Clavinet: differenze tra le versioni
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Ciascun tasto termina con un tacchetto di gomma (definito "tangente") che viene spinto contro la corda dalla pressione del tasto stesso. L'impatto causa non solo la vibrazione della corda, ma interrompendone la lunghezza totale, ne determina anche l'intonazione. La corda è infatti colpita in un determinato punto predefinito che corrisponde alla nota desiderata; questo è il meccanismo convenzionale del clavicordo. La vibrazione acustica viene convertita in segnale elettrico da dei [[pick-up (elettronica)|pick-up]]. L'estremità di ogni corda, quella più distante dal pick-up, passa attraverso un filo intrecciato; quando il tasto viene rilasciato il filo smorza immediatamente la vibrazione della corda. Questo meccanismo differisce completamente da quello degli altri strumenti a tastiera della Hohner, il Cembalet e il [[Pianet]], che usano rispettivamente plettri e gommini appiccicosi per pizzicare ance di metallo.
Un difetto classico del Clavinet, specialmente riscontrabile negli esemplari mal conservati, è la perdita di consistenza delle tangenti in gomma, che tendono a divenire troppo appiccicose o addirittura a seccarsi, fessurandosi e trattenendo la corda; in tutti e due i casi, l'unica soluzione applicabile consiste nella sostituzione completa dell'intera dotazione di "gommini". Prima dell'attuale rinascita d'interesse (anche commerciale) nei confronti dello strumento (con conseguente ri-produzione dei kit di gommini necessari al suo corretto funzionamento), uno degli interventi più comuni per risolvere
== Modelli ==
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