Il Bò: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua|l'edificio di Padova|Palazzo del Bo}}
{{S|riviste italiane|riviste politiche}}
'''Il Bò''', foglio dei [[Gruppi Universitari Fascisti]] (GUF) di [[Padova]], nasce nel [[1935]] dall'iniziativa di [[Ugo Mursia]] e [[Ruggero Zangrandi]]. Il nome è ripreso dal [[Palazzo del Bo|Bo]] il popolare soprannome assegnato al Palazzo della [[Università di Padova|sede universitariadell'Università di Padova]].
 
Dopo due anni, dal 1935 al [[1936]], di ''universalfascismo'' contro l'espansionismo [[Comunismo|rosso]] e quello [[Massoneria|massonico]], il segretario del [[Partito Nazionale Fascista|PNF]] (Partito Nazionale Fascista) decide che dal 28 gennaio "Il Bo" abbiadebba avere il compito di discutere su "Corporativismo-Questioni professionali riguardanti le sezioni laureati-Assistenza".
 
Pertanto, gli articoli del su[[cinema]] e delle [[arti figurative]] passano in secondo piano per lasciare spazio a quelli sul [[corporativismo]], il cui dibattito era condotto da [[Eugenio Curiel]], che era diventato nuovo redattore capo de "Il Bò" nel [[1937]], in collaborazione con [[Ettore Luccini]], ed era già in contatto con l'[[Emigrazione italiana|emigrazione]] [[antifascista]] a [[Parigi]] (in seguito divenne dirigente [[Comunismo|comunista]] della [[Resistenza italiana|Resistenza]] e infine ucciso dai [[fascisti]] a [[Milano]] alla vigilia della [[Resistenza italiana|Liberazione]]).
 
I suoi numerosi articoli tendono tutti a prendere le difese dei [[Sindacato|sindacati]] all'interno della fabbrica, mettendosi così in polemica con [[Ugo Spirito]] che, rappresentando la tendenza [[Integralismo politico|integralista]] di [[Destra (politica)|destra]], mirava invece al primato della corporazione contro il sindacato, seguendo la linea di condotta del Fronte del Lavoro nazista.