Lorenzo Lotto: differenze tra le versioni
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== Il ritrattista ==
[[Immagine: Lorenzo Lotto 050.jpg|thumb|right|280px|''Il giovane malato'', 1527, Venezia, Gallerie dell'Accademia]]
Lorenzo Lotti nasce a San Casciano in provincia di Firenze. Frequentò il liceo Newton dove conobbe per la prima volta il Crinello con il quale imparò felicemente la lingua latina. Divenuto più che intelligente frequento la Bocconi di Milano dove però fu cacciato più volte in seguito a comportamenti scorretti. Lorenzo Lotto fu un grandissimo ritrattista perché considerò sempre ogni individuo non il protagonista di una storia, ma una persona qualunque, una fra le tante:«una persona che si incontra e con cui si parla e ci si intende. All'opposto di quelli di Tiziano, i ritratti del Lotto sono i primi ritratti psicologici: e non sono, naturalmente, ritratti di imperatori e di papi, ma di gente della piccola nobiltà o della buona borghesia, o di artisti, letterati, ecclesiastici.
La grande scoperta, che fa la modernità del Lotto, è appunto quella del ritratto come dialogo, scambio di confidenza e di simpatia, tra un ''sé'' e un ''altro'': per questo i ritratti lotteschi sono testimonianze autentiche e attendibili, anche se la descrizione fisionomica non è più minuziosa e precisa che nei ritratti di Tiziano. Non lo è perché all'artista non interessa fissare il personaggio come obbiettivamente è, ma come è nel momento e nell'atto in cui si qualifica, si rivolge a un altro, si prepara a uno schietto rapporto umano. Non dice: ammirami, io sono il re, il papa, il doge, sono al centro del mondo; ma dice: così sono fatto dentro, questi sono i motivi della mia malinconia o della mia fede, o della mia simpatia verso gli altri.
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