Claudine sposata: differenze tra le versioni

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'''''Claudine sposata''''' (titolo originale ''Claudine en ménage''), pubblicato a [[Parigi]] nel [[1902]] dall'editore [[Mercure de France]], è il terzo [[romanzo]] della fortunata serie scritta da Sidonie-Gabrielle [[Colette]]; come i precedenti, venne pubblicato con lo pseudonimo del suo primo marito, [[Henry Gauthier-Villars]] detto Willy, il quale si limitò tuttavia a intervenire attivamente sul testo con aggiunte personali.<ref>[[Maria Teresa Giaveri]], Introduzione a {{cita libro|autore=Colette|titolo= Romanzi e racconti|città= Milano|editore=Mondadori|anno=2000|edizione=I Meridiani collezione|ISBN=88-04-48407-1}}</ref>
 
== Trama ==
Sei settimane dopo il ritorno dal viaggio di nozze, durato quindici mesi, Claudine riprende a scrivere il suo diario. Ricorda il breve, trepidante fidanzamento con Renaud, durante il quale avrebbe più volte ceduto al futuro marito (che ha il doppio dei suoi anni), il quale tuttavia volle astenersi da rapporti fino al giorno del matrimonio. Ricorda la prima notte di nozze, da lei vissuta senza eccessivi timori e persino con un certo spirito:
{{citazione|Questo potente Renaud mi fa pensare, per associazione di idee, alla lunga Anaïs che voleva sempre infilare le sue enormi mani in guanti troppo stretti. All'infuori di questo, tutto mi piace, anzi mi piace fin troppo. È dolce ignorare prima, e apprendere poi, tante ragioni di ridere nervosamente, di gridare, e di emettere brevi mugolii, inarcando gli alluci.<ref>{{cita libro|autore=Colette|titolo=Claudine|p=265|traduttore=Elena Faber|editore=Newton Compton|anno=1995|ISBN=978-88-7983-988-4}}</ref>}}
Al ritorno dalla luna di miele in [[Europa centrale]], Claudine ha convinto il marito a accompagnarla al Montigny, il suo paese natale. Nella scuola dove frequentò le medie incontrano la direttrice signorina Sergent, mentre è assente la sua assistente, la bella Aimée Lanthenay per la quale Claudine aveva preso una cotta. Gli sposi rimangono colpiti dalle ragazze rimaste nella scuola per l'estate, in punizione, e quando è ora di ripartire Claudine bacia sulla bocca della piccola Hélène “il fantasma di Luce”, la compagna di scuola che si era invaghita di lei.
 
Un'ombra si stende tuttavia, per sua stessa ammissione, sul rapporto con Renaud. L'uomo ha adesso 45 anni ed è divorato dalla paura di invecchiare; cerca conferme nel piacere delle altre donne, e al loro ritorno a Parigi decide di riprendere a fare salotto il giovedì. Papà Claude non sopporta più Parigi e la mancanza di spazio nell'appartamento di rue Jacob, fa i bagagli e torna a Montigny, portando con sé la gatta Fanchette.