Derby calcistici in Piemonte: differenze tra le versioni

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Si tratta di una sfida che pone di fronte due squadre provenienti da città rivali fin dalla nascita di [[Alessandria]], sorta nel [[XII secolo]] per iniziativa dei comuni della [[Lega Lombarda]] che intendevano creare un avamposto che sorvegliasse il [[Marchesato del Monferrato]], di cui [[Casale Monferrato|Casale]] era capitale. Con il passare dei secoli, il ''campanilismo'' tra i due centri è rimasto, sfociando, con l'arrivo in [[Italia]] del calcio, sport nel quale le due squadre hanno grande tradizione (entrambe hanno fatto parte, a cavallo delle due guerre, del cosiddetto ''quadrilatero piemontese'' assieme a [[Novara Calcio|Novara]] e [[Unione Sportiva Pro Vercelli Calcio|Pro Vercelli]], rimanendo stabilmente nella massima divisione e rifornendo di grandi giocatori la [[Nazionale di calcio italiana|Nazionale]] grazie a vivai all'avanguardia), in una marcata rivalità tra le tifoserie grigia e nerostellata.
 
===Il caso del 1928===
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La trasferta in [[Monferrato]] del [[1 luglio]] [[1928]] sembrava dunque dover essere una formalità per i grigi, che all'andata, il [[6 maggio]], si erano imposti per 5-1 con doppietta del leader [[Giovanni Ferrari]] e che non perdevano contro i nerostellati dall'epoca dei primi derby, nella stagione [[Campionato di calcio italiano 1914|1913-14]]; tutto lasciava presagire una nuova affermazione della squadra grigia. Il risultato del campo però sovvertì completamente i pronostici: il Casale passò presto in vantaggio, dilagò e vinse per 5-0 quella che i cronisti definirono "''una pessima gara del portiere alessandrino''". Non solo agli atterriti tifosi, ma anche ai dirigenti grigi il risultato e il comportamento dell'estremo difensore Curti (presto ceduto) parvero sospetti, anche se nessun'indagine fu mai avviata a riguardo dalla [[FIGC|Federazione]], già travolta l'anno prima dal "[[Caso Allemandi]]".
 
La sconfitta della formazione grigia, per la quale non fu più sufficiente battere per 2-1 il Torino nello scontro diretto, due settimane dopo, rilanciòlanciò i granata ai quali bastò, all'ultimo turno, il [[22 luglio]], pareggiare in casa del Milan per vincere lo [[scudetto]], mentre l'Alessandria sipareggiò lasciavacon rimontare dalil Genoa il gol del vantaggio di Ferrari in una partita decisiva ormai per il solo secondo posto. La pesantissima sconfitta di Casale, a tutt'oggi la più netta vittoria dei nerostellati in un derby, e i suoi risvolti mai chiariti erano dunque costati a quella che fu la più forte Alessandria di ogni tempo la possibilità di vincere uno scudetto che non sarebbe mai più arrivato; questo episodio influì in maniera assai importante sui già difficili rapporti tra le tifoserie.
 
==Le gare in campionato==