Papa Leone XII: differenze tra le versioni

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Vari testi attribuiscono a Leone XII il divieto di vaccinazione contro il [[vaiolo]]. In particolare [[Benedetto Croce]] scrisse che "il papa che similmente abolì codici e tribunali istituiti dai francesi volle tornare agli ordini del vecchio tempo, e rinchiuse daccapo i giudei nei ghetti e li astrinse ad assistere a pratiche di una religione che non era la loro, e perfino proibì l’innesto del vaiuolo che mischiava le linfe delle bestie con quelle degli uomini: vani sforzi che poi cedettero dal più al meno alle necessità dei tempi"<ref>Benedetto Croce - Storia d'Europa nel secolo decimonono, Bari 1932</ref>.
 
Secondo Donald J. Keefe<ref>Donald J. Keefe, S.I., ''[http://www.catholicscholars.org/PDFFiles/v9n4sep1986.pdf Tracking a Footnote] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20221122212639/https://www.catholicscholars.org/PDFFiles/v9n4sep1986.pdf |date=22 novembre 2022 }}'', Fellowship of Catholic Scholars Quarterly, vol. 9, n.4, pag 5-6, settembre 1986</ref> nessun documento ufficiale riporta tali affermazioni.
Da testi dell'epoca risulta che papa Leone si limitò a togliere nel 1824 l'obbligatorietà della vaccinazione (invisa a larghi strati della popolazione per la sua supposta pericolosità, sebbene fosse stata resa obbligatoria, dopo due anni dallo scoppio di un'epidemia di vaiolo, nello Stato Pontificio il 20 giugno 1822 dal conte [[Monaldo Leopardi]], gonfaloniere e padre di [[Giacomo Leopardi]]), pur mantenendone l'obbligo della gratuità di somministrazione:<ref>[[Giacomo Tommasini]], ''Raccolta completa delle opere mediche: Con note aggiunte ed emende tipografiche'', Olmo e Tiocchi, 1836, [http://books.google.it/books?id=bXMFAAAAQAAJ&pg=PA19&output=html pagine 18-21]</ref><ref>Questa dispensa dell'obbligo fu oggetto di satira ad opera di [[Giuseppe Gioachino Belli|Gioacchino Belli]] nel sonetto: [https://it.wikisource.org/wiki/Sonetti_romaneschi/Er_linnesto ''Er linnesto'']</ref>