Scomunica: differenze tra le versioni
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Soprattutto nel [[Medioevo]], ma anche in epoca più recente, numerosi regnanti hanno subito la scomunica:
* nel [[1076]] l'[[imperatore]] [[Enrico IV di Franconia|Enrico IV]] fu scomunicato dal [[papa Gregorio VII]], che egli a sua volta aveva dichiarato deposto, durante la cosiddetta [[lotta per le investiture]]. I principi tedeschi si ribellarono a Enrico, che fu costretto a umiliarsi davanti al Papa a [[Canossa]] per ottenere l'annullamento della scomunica.
* L'imperatore [[Federico II di Svevia]] fu scomunicato ben tre volte: la prima, da papa Gregorio IX il 23 marzo [[1228]] perché continuava a rimandare la [[crociata]] per la quale aveva preso impegno solenne con la [[Dieta di Roncaglia]]<nowiki/> all'adempimento della quale, la scomunica venne annullata il 28 agosto [[1230]]; la seconda sempre da papa [[Papa Gregorio IX|Gregorio IX]] nel 1239, la terza da papa [[Papa Innocenzo IV|Innocenzo IV]] nel 1245 durante il Concilio di Lione;
* Come seguito dell'occupazione di [[Ferrara]] da parte della [[Repubblica di Venezia]], [[Clemente V]] emanò il 27 marzo [[1309]] la bolla "In omnem" con la quale anatemizzava la [[Serenissima]] e tutti i veneziani, dichiarandoli schiavi di chiunque li catturasse, testualmente: "Se, nel termine di 30 giorni, i Ferraresi non saranno lasciati liberi, il [[Doge (Venezia)|doge]], i suoi consiglieri, tutti i Veneziani e tutti gli abitanti del dominio veneziano siano scomunicati e anche coloro che porteranno a Venezia vettovaglie o mercanzie d'ogni sorta o che compreranno qualcosa dai Veneziani. Il doge e i Veneziani non siano ammessi in giudizio come testimoni né possono far testamento; i loro figli non possono accedere a nessun beneficio ecclesiastico fino alla quarta generazione. I prelati e gli ecclesiastici di ogni grado nel raggio di dieci miglia da Venezia se ne allontanino entro dieci giorni pena la scomunica. Il doge e i consiglieri, i Veneziani tutti, se non obbediranno entro 30 giorni, siano servi di coloro che li cattureranno e i loro possedimenti siano di coloro che gli occuperanno".
* Il 31 marzo [[1376]] [[papa Gregorio XI]] scomunicò Firenze, impegnata nella [[guerra degli Otto Santi]]; gravi furono le conseguenze per i mercanti fiorentini, a partire dal loro saccheggio e cacciata da [[Avignone]] quello stesso anno. Fu revocata nel [[1378]].
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