Samba: differenze tra le versioni
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Gli autori erano [[Donga]] (Ernesto dos Santos) e Mauro de Almeida detto "peru dos pés frios" (letteralmente "tacchino dai piedi freddi"): essi chiamarono samba la loro canzone (''Pelo telefone''), il cui testo parla del capo della polizia che manda a chiamare il sambista per calmare la confusione e l'agitazione del gioco d'azzardo "bicho"; ciò fa comprendere l'origine del samba come espressione umile, emarginata, accomunato alla delinquenza comune e comunque elemento di disturbo sociale. È singolare il fatto che allora la polizia, quando arrestava qualcuno per vagabondaggio o aspetto poco raccomandabile, controllasse se avesse callosità sui polastrelli della mano sinistra; queste erano considerate sicuro indizio di reato poiché si trattava di suonatore di [[chitarra|violão]], dunque ''malandro'' o sambista. A [[Rio de Janeiro|Rio]] il samba fu coltivato nella casa di Tia Ciata (Maria Hilaria Baptista de Almeida) a Praça Onze; Tia Ciata era una bajana trasferitasi a Rio, sacerdotessa del Candomblé e la sua casa era il punto di incontro dei più famosi sambisti ([[Sinhò]], [[Donga]], [[Heitor dos Prazeres]], [[Pixinguinha]], [[Caninha]], [[Joao da Baiana]] ed altri). Il samba si insediò sui morros di Rio, dando vita alle famose ''escolas'' di samba, di cui la più famosa e quella di Mangueira, frequentata anche da [[Antonio Carlos Jobim]], [[Luiz Bonfá]], [[Chico Buarque de Hollanda]], che le hanno dedicato molte musiche. A Mangueira appartengono anche il più grande sambista popolare, Agenor de Oliveira (più famoso come [[Cartola]] perché, essendo muratore, portava un cappello di carta), [[Nelson Sargento]], attualmente ancora attivo, Alcione, Joao Nogueira, Leci Brandao e molti altri grandi sambisti.
Il samba bajano ha trovato i suoi massimi interpreti in [[Dorival Caimmy]] e [[Jorge Ben Jor]], e poi in [[Joao Gilberto]], che dal samba si spinge, insieme a Jobim, fino alla [[bossa nova]], una forma di samba molto raffinata che, grazie a Jobim, utilizza armonizzazioni molto complesse ricavate dalle tecniche [[semitono|semitonali]] del [[jazz]]. Fu esportato con successo in Europa da [[Tati Casoni]].
==Bibliografia==
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