Gustav Klimt: differenze tra le versioni
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=== Il periodo maturo e la morte ===
[[File:Gustav Klimt 061.jpg|thumb|''[[Ritratto di signora (Klimt)|Ritratto di signora]]''<ref>{{Cita web|url=https://www.liberta.it/luoghi/piacenza/2019/12/10/mistero-alla-ricci-oddi-quadro-in-un-ripostiglio-potrebbe-essere-la-signora-del-klimt/|titolo=Clamoroso alla Ricci Oddi, durante le pulizie in giardino spunta un quadro: forse è il “Ritratto di Signora” di Klimt
[[File:(Venice) Gustav Klimt - Giuditta II (Judith II) with original frame - Museo d'arte moderna.jpg|thumb|Giuditta II (1909)]]
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Dopo la stesura di ''Giuditta II'' nel 1909, Klimt ebbe un periodo di crisi esistenziale e artistica. Il mito della [[Belle Époque]] era ormai giunto al tramonto, così come i fasti dell'[[Impero austro-ungarico]], che collasserà definitivamente con lo scoppio della [[prima guerra mondiale]]. Analogamente, Klimt iniziò a mettere in discussione la legittimità della propria arte, soprattutto quando venne a contatto con la produzione di artisti come [[Vincent van Gogh|Van Gogh]], [[Henri Matisse|Matisse]], [[Henri de Toulouse-Lautrec|Toulouse-Lautrec]]: dal punto di vista stilistico, il "periodo maturo" (o "terza fase klimtiana", detto anche periodo fiorito) è caratterizzato dalla fusione di queste influenze e dall'abbandono del fulgore dell'oro e delle eleganti linee [[Art Nouveau]].
Determinante per questa contaminazione fu anche l'incontro con la [[Espressionismo|pittura espressionista]], che in ambito viennese trovò due grandi interpreti: [[Egon Schiele]] e [[Oskar Kokoschka]], già suoi allievi. Notevole fu anche il decisivo influsso esercitato dall'[[Impressionismo]], che emerge nei diversi paesaggi che Klimt dipinse in questo periodo e che ricordano molto da vicino la maniera di [[Claude Monet]].<ref name=bp>{{cita web|
[[File:Gustav Klimt, Italienische Gartenlandschaft, 1913.jpeg|thumb|Paesaggio italiano (1913)]]
Scopo di Klimt in questo periodo, infatti, era quello di ricercare una modalità espressiva meno sofisticata e più spontanea: egli rispose a quest'esigenza adottando una tavolozza più colorata, con cromatismi più accesi, e minimizzando (come già accennato) l'uso dell'oro e delle linee. Nonostante i profondi mutamenti di questi anni, l'artista viennese fu espositore alla [[Biennale di Venezia]] nel 1910, vincendo pure nel 1911 il primo premio dell'Esposizione Internazionale di Arte di Roma con ''Le Tre Età della Donna''.<ref name=bp/> Poco prima di morire, tra il 1916 e il 1917, dipinse ''[[Ritratto di signora (Klimt)|Ritratto di signora]]'', che fu acquistato nel 1925 dall’industriale piacentino Giuseppe Ricci Oddi per 30 000 lire dal gallerista milanese Luigi Scopinich che, a sua volta, lo aveva acquistato a Vienna dal suo "collega" Gustav Nebehay.<ref>Il mecenate lo esponeva nella sala da biliardo di casa sua, ma
L'attività di Klimt si interruppe l'11 gennaio 1918 quando, di ritorno da un viaggio in [[Romania]], fu colpito da [[ictus]] e [[polmonite]] dovuta all'epidemia di [[influenza spagnola]] di quell'anno.<ref>{{Cita web|url= http://www.iklimt.com/ |titolo= Timeline and life history |opera= iKlimt.com |accesso= 14 luglio 2012}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome= Gilles |cognome= Neret |url= https://books.google.com/books?id=4BdP26ptKcUC&printsec=frontcover&source=gbs_v2_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false |titolo= Gustav Klimt: 1862–1918 |città= Köln |editore= [[Taschen]] |anno= 1999 |
Dopo la sua morte furono ben 14 le donne che sostennero in tribunale di aver avuto un figlio da lui; di questi 6 saranno riconosciuti come tali.
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