Monologo: differenze tra le versioni
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Proprio per il suo carattere di innaturalezza, il monologo venne quasi totalmente soppresso nei testi esemplificativi del teatro borghese, che tendeva a restituire in scena la dimensione della realtà sensibile: [[Anton Čechov|Čechov]] lo reintrodusse, forzando i caratteri propri del [[Naturalismo (letteratura)|naturalismo]] borghese, per sottolineare il tumulto interiore dei suoi personaggi.
Sempre l'innaturalezza dello stesso lo porta spesso a essere definito "soliloquio", ossia il pensare ad alta voce a volte rivolgendosi a un pubblico immaginario: il monologo ha invece una funzione di reale agente della vicenda narrata quando un altro partecipante alla scena, nascosto da colui che lo sta agendo, lo ascolta. In questo caso, il monologo perde la caratteristica dell'attore solo in scena ma ha la funzione drammatica ben precisa di fungere da veicolo di informazione per gli altri personaggi del [[dramma]].
==Nel cinema==
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