Matthew Meselson: differenze tra le versioni

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==Disarmo e difesa dalle armi Chimiche e Biologiche==
Nel 1963, Meselson iniziò a lavorare come consulente presso la US [[Agenzia per il Controllo delle Armi e il Disarmo|Arms Control and Disarmament Agency]], dove si occupò di programmi e politiche relative alle armi chimiche e biologiche<ref>Harvard University: The Meselson Laboratory "Curriculum Vitae" http://scholar.harvard.edu/meselsonlab/home</ref>. Da allora è stato attivamente coinvolto nel disarmo e nella difesa contro queste armi, collaborando con agenzie del governo americano e attraverso l'[[Harvard Sussex Program]]<ref>The Harvard Sussex Program http://www.sussex.ac.uk/Units/spru/hsp/Harvard-Sussex-Program-people.htm</ref>. Iniziò così una ricerca accademica presso Harvard e alla [[University of Sussex]], nel Regno Unito, di cui lui e Julian Perry Robinson erano co-direttori.
 
Giunto alla conclusione che le armi biologiche non avevano scopi militari utili per l'[[America]], ma che la loro proliferazione potesse rappresentare una seria minaccia, Meselson lavorò per persuadere i membri dell'[[Executive Branch]], il Congresso e il pubblico, al fine di promuovere un divieto globale di tali armi. Così, nel 1969, il Presidente [[Richard Nixon]] cancellò il programma d'attacco US BW ed accettò una proposta di divieto internazionale dall'[[Inghilterra]].
 
Meselson fu uno dei sostenitori e leader della Biological Weapons Convention del 1973 e della Chemical Weapons Convention del 1993<ref name="dnalc.org" />. Insieme ai suoi colleghi, intraprese tre indagini sul campo con implicazioni per il controllo delle armi chimiche e biologiche. Durante agosto e settembre del 1970, a nome dell’[[American Association for the Advancement of Science]], Meselson guidò una squadra nella [[Repubblica del Vietnam]] per uno studio pilota sugli effetti ecologici e sanitari dell’uso degli erbicidi da parte dei militari<ref>Meselson, M.; Constable, J. (1971). "The Ecological Impact of Large Scale Defoliation in Vietnam". Sierra Club Bulletin. 56: 4–9.</ref><ref>Statement at hearing: Chemical and Biological Warfare, Committee on Foreign Relations, U.S. Senate, secret hearing held 30 April 1969, sanitized and printed 23 June 1969, 50 pp. SUDOC: Y4.F76/2:W23/2</ref>. Una volta tornato ad Harvard, lui e Robert Baughman svilupparono un metodo avanzato di spettrometria di massa per l’analisi di erbicidi tossici, applicandolo a campioni ambientali in [[Vietnam]] e negli Stati Uniti. Nel dicembre del 1970, il Presidente Richard Nixon ordinò una “rapida ma ordinata” eliminazione graduale dell’uso degli erbicidi in Vietnam<ref>Richard Lyons, New York Times, December 26, 1970 "Military to Curb Use of Herbicides" https://query.nytimes.com/mem/archive/pdf?res=9B00E3D6163FE43BBC4F51DFB467838B669EDE</ref>.
 
Durante gli anni '80, Meselson investigò sulla “[[''yellow rain]]”'' <ref>La '''yellow rain''' è un fenomeno controverso che ha suscitato dibattiti e indagini a partire dagli anni '70, in particolare durante e dopo la guerra del Vietnam. Questo termine si riferisce a una sostanza gialla e appiccicosa che alcuni rifugiati, in particolare della minoranza Hmong, sostenevano fosse stata rilasciata da aerei o elicotteri durante attacchi chimici condotti dai regimi comunisti in Laos e Vietnam. Origini e Accuse. Negli anni '70, dopo le vittorie comuniste in Indocina, i rifugiati iniziarono a segnalare la caduta di un liquido giallo che causava sintomi gravi come emorragie, tremori e persino decessi. Gli Stati Uniti accusarono l'Unione Sovietica di fornire tossine fungine, in particolare il tricotecene, come arma biologica contro le popolazioni che avevano sostenuto gli alleati americani .Indagini Scientifiche. Nel 1981, il Segretario di Stato americano Alexander Haig dichiarò che la yellow rain era un'arma chimica. Tuttavia, scienziati come il biologo Richard Meselson iniziarono a mettere in dubbio queste affermazioni. Analizzando campioni della sostanza, Meselson scoprì che contenevano polline digerito dalle api, suggerendo che ciò che veniva percepito come un attacco chimico era in realtà feci di api Ulteriori ricerche hanno confermato che questo fenomeno si verificava frequentemente in giornate calde quando le api defecavano in massa mentre tornavano ai loro alveari . Fonte ː https://www.sciencehistory.org/stories/magazine/the-mystery-of-yellow-rain/</ref>, una presunta arma tossica sovietica utilizzata contro le tribù [[Hmong]] in [[Laos]]. Analizzando l'aspetto fisico e il contenuto di polline dei campioni del presunto agente, trovò somiglianze con attacchi attribuiti a docce di feci da parte di sciami d'api, un fenomeno che lui e l'entomologo Thomas Seeley documentarono durante una ricerca sul campo nel 1983 in [[Thailandia]]. A causa dell'incapacità dei laboratori del governo americano e del Regno Unito di corroborare un rapporto iniziale sulla presenza di [[tricoteceni]], micotossine sesquiterpeniche nei campioni del presunto agente e in campioni biomedici di presunte vittime, nonché della mancanza di prove a sostegno dopo colloqui esaustivi con disertori militari e prigionieri, Meselson e i suoi colleghi sostennero che le accuse sull'utilizzo di un'arma tossica fossero infondate<ref>Nowicke, J.; Meselson, M. (1984). "Yellow Rain: A Palynological Analysis". Nature. 309 (5965): 205–206. doi:10.1038/309205a0. PMID 6717598.</ref><ref>Seeley, T.D.; Nowicke, J.W.; Meselson, M.; Guillemin, J.; Akratanakul, P. (1985). "Yellow Rain". Scientific American. 253: 128–137. doi:10.1038/scientificamerican0985-128.</ref><ref>Meselson, M. and J.P. Robinson (2008). The Yellow Rain Affair: Lessons from a Discredited Allegation. Chapter 4 in Terrorism, War or Disease? Unraveling the Use of Biological Weapons. eds. S. Clunan, P. Levoy, S. Martin. Stanford University Press pp 72-96 ISBN 9780804759762</ref><ref>Pribbenow, Merle L. (2006). "'Yellow Rain': Lessons from an Earlier WMD Controversy". International Journal of Intelligence and Counterintelligence. 19: 737–745. doi:10.1080/08850600600656525.</ref>.
Meselson giunse alla conclusione che il fenomeno della yellow rain fosse dovuto a feci di api piuttosto che a un'arma chimica. Il suo lavoro ha contribuito a chiarire la questione e ha sollevato dubbi sulle accuse iniziali riguardanti l'uso di armi chimiche in quella regione.