Paul Verlaine: differenze tra le versioni
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Dopo la scomparsa dell{{'}}''L'Art'', è sotto l'impulso di Catulle Mendès che viene lanciato, in marzo 1866, una ''nouvelle revue'': ''[[Le Parnasse contemporain]]''. I poeti che pubblicano nella rivista condividono essenzialmente lo stesso rifiuto per la poesia sentimentale del [[Romanticismo|periodo romantico]] (il quale Baudelaire chiamava «geremiadi lamartiniane»<ref>«jérémiades lamartiniennes» - Charles Baudelaire, cité par Martine Bercot, in Verlaine, op. cit., p. 6.</ref>), ma vedono nel gruppo che si riunisce nel mezzanino della libreria Lemerre una nuova scuola poetica, una scuola «[[Parnasse|parnassiana]]», risollevata largamente dall'illusione retrospettiva: «Catulle Mendès e Louis-Xavier de Ricard denunceranno l'idea falsa che una scuola fosse mai riunita questa costellazione instabile di giovani poeti usciti su ''Le Parnasse contemporain'' [...] intorno a principi condivisi di un intento estetico comune e definito», scrive Martine Bercot nell'introduzione alla sua edizione dei ''Poèmes saturniens''<ref>op. cit., p. 6.</ref>. È così che nel 1898 Louis-Xavier de Ricard potrà scrivere nei suoi ''Petits Mémoires d'un Parnassien'':
{{Citazione|Noi vogliamo dire solamente che la passione non è una scusa per fare cattivi versi, né per commettere degli errori ortografici o di sintassi, e che il dovere dell'artista è quello di cercare coscienziosamente, senza la vigliaccheria del pressappochismo, la forma, lo stile, l'espressione più capace di rendere e fare valere il suo sentimento, la sua idea, o la sua visione [...] A parte questo dogma comune - se veramente fosse stato un dogma - noi custodiamo gelosamente soprattutto la nostra libertà personale. Una
=== La relazione con Arthur Rimbaud ===
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