Domenico Laschi: differenze tra le versioni

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L'ultima carriera nella quale sia riportata la partecipazione del Laschi fu il successivo Palio del 17 agosto, dall'esito quanto mai turbolento. ''Bechino'', che correva per l'[[Nobile Contrada dell'Aquila|Aquila]] sul medesimo cavallo con cui aveva vinto a luglio, era nettamente primo quando, all'altezza del terzo e ultimo Casato, fu fermato da un gruppo di spettatori scesi sulla pista. Sopraggiunse ''Ministro'', fantino della Pantera, che afferrò per le redini il cavallo aquilino e lasciò passare ''[[Francesco Manganelli (fantino)|Checchino]]'', il quale vinse per la [[Contrada della Torre|Torre]].
 
L'Aquila presentò immediatamente ricorso alla competente autorità giudiziaria, ma non riuscì a ottenere il riconoscimento della vittoria, che rimase al rione di Salicotto.<ref>La Torre è anche nota come "contrada di Salicotto", dal nome della via su cui si affacciano la sede e l'[[Chiesa di San Giacomo (Siena)|oratorio]] del rione.</ref> Tuttavia, il capo dei facinorosi che avevano fermato ''Bechino'' fu condannato a far dipingere a proprie spese un [[drappellone]], che fu consegnato all'Aquila,<ref>{{Cita|Luchini|p. 196}}.</ref> nonché a pagare di tasca propria a quest'ultima il premio di 40 [[tollero|tolleri]] previsto per la contrada vincitrice e a ''Bechino'' la mancia concordata con la dirigenza aquilina in caso di vittoria.<ref>{{Cita|Zazzeroni|pp. 29-30}}.</ref> Tutt'oggi, l'Aquila si attribuisceannovera fra le proprie vittorie anche il Palio del 17 agosto 1752.,<ref>{{Cita web|url=https://www.contradadellaquila.com/le-vittorie/|titolo=Le vittorie|sito=[[Nobile Contrada dell'Aquila]]|accesso=31 dicembre 2024}}</ref> che però l'[[Albo delle vittorie del Palio di Siena|Albo delle vittorie]] attribuisce in via ufficiale alla Torre.
 
== Presenze al Palio di Siena ==