'idea di verificare l'autenticità degli indirizzi email attraverso l'uso di record DNS, consentendo di prevenire la falsificazione degli indirizzi dei mittenti nelle comunicazioni via SMTP. Principi Fondamentali del Reverse MX Autenticazione Basata su DNS: RMX utilizza record DNS per determinare se un server di posta è autorizzato a inviare email per un determinato dominio. Questo processo implica una serie di ricerche nel database, utilizzando sia l'indirizzo IP del mittente che l'indirizzo email fornito nel comando SMTP "MAIL FROM". Prevenzione della Falsificazione: A differenza di altri metodi anti-spam, RMX non analizza il contenuto del messaggio email, ma si concentra esclusivamente sull'indirizzo IP del server di invio e sull'indirizzo email del mittente. Ciò consente di rifiutare i messaggi non autorizzati prima della loro trasmissione. Semplicità e Velocità: RMX è progettato per essere veloce e preciso, rendendo il processo di autenticazione semplice da debug e implementare. Tuttavia, presenta limitazioni, come il fatto che non considera il contenuto dell'email stessa. Storia e Sviluppo Il Reverse MX è stato proposto nel contesto della ricerca anti-spam e ha contribuito alla creazione di standard più ampi come il Sender Policy Framework (SPF) e il Sender ID. Nel 2003, Meng Weng Wong ha combinato le specifiche del Reverse MX con quelle del Designated Mailer Protocol (DMP) per sviluppare una versione più completa dell'autenticazione delle email, che ha portato all'evoluzione dell'SPF come lo conosciamo oggi . In sintesi, il Reverse MX rappresenta un passo significativo nella lotta contro lo spam e la falsificazione delle email, fornendo un metodo diretto e efficace per autenticare i mittenti attraverso l'infrastruttura DNS. Fonte ː https://citizendium.org/wiki/Reverse_MX</ref> di Hadmut Danisch e del “Designated Mailer Protocol” <ref>Il '''Designated Mailer Protocol''' (DMP) è un metodo di autenticazione per la posta elettronica sviluppato da Gordon Fecyk. Questo protocollo è stato progettato per migliorare la sicurezza delle comunicazioni email, consentendo ai domini di specificare quali server sono autorizzati a inviare email a loro nome. Caratteristiche principali del DMP: '''Autenticazione''': Il DMP fornisce un meccanismo per autenticare l'origine delle email, riducendo il rischio di spoofing e phishing. Questo è particolarmente utile in un contesto in cui gli indirizzi email possono essere facilmente falsificati. '''Integrazione con altri protocolli''': Il DMP ha influenzato lo sviluppo di altri protocolli di autenticazione email, come il Sender Policy Framework (SPF) e DomainKeys Identified Mail (DKIM), che sono oggi ampiamente utilizzati per garantire la legittimità delle comunicazioni via email. '''Specifiche tecniche''': Il protocollo stabilisce regole chiare su come i server di posta devono gestire le email in uscita e come devono verificare l'autenticità dei mittenti, contribuendo a una gestione più sicura delle comunicazioni elettroniche. In sintesi, il Designated Mailer Protocol rappresenta un passo importante verso una maggiore sicurezza nelle comunicazioni via email, affrontando le vulnerabilità associate all'invio di messaggi falsificati. Fonte ː https://www.marcoalbasini.com/2021/07/livello-applicazione-il-protocollo-smtp/</ref> di Gordon Fecyk.<ref>{{Cita web |url=http://www.openspf.org/History/Pre-SPF |titolo=SPF: History/Pre-SPF |accesso=16 maggio 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110716065200/http://www.openspf.org/History/Pre-SPF |dataarchivio=16 luglio 2011 |urlmorto=sì }}</ref>
 
Nel giugno del 2003, Meng Weng Wong unì le specifiche RMX e DMP <ref>Per un confronto tra RMX, DMP e SPF, è possibile consultare [http://old.openspf.org/dmpvsrmx.html RMX and DMP compared] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080425222937/http://old.openspf.org/dmpvsrmx.html |data=25 aprile 2008 }} sul sito storico di openspf.</ref> alle modifiche suggerite da altri programmatori. Nei sei mesi successivi, vennero apportati numerosi cambiamenti e una vasta community si mise a lavorare su SPF.<ref>{{Cita web |url=http://www.openspf.org/History/SPF-2003 |titolo=SPF: History/SPF-2003 |accesso=16 maggio 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080118160547/http://www.openspf.org/History/SPF-2003 |dataarchivio=18 gennaio 2008 |urlmorto=sì }}</ref>
 
In origine, l'[[acronimo]] SPF doveva significare Sender Permitted From e a volte veniva anche chiamato SMTP+SPF; tuttavia, nel febbraio 2004 il suo nome venne cambiato nell'attuale Sender Policy Framework.
 
All'inizio del 2004, l'IETF creò il gruppo di lavoro MARID <ref>Il '''gruppo di lavoro MARID''' (MTA Authorization Records in DNS) è stato creato all'inizio del 2004 dall'Internet Engineering Task Force (IETF) con l'obiettivo di sviluppare specifiche per l'autenticazione dei mittenti di email. MARID ha cercato di combinare le proposte relative al Sender Policy Framework (SPF) provenienti dal Anti-Spam Research Group (ASRG) e il Caller ID proposto da Microsoft, utilizzandole come basi per un nuovo standard noto come Sender ID.Tuttavia, il gruppo MARID non ha raggiunto un consenso sufficiente e ha incontrato difficoltà nel definire uno standard accettabile, portando infine al suo fallimento. Dopo la chiusura di MARID, la comunità SPF è tornata a concentrarsi sulla versione originale di SPF, che ha continuato a evolversi e a essere adottata come standard nel settore della posta elettronica.Il lavoro del gruppo MARID ha avuto un impatto significativo nel promuovere la consapevolezza sull'importanza dell'autenticazione delle email, anche se non ha portato a uno standard ufficiale duraturo. Fonte ː https://www.ietf.org/</ref>e mise insieme le proposte SPF dell'ASRG e CallerID di [[Microsoft]], utilizzandole come basi per ciò che è oggi conosciuto come Sender ID <ref>Il '''Sender ID''' è una tecnologia di autenticazione delle email sviluppata da Microsoft, progettata per combattere lo spam e il phishing. Il suo obiettivo principale è verificare che le email inviate provengano effettivamente dal dominio dichiarato nel mittente, contribuendo così a garantire l'autenticità delle comunicazioni via email. Funzionamento di Sender ID. Sender ID utilizza un sistema di registrazione DNS simile a quello del Sender Policy Framework (SPF). I proprietari di domini possono pubblicare record DNS che specificano quali server sono autorizzati a inviare email per il loro dominio. Quando un server di posta riceve un'email, controlla il record DNS associato al dominio del mittente per verificare se l'indirizzo IP del server mittente è autorizzato. Se l'indirizzo non è autorizzato, il messaggio può essere considerato sospetto e potenzialmente rifiutato. Differenze rispetto a SPF. Sebbene Sender ID e SPF condividano obiettivi simili, ci sono differenze nel modo in cui operano e nel loro approccio. Mentre SPF si concentra principalmente sull'autenticazione dell'indirizzo IP del mittente, Sender ID si propone di verificare anche la corrispondenza tra l'indirizzo email e il dominio, migliorando ulteriormente la protezione contro le email contraffatte. Stato attuale ː Nonostante le sue potenzialità, Sender ID non ha raggiunto un'adozione universale come standard di autenticazione delle email. Molti provider di servizi email e organizzazioni continuano a utilizzare SPF come metodo principale per l'autenticazione delle email, anche se Sender ID rimane una tecnologia valida nel panorama della sicurezza delle comunicazioni elettroniche. Fonte ː https://www.brevo.com/it/blog/guida-deliverability/</ref>. Dopo il fallimento di MARID, la comunità SPF tornò alla versione originale di SPF e, nel luglio del 2005, la prima versione della specifica venne approvata dall'[[IESG]] come esperimento IETF: la [[community]] venne invitata a osservare e studiare SPF nei due anni successivi alla pubblicazione. Il 28 aprile 2006 l'[[Request for Comments|RFC]] SPF venne pubblicato come <nowiki>RFC 4408</nowiki> <ref>L' '''<nowiki>RFC 4408</nowiki>''' è un documento che definisce la prima versione del Sender Policy Framework (SPF), un protocollo di autenticazione delle email. Pubblicato nell'aprile 2006, <nowiki>RFC 4408</nowiki> stabilisce le modalità attraverso cui un dominio può autorizzare esplicitamente gli host che sono permessi a inviare email per conto di quel dominio. Questo è particolarmente utile per prevenire lo spoofing delle email e migliorare la sicurezza delle comunicazioni via email. Principali Caratteristiche di <nowiki>RFC 4408</nowiki> Autenticazione: SPF consente ai server di posta di verificare se un'email proviene da un server autorizzato dal dominio dichiarato nel campo "MAIL FROM" dell'intestazione SMTP. Record DNS: I domini devono pubblicare record SPF nei loro DNS, specificando quali indirizzi IP o host sono autorizzati a inviare email per conto del dominio. Funzione di Controllo: La specifica include una funzione chiamata <code>check_host()</code>, utilizzata dai client SPF per verificare l'identità del mittente confrontando l'indirizzo IP con i record autorizzati. Obsolescenza e Aggiornamentiː <nowiki>RFC 4408</nowiki> è stato successivamente obsoleto da <nowiki>RFC 7208</nowiki>, che ha aggiornato e migliorato le specifiche originali di SPF. Tuttavia, <nowiki>RFC 4408</nowiki> rimane un documento importante nella storia dello sviluppo delle tecnologie di autenticazione delle email e ha influenzato la creazione di standard successivi.In sintesi, <nowiki>RFC 4408</nowiki> rappresenta una pietra miliare nel campo della sicurezza delle email, fornendo un framework per l'autenticazione dei mittenti e contribuendo a ridurre il rischio di frodi via email. Fonte ː https://datatracker.ietf.org/doc/html/rfc4408</ref> sperimentale.
All'inizio del 2004, l'IETF creò il gruppo di lavoro [[MARID]] e mise insieme le proposte SPF dell'ASRG e CallerID di [[Microsoft]], utilizzandole come basi per ciò che è oggi conosciuto come [[Sender ID]]. Dopo il fallimento di MARID, la comunità SPF tornò alla versione originale di SPF e, nel luglio del 2005, la prima versione della specifica venne approvata dall'[[IESG]] come esperimento IETF: la [[community]] venne invitata a osservare e studiare SPF nei due anni successivi alla pubblicazione. Il 28 aprile 2006 l'[[Request for Comments|RFC]] SPF venne pubblicato come [[RFC 4408]] sperimentale.
 
== Principi di funzionamento ==