Gustav Klimt: differenze tra le versioni

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=== Il periodo maturo e la morte ===
[[File:Gustav Klimt 061.jpg|thumb|''[[Ritratto di signora (Klimt)|Ritratto di signora]]''<ref>{{Cita web|url=https://www.liberta.it/luoghi/piacenza/2019/12/10/mistero-alla-ricci-oddi-quadro-in-un-ripostiglio-potrebbe-essere-la-signora-del-klimt/|titolo=Clamoroso alla Ricci Oddi, durante le pulizie in giardino spunta un quadro: forse è il “Ritratto di Signora” di Klimt - Libertà Piacenza|sito=LibertaLibertà.it|accessodata=2019-12-10 dicembre |accesso=2019-12-10}}</ref> (1916-17), olio su tela, (60×55 cm) (1916-17; Piacenza, [[Galleria d'Arte Moderna "Ricci- Oddi,"|Galleria [[PiacenzaRicci-Oddi]]).]]
 
[[File:(Venice) Gustav Klimt - Giuditta II (Judith II) with original frame - Museo d'arte moderna.jpg|thumb|Giuditta II (1909)]]
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Dopo la stesura di ''Giuditta II'' nel 1909, Klimt ebbe un periodo di crisi esistenziale e artistica. Il mito della [[Belle Époque]] era ormai giunto al tramonto, così come i fasti dell'[[Impero austro-ungarico]], che collasserà definitivamente con lo scoppio della [[prima guerra mondiale]]. Analogamente, Klimt iniziò a mettere in discussione la legittimità della propria arte, soprattutto quando venne a contatto con la produzione di artisti come [[Vincent van Gogh|Van Gogh]], [[Henri Matisse|Matisse]], [[Henri de Toulouse-Lautrec|Toulouse-Lautrec]]: dal punto di vista stilistico, il "periodo maturo" (o "terza fase klimtiana", detto anche periodo fiorito) è caratterizzato dalla fusione di queste influenze e dall'abbandono del fulgore dell'oro e delle eleganti linee [[Art Nouveau]].
 
Determinante per questa contaminazione fu anche l'incontro con la [[Espressionismo|pittura espressionista]], che in ambito viennese trovò due grandi interpreti: [[Egon Schiele]] e [[Oskar Kokoschka]], già suoi allievi. Notevole fu anche il decisivo influsso esercitato dall'[[Impressionismo]], che emerge nei diversi paesaggi che Klimt dipinse in questo periodo e che ricordano molto da vicino la maniera di [[Claude Monet]].<ref name=bp>{{cita web|accessoautore=8Barbara aprile 2016Picci|url=http://barbarapicci.com/2015/05/11/gustav-klimt-4/|data=11 maggio 2015|autore=Barbara Picci|titolo=I GRANDIgrandi DELL’ARTEdell’arteGUSTAVGustav KLIMTKlimtPARTEParte 4: PERIODOPeriodo MATUROmaturo|data=2015-05-11|accesso=2016-04-08}}</ref>
 
[[File:Gustav Klimt, Italienische Gartenlandschaft, 1913.jpeg|thumb|Paesaggio italiano (1913)]]
 
Scopo di Klimt in questo periodo, infatti, era quello di ricercare una modalità espressiva meno sofisticata e più spontanea: egli rispose a quest'esigenza adottando una tavolozza più colorata, con cromatismi più accesi, e minimizzando (come già accennato) l'uso dell'oro e delle linee. Nonostante i profondi mutamenti di questi anni, l'artista viennese fu espositore alla [[Biennale di Venezia]] nel 1910, vincendo pure nel 1911 il primo premio dell'Esposizione Internazionale di Arte di Roma con ''Le Tre Età della Donna''.<ref name=bp/> Poco prima di morire, tra il 1916 e il 1917, dipinse ''[[Ritratto di signora (Klimt)|Ritratto di signora]]'', che fu acquistato nel 1925 dall’industriale piacentino Giuseppe Ricci Oddi per 30 000 lire dal gallerista milanese Luigi Scopinich che, a sua volta, lo aveva acquistato a Vienna dal suo "collega" Gustav Nebehay.<ref>Il mecenate lo esponeva nella sala da biliardo di casa sua, ma Galleria sin dalla sua apertura nell'ottobre del 1931. Come ha raccontato Alessio Ribaudo sul ''[[Corriere della Sera]]'' nel 1996, l'allora studentessa piacentina Claudia Maga aveva scoperto che l'olio su tela in realtà ne nascondeva un altro del maestro del secessionismo viennese. Un'opera data erroneamente per persa dai critici d'arte: il ''Ritratto di ragazza'' — dipinto probabilmente nel 1910 ed esposto due anni dopo a [[Dresda]] alla Grosse Kunstausstellung — in cui la protagonista indossava un voluminoso cappello a larghe tese, una vaporosa sciarpa fasciante l’esile collo e mostrava un tenero décolleté. Nel 1997 il capolavoro fu rubato ed è stato ritrovato a dicembre 2019. Adesso è custodito nel caveau della Banca di Piacenza e presto verrà ricollocato nella Galleria Ricci-Oddi. Il suo valore è stimato fra i 60 e i 100 milioni di euro. {{Cita web|autore=Alessio Ribaudo|url=https://www.corriere.it/cronache/20_giugno_01/klimt-misteri-restituito-citta-mai-uscito-qui-5da4be00-a445-11ea-b19d-c124828d4b5b.shtml|titolo=Il Klimt dei misteri restituito alla città «Mai uscito da qui»|autore=Alessio Ribaudo|sito=Corriere della Sera|data=6 gennaio 2020|accesso=10 giugno 2020}}</ref>
 
L'attività di Klimt si interruppe l'11 gennaio 1918 quando, di ritorno da un viaggio in [[Romania]], fu colpito da [[ictus]] e [[polmonite]] dovuta all'epidemia di [[influenza spagnola]] di quell'anno.<ref>{{Cita web|url= http://www.iklimt.com/ |titolo= Timeline and life history |opera= iKlimt.com |accesso= 14 luglio 2012}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome= Gilles |cognome= Neret |url= https://books.google.com/books?id=4BdP26ptKcUC&printsec=frontcover&source=gbs_v2_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false |titolo= Gustav Klimt: 1862–1918 |città= Köln |editore= [[Taschen]] |anno= 1999 |ppagina= 84 | ISBN = 3-8228-5980-X}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome= Alessandra |cognome= Comini |titolo= Gustav Klimt |città= New York |editore= George Braziller |anno= 2001 |ppagina= [https://archive.org/details/gustavklimt0000klim_p9e9/page/5 5] | ISBN = 0-8076-0806-8 |url= https://archive.org/details/gustavklimt0000klim_p9e9/page/5 }}</ref> Morì dopo un mese di agonia, il 6 febbraio. [[Egon Schiele|Schiele]] (che, con [[Oskar Kokoschka|Kokoschka]], era considerato suo successore ideale sulla scena artistica viennese) lo ritrasse a pastello sul letto di morte. Fu sepolto nel cimitero di [[Hietzing]] a Vienna. Numerosi suoi dipinti rimasero non finiti.
 
Dopo la sua morte furono ben 14 le donne che sostennero in tribunale di aver avuto un figlio da lui; di questi 6 saranno riconosciuti come tali.