Frankenstein o il moderno Prometeo: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→Opere derivate: T:Organizzare |
Etichette: Modifica visuale Edit Check (citazioni) attivato Edit Check (references) declined (common knowledge) |
||
Riga 28:
== Trama ==
[[File:Frontispiece to Frankenstein 1831.jpg|thumb|Illustrazione dalla copertina interna dell'edizione del 1831]]
Il dottor Frankenstein inizia il suo racconto narrando della sua nascita a [[Napoli]] da una famiglia originaria della [[Svizzera]]<ref>[https://www.google.it/books/edition/Frankenstein/qRJxDwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=frankenstein+Napoli&pg=PT36&printsec=frontcover Capitolo 1, pag. non precisata] google.it</ref> dove vive un'infanzia felice, con i suoi amorevoli genitori, Alphonse e Caroline Beaufort Frankenstein, la sorella adottiva Elizabeth Lavenza e i fratelli minori Ernest e William, e trascorre il tempo studiando con impegno insieme a Elizabeth, leggendo con passione le opere di antichi autori come [[Paracelso]], [[Cornelio Agrippa]] e [[Alberto Magno]] e frequentando il caro amico Henry Clerval. L'esistenza di Frankenstein viene sconvolta dalla morte della madre a causa
Pensando sempre con affetto a Elizabeth, Victor si iscrive all'università di [[Ingolstadt]], in [[Germania]], per elevarsi culturalmente, e decide di dedicarsi alla filosofia naturale, che gli era sempre stata invisa. Si presenta quindi ai professori Krempe e Waldman, che, ciascuno in un modo diverso, lo spingono a uno studio appassionato della materia. Nel giro di due anni, Frankenstein diventa il più profondo conoscitore della filosofia naturale in tutta l'università e, assimilate conoscenze mediche insperate, si reca di notte nei cimiteri, dove apre le tombe e studia la decomposizione e il percorso degenerativo dei cadaveri, acquisendo così la conoscenza che gli permetterà di generare la vita dalla morte, di produrre qualcosa di vivo da materia inanimata. Frankenstein si mette allora al lavoro per realizzare la sua creazione. La creatura viene realizzata e portata in vita, ma fin da subito appare deforme e sgraziata alla vista, contro le aspettative, a causa del lavoro fatto sui cadaveri, nonché dotata di una forza fisica smisurata, e fugge nella notte, portando con sé il cappotto e il diario personale del suo creatore, che, colmo di disgusto, lo abbandona al suo destino.
Terminati gli studi medici, lo scienziato rientra a Ginevra, ma la creatura in segreto ritorna e uccide William, fratello minore di Victor, facendo ricadere i sospetti su Justine Moritz, governante della famiglia Frankenstein, che viene arrestata,
A questo punto il mostro fa al suo creatore una richiesta insolita: la creazione di un altro mostro come lui ma di genere femminile che possa fargli da compagna, con la promessa che i due si ritireranno insieme nelle terre sconosciute dell'[[America del Sud]]. In un primo momento Victor accetta, decidendo di recarsi in [[Gran Bretagna]] con lo scopo di sviluppare le proprie conoscenze, sempre insieme a Henry Clerval. La creatura, in segreto, continua a seguirlo. Ritiratosi su un'isola delle [[Isole Orcadi|Orcadi]], Victor inizia a creare un altro mostro, ma in seguito pensa che ciò potrebbe avere conseguenze tragiche
Il mostro però colpisce ancora, uccidendo Elizabeth proprio la notte delle nozze, come aveva preannunciato. La tragedia di Frankenstein non finisce: infatti il padre, dopo la notizia della morte della figlia adottiva Elizabeth, muore a causa di un [[Ictus|colpo apoplettico]]. Victor decide quindi di vendicarsi del mostro, seguendolo in giro per il mondo, dalla Svizzera al Mediterraneo, dalle steppe russe fino al [[Polo nord]], dove incontra l'equipaggio del capitano Robert Walton. Qui finisce il racconto di Frankenstein, che voleva metter ein guardia Walton contro la conoscenza eccessiva e muore poco dopo.
Walton scrive un'altra lettera alla sorella, in cui le racconta della morte del nuovo amico, dicendo di essere molto triste per lui, e di come egli gli abbia chiesto di continuare la sua impresa di uccidere il mostro. Frattanto, essendo diversi marinai morti per il freddo, controvoglia Walton decide di ritornare in Inghilterra. Il "Demone" - come lo chiamava Frankenstein - è sopraggiunto nel frattempo, piegato e piangente sul corpo esanime del suo creatore: appena Walton lo accusa dell'assassinio di persone innocenti, il mostro (desideroso solo della morte) gli risponde che il suo odio e la sua malvagità sono state condizionate dal disprezzo e dalla rabbia che gli uomini, primo tra tutti il suo stesso creatore, gli hanno rivolto contro solo per le sue sembianze, e non per questo fa davvero indulgenza sui propri crimini. Il mostro abbandona quindi la nave, decidendo di darsi la morte all'estremità del polo dandosi fuoco, in modo che nessuno possa capire dai suoi resti come creare un altro essere come lui.
== Genesi del romanzo ==
|