Vera Croce: differenze tra le versioni

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=== Principali frammenti ===
{{NN|Cristianesimo|maggio 2023}}
Oggi il [[Monastero di Santo Toribio de Liébana]], in Spagna, ospita il più grande di questi pezzi. Un altro dei maggiori frammenti della Vera Croce si trova presso l'[[abbazia di Nonantola]] ed è visibile oggi presso il [[Museo diocesano d'arte sacra e benedettino]] dell'abbazia, nella sezione del [[Abbazia di Nonantola#Il sacro tesoro dell'abbazia|tesoro abbaziale]]. Nella costruzione del reliquiario contenente il suddetto frammento, alcune schegge e ritagli furono donati dal cardinale [[Antonio Barberini (cardinale 1627)|Antonio Barberini]] iuniore al suo segretario, originario di [[Mola di Bari]], mons. Giacomo Teutonico. Costui le consegnò a suo fratello Giuseppe che, infine, le cedette a suo nipote, don Nicola Teutonico. Don Nicola donò le reliquie a persone illustri di sua conoscenza di varie parti d'Italia ([[Milano]], [[Fermo (Italia)|Fermo]], [[Alessano]], [[Rutigliano]]). Il Teutonico donò a [[Mola di Bari]], suo paese d'origine, due pezzetti della Sacra Croce e da lì il culto si diffuse in tutta la regione.
 
In [[Puglia]] il culto delle reliquie della Vera Croce è collegato ai riti del [[Triduo pasquale|Triduo Pasquale]]: nei paesi in cui si conserva una presunta scheggia della Croce, in genere essa viene portata in processione durante [[Giovedì Santo|Giovedì]] o [[Venerdì Santo]]. Tali reliquie vengono conservate in reliquiari di metalli preziosi e cristallo
 
====Frammenti in Puglia ====