Andrea Giani: differenze tra le versioni
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===Giocatore===
====Club====
[[File:Andrea Giani - Maxicono Parma 1991-92.jpg|thumb|upright=0.8|left|Giani al Parma nel 1991]]
Nel 1985, richiesto dal {{Volley Parma|NB}}, Giani si trasferì nella [[Parma|città ducale]], dove cominciò la sua importante carriera di professionista. Finito ormai il ciclo della Santal, la società optò per un ringiovanimento di tutto il settore; quindicenne, a Parma Giani conobbe altri futuri campioni, come [[Andrea Zorzi]]. Inserito nell'Under-18 sponsorizzata Colser, prese poi parte al campionato di Serie C. Allenato da [[Gian Paolo Montali]], fu presto richiesto dall'allenatore della prima squadra, [[Aleksander Skiba]], che lo aggregò al gruppo. La stagione successiva, [[Serie A1 1986-1987 (pallavolo maschile)|1986-87]], vide l'esordio di Montali come allenatore della prima squadra; quello che doveva essere un anno interlocutorio culminò con la vittoria della [[Coppa Italia 1986-1987 (pallavolo maschile)|Coppa Italia]] e il primo posto in ''[[Stagione sportiva#Stagione regolare|regular season]]''. Nella finale ''[[play-off]]'' il giovane ''team'' parmense fu sconfitto dalla {{Volley Modena|NB|1966}} di [[Julio Velasco|Velasco]], [[Lorenzo Bernardi|Bernardi]] e [[Luca Cantagalli|Cantagalli]], in gara-5.
Nella [[Serie A1 1987-1988 (pallavolo maschile)|stagione 1987-88]] la squadra venne ulteriormente rinnovata: entrati nel gruppo [[Marco Bracci]] ([[Schiacciatore-laterale|laterale]]) e [[Claudio Galli]] ([[centrale (pallavolo)|centrale]]), sulle maglie biancoazzurre fece la sua comparsa il marchio [[Motta (azienda)|Maxicono]]. Il 21 febbraio 1988 Giani ottenne il suo primo successo internazionale, con la [[Coppa CEV (maschile)|Coppa delle Coppe]] vinta a [[Bologna]]. In campionato, la squadra ducale fu nuovamente sconfitta da Modena. Negli anni successivi vinse a livello nazionale tre scudetti ([[Serie A1 1989-1990 (pallavolo maschile)|1989-90]], [[Serie A1 1991-1992 (pallavolo maschile)|1991-92]] e [[Serie A1 1992-1993 (pallavolo maschile)|1992-93]]), oltre a due Coppe Italia mentre, a livello internazionale, conquistò due [[Challenge Cup (pallavolo maschile)|Coppa CEV / Challenge Cup]], due volte la [[Coppa CEV (maschile)|Coppa delle Coppe / Coppa CEV]], due [[Supercoppa europea (pallavolo maschile)|Supercoppa europea]] e un [[Campionato mondiale per club FIVB (maschile)|Campionato mondiale per club FIVB]].
{{dx|[[File:Andrea Giani (Casa Modena Salumi) - Scudetto 2001-02.jpg|thumb|upright=0.8|Giani, capitano della Daytona, solleva il trofeo dello scudetto 2001-02]]}}
Rimase a Parma fino al 1996, quando la squadra rinunciò al titolo di [[Superlega (pallavolo)|Serie A1]]; si trasferì quindi a Modena, vincendo subito con la {{Volley Modena|NB|1993}} lo scudetto [[Serie A1 1996-1997 (pallavolo maschile)|1996-97]], la Coppa Italia e la [[CEV Champions League (maschile)|Coppa dei Campioni]]. La [[Serie A1 1997-1998 (pallavolo maschile)|stagione successiva]] bissò il successo nella massima manifestazione continentale e fino al 2007, anno del suo ritiro, aggiunse in bacheca un altro scudetto, due coppe Italia, una supercoppa italiana e una [[Challenge Cup (pallavolo maschile)|Challenge Cup]].
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Nella [[Serie A1 2013-2014 (pallavolo maschile)|stagione 2013-2014]] passa ad allenare il {{Volley Verona|NB}}, militante nel massimo campionato italiano.
[[File:Giani Staff Italia.jpg|thumb|upright=0.8|left|Giani da allenatore, nello staff di [[Mauro Berruto]] nella nazionale italiana maschile]]
Il 16 marzo 2015 firma per la [[Nazionale di pallavolo maschile della Slovenia|nazionale maschile slovena]]<ref>{{cita web|url=http://www.volleyball.it/notizie.asp?n=96807&l=0|sito=volleyball.it|titolo=Slovenia: Andrea Giani nuovo CT. Subito a caccia dell'Europa|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150403020447/http://www.volleyball.it/notizie.asp?n=96807&l=0}}</ref>. In occasione del [[Campionato europeo di pallavolo maschile 2015]] in [[Bulgaria]], supera il girone grazie alla vittoria per 3-0 contro la Bielorussia classificandosi così al terzo posto dietro {{NazNB|PV|BEL|M}} e {{NazNB|PV|POL|M}}. Agli ottavi di finale incontra i {{NazNB|PV|NLD|M}} che liquida con un secco 3-0. Ai quarti ritrova i campioni del mondo in carica della Polonia, che contro ogni pronostico supera in 5 set al [[tie-break]] per 14-16. Raggiunge così l'{{NazNB|PV|ITA|M}}, squadra con cui ha vinto numerosi premi e titoli, battendo gli azzurri per 3-1 e conquistando una storica finale europea, la prima nella storia della nazionale slava, persa poi contro la {{NazNB|PV|FRA|M}} per 3-0.
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