Langobardia Minor: differenze tra le versioni
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La decadenza del [[Ducato di Benevento|Principato di Benevento]] accelerò all'inizio dell'[[XI secolo]]: nel [[1022]] l'imperatore [[Enrico II il Santo|Enrico II]] espugnò la capitale, anche se dovette far presto un precipitoso ritorno in [[Germania]]. Poco più tardi fu l'arrivo dei [[Normanni]] a sancire la fine del ducato: [[Roberto il Guiscardo]] conquistò [[Benevento]] nel [[1053]] e ne dichiarò la sudditanza allo [[Stato Pontificio]]. Il pontefice nominò alcuni principi a lui soggetti, fino alla soppressione definitiva del ducato nel [[1081]]<ref>Il titolo di principe di Benevento venne rispolverato soltanto nel [[1806]] da [[Napoleone Bonaparte]], che ne insignì [[Charles Maurice de Talleyrand-Périgord]]. L'assegnazione, puramente nominale, decadde con la sconfitta di Napoleone del [[1815]].</ref>.
Il [[Principato di Salerno]] conservò più a lungo un ruolo maggiormente attivo nella [[Salerno longobarda]]<ref>[https://cultura.comune.salerno.it/web/itinerari.aspx?url=salerno-longobarda Salerno longobarda]</ref>.
[[Pandolfo I]] (testadiferro) fu capace di unire al suo principato di Salerno nel 978 il Principato di Capua e quello di Benevento, conquistando anche Spoleto: gli mancava la Calabria e parte della Puglia -ancora in mano bizantine- per unificare tutto il meridione continentale italiano. Ma dopo pochissimi anni perse quasi tutto.
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* [[Regno longobardo]]
* [[Signoria di Capua]]
* [[Salerno longobarda]]
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