Hayashimo: differenze tra le versioni
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L{{'}}''Hayashimo'' si spostò il 22 febbraio 1944 a [[Kure]] per intraprendere le esercitazioni, non disturbate dal passaggio amministrativo della squadriglia alla [[Flotta Combinata]] (24 febbraio). Completato l'addestramento, si spostò nel [[Kyūshū]] e salpò il 23 marzo da [[Saginoseki]] al fianco della [[portaerei]] leggera ''[[Ryuho]]'' dapprima per [[Kagoshima]], proseguendo fino a Kure. Lo ''Hayashimo'' da solo navigò quindi per prendere in consegna la nuova portaerei {{nave||Taiho|portaerei|2}}, con la quale si ancorò a [[Hashirajima]] il 28. Il 2 aprile l{{'}}''Hayashimo'' passò agli ordini del [[capitano di corvetta]] Toshio Hirayama e, a metà mese, fu coinvolto in alcune esercitazioni con la portaerei leggera ''[[Junyo]]'', per poi spostarsi il 23 a [[Yokosuka]]: la settimana successiva fu riassegnato alla 2ª Squadriglia della 2ª Flotta, sebbene senza far parte organicamente di una [[Divisione (unità militare)|divisione]]. Salpò a inizio maggio, raggiunse [[Iwakuni]] e si reincontrò con la ''Ryuho'', con la quale attese a esercitazioni tra Yashima e [[Tokuyama (Yamaguchi)|Tokuyama]]; le due unità si fermarono quindi l'8 maggio a [[Saiki|Saeki]] dove si stava raccogliendo una parte importante della flotta da battaglia. L'11 questa importante squadra, composta dalla 2ª e 3ª Divisione portaerei, dalla [[nave da battaglia]] {{nave||Musashi|nave da battaglia|2}}, dallo ''Hayashimo'' e dai cacciatorpediniere ''[[Nowaki]]'', ''[[Yamagumo]]'', ''[[Shigure]]'', ''[[Michishio]]'', ''[[Tamanami]]'' e dall{{'}}''[[Akishimo]]'' ancora in addestramento, salpò alla volta dell'ancoraggio avanzato di [[Provincia di Tawi-Tawi|Tawi Tawi]]. L'isola fu raggiunta il 16 ma si rivelò meno sicura del previsto, poiché le sue acque pullulavano di sommergibili statunitensi. Per il mese successivo l{{'}}''Hayashimo'' fu coinvolto in regolari pattugliamenti con altri cacciatorpediniere, operazioni rischiose che causarono perdite tra i ranghi nipponici senza intaccare seriamente le capacità dei battelli americani. Il 9 giugno, dopo la distruzione del ''[[Tanikaze]]'', l{{'}}''Hayashimo'' fu dirottato in mare aperto e rafforzò lo schermo difensivo della ''Taiho'' in esercitazione. Il 13 le forze navali a Tawi Tawi si spostarono in massa a ovest delle [[isole Marianne]], si riunirono alla 3ª Flotta e combatterono nella [[battaglia del Mare delle Filippine]]; l{{'}}''Hayashimo'' fu schierato nella "Forza B" del [[contrammiraglio]] [[Takatsugu Jōjima]] e, il 19, salvò l'equipaggio di un aerosilurante [[Nakajima B6N]], ammarato vicino alla ''Junyo''. Il giorno successivo contribuì agli sbarramenti contraerei quando un massiccio gruppo di velivoli imbarcati statunitensi piombò sulle flotte nipponiche. La portaerei ''[[Hiyo]]'' fu affondata e l{{'}}''Hayashimo'' si prodigò nel recupero dei naufraghi, salvandone 232, quindi seguì le navi in ripiegamento fino all'[[isola di Okinawa]], raggiunta la mattina del 23. Salpò poco dopo con la 7ª Divisione incrociatori e si ancorò il giorno seguente nel [[Mare interno di Seto]].<ref name=combinedfleet.com/>
Il 1º luglio, dopo essersi spostato a Kure, l{{'}}''Hayashimo'' salpò con il gemello ''Akishimo'' per accompagnare la 5ª Divisione incrociatori ({{nave||Myoko|incrociatore|2}}, {{nave||Haguro|incrociatore|2}}) incaricata di recare truppe a [[Manila]] e [[Zamboanga]], per poi raggiungere [[Singapore]]. La traversata si svolse come previsto e senza incidenti. Il 15 agosto i due cacciatorpediniere furono ufficialmente affiancati al ''[[Kiyoshimo]]'' nella 2ª Divisione, dipendente dalla 2ª Squadriglia della 2ª Flotta ([[viceammiraglio]] [[Takeo Kurita]]): l{{'}}''Hayashimo'' divenne la [[nave ammiraglia]] del reparto, imbarcando il [[capitano di vascello]] Nagayoshi Shiraishi con lo [[stato maggiore]]. Per i due mesi successivi l'attività dell{{'}}''Hayashimo'' non è nota.<ref name=combinedfleet.com/> Nella seconda metà del 1944 l'unità aveva sicuramente ricevuto una serie di modifiche e potenziamenti. Due installazioni triple di cannoni [[25 mm Type 96|Type 96 da 25 mm]] furono piazzate su due piattaforme, erette ai lati del fumaiolo anteriore; i [[paramine]] e metà della ricarica per i tubi lanciasiluri furono rimossi. L'[[Albero di trinchetto|albero tripode prodiero]] fu rinforzato per ospitare una piccola piattaforma sorreggente un [[radar]] Type 22, adatto all'individuazione di bersagli navali; alla base dell'albero fu costruita una camera per gli operatori. Prima della [[battaglia del Golfo di Leyte]], inoltre, fu quasi certamente dotato di un secondo radar, un Type 13 (specifico per i bersagli aerei) all'albero tripode di maestra. Infine comparve, sul ponte di coperta, un certo numero di cannoni Type 96 su affusto singolo, in ogni caso non superiore a dodici. Le fonti, purtroppo, sono generiche sul periodo di questi interventi.<ref>{{cita|Stille 2013, Vol. 2|p. 21}}.</ref><ref name=navypedia.org/> Il 14 ottobre l{{'}}''Hayashimo'' e l{{'}}''Akishimo'' salparono da Singapore con lo speciale compito di prelevare i componenti dello stato maggiore della 31ª Armata, allora a Manila, e di trasferirli a [[Ho Chi Minh (città)|Saigon]]. Tre giorni dopo, però, Kurita li richiamò urgentemente a [[Brunei]], poiché fervevano i preparativi del complesso attacco aeronavale orchestrato dalla Marina imperiale nelle acque delle [[Filippine]]: l{{'}}''Hayashimo'' e l{{'}}''Akishimo'' ricevettero il dispaccio solo la mattina del 18, quando si trovavano al largo della città in attesa che terminasse un'incursione aerea statunitense. Le due unità invertirono la rotta e si precipitarono a Brunei, schivando l'attacco di due sommergibili statunitensi.<ref name=combinedfleet.com/>
=== L'affondamento ===
[[File:Destroyer Hayashimo beached and damaged, 1944.jpg|thumb|left|L'''Hayashimo'' incagliato e gravemente danneggiato, la poppa sommersa fin quasi alla sommità della torretta più arretrata]]
Arrivati la mattina del 20 ottobre, l{{'}}''Hayashimo'' si rifornì di carburante dalla nave da battaglia {{nave||Yamato|nave da battaglia|2}}. Intanto erano iniziati gli sbarchi americani sull'[[Leyte (isola)|isola di Leyte]] e il cacciatorpediniere, con il resto della divisione d'appartenenza, fu assegnato al grosso della flotta che avrebbe dovuto attraversare il [[Mar di Sibuyan]], lo [[Stretto di San Bernardino]] e calare da nord sul Golfo di Leyte. Sopravvisse al contrastato attraversamento del Mar di Sibuyan, durante il quale rivendicò l'abbattimento di tre apparecchi nemici, e combatté nella confusa battaglia al largo dell'[[isola di Samar]]: verso le 13:30 fu però quasi centrato da diverse bombe. Le concussioni furono tali che si aprì uno squarcio di 30 metri alla [[linea di galleggiamento]] e diversi serbatoi furono crivellati di schegge, causando la diluizione del combustibile con l'acqua salmastra. Il capitano Hirayama fece gettare le ancore allo scopo di tentare riparazioni provvisorie e, soprattutto, di risolvere la contaminazione da acqua per far ripartire le turbine. Alle 16:40 decine di velivoli americani piombarono sul cacciatorpediniere, mitragliandolo ripetutamente ma senza riuscire a colpirlo con alcuna bomba; in ogni caso antenne, [[radiogoniometro]] e [[girobussola]] furono distrutti. Assistito dall{{'}}''Akishimo'', l{{'}}''Hayashimo'' riuscì a rimettersi in moto e le due unità puntarono allo Stretto di San Bernardino a 12 nodi, lungo la rotta di ripiegamento della 2ª Flotta. All'alba del 26 intravidero la squadra all'imbocco occidentale dello [[Stretto di Tablas]] ma, ormai, l{{'}}''Hayashimo'' aveva i serbatoi quasi a secco: il capitano di vascello Shiraishi ordinò pertanto all{{'}}''Akishimo'' di procedere per suo conto e poco dopo le 10:00 riuscì a bloccare l{{'}}''Hayashimo'' su una bassa scogliera, poco al largo della costa occidentale dell'isoletta di [[Caluya|Semirara]] ({{coord|12|04|N|121|21|E}}): l'intenzione era di riparare le falle e, sfruttando l'alta marea, riprendere nei giorni seguenti la navigazione. L'equipaggio gettò in mare tutti i siluri per precauzione e si mise al lavoro, interrotto verso le 11:00 dall'attacco di una manciata di aerosiluranti; a dispetto dei bassi fondali, un siluro scoppiò a prua davanti alla torretta numero uno, i cui occupanti rimasero tutti uccisi. Inoltre collassò il ponte di coperta del [[Cassero (nautica)|castello di prua]], la cui punta fu quasi staccata. Il capitano Shiraishi assunse il diretto comando dell'unità, poiché il capitano Hirayama era rimasto ferito nell'azione, e riuscì ad attirare l'attenzione del cacciatorpediniere ''[[Okinami]]'' che trasferì alcune tonnellate di carburante all{{'}}''Hayashimo'', prima di ripiegare nel pomeriggio a causa della comparsa di altri aerei americani; il suo comandante promise comunque di avvisare della situazione non appena avesse raggiunto l'[[Coron (isola)|isola di Coron]] (le apparecchiature di comunicazione della nave erano guaste).<ref name=combinedfleet.com/>
Durante la notte il [[contrammiraglio]] [[Mikio Hayakawa]], comandante della 2ª Squadriglia, ordinò al cacciatorpediniere {{nave||Fujinami|cacciatorpediniere|2}} di prestare assistenza all{{'}}''Hayashimo''. La mattina del 27 ottobre il ''Fujinami'' localizzò l'unità sorella ma cadde vittima dei bombardieri in picchiata statunitensi; nel primo pomeriggio anche il cacciatorpediniere {{nave||Shiranui|cacciatorpediniere|2}}, in cerca dell{{'}}''Hayashimo'', fu distrutto dai velivoli imbarcati americani. Nel caos degli attacchi il capitano Hirayama non riuscì a inviare una delle lance in aiuto dei naufraghi e l{{'}}''Hayashimo'' subì altri danni, in particolare al timone, alle macchine di governo e nella sala motori, dove scoppiò un incendio; infine l'allagamento dei locali di poppa fece sì che il giardinetto finisse sott'acqua. La mattina del 28 ottobre divenne evidente che l{{'}}''Hayashimo'' era spacciato e, pertanto, Hirayama ordinò di ammainare la bandiera. Il 1º novembre un [[idrovolante]] dell'[[incrociatore pesante]] ''[[Nachi]]'' ammarò vicino al cacciatorpediniere e Shiraishi consegnò una lettera al pilota per il comando giapponese a Manila che, la settimana successiva, organizzò un gruppo di tre vascelli per recuperare l'equipaggio dell{{'}}''Hayashimo''. Quest'ultimo, su ordine degli ufficiali, si era trasferito su un'isoletta poco distante con tutte le provviste: il 12 le tre imbarcazioni prelevarono circa 120 uomini, compresi Shiraishi, Hirayama e una cinquantina di feriti. Sul cacciatorpediniere rimase un gruppo di trenta marinai incaricati di vigilarlo in attesa di cariche di demolizione. In ogni caso l'intenzione di far saltare in aria il cacciatorpediniere fu abbandonata e il drappello fu trasportato sulla terraferma il 30 novembre, in seguito all'intensificarsi dei voli di ricognizione statunitensi tra [[Mindoro]] e Semirara. Il 3 dicembre, infatti, un bimotore [[Consolidated B-24 Liberator]] centrò l{{'}}''Hayashimo'' con una bomba a sinistra della [[torre di comando]], che scatenò un incendio, provocò gravi danni e l'allagamento di quasi tutti i locali, tanto che l'acqua raggiunse il tetto della torretta numero tre. Il martoriato relitto fu bersagliato per l'ennesima volta il 15 dicembre, nel corso degli [[Battaglia di Mindoro|sbarchi a Mindoro]], dal cacciatorpediniere {{nave|USS|Walke|DD-723|6}}, che lo incendiò con un centinaio di proietti.<ref name=combinedfleet.com/>
Il 10 gennaio 1945 l{{'}}''Hayashimo'' fu rimosso dai registri della Marina imperiale. Fu esplorato nell'aprile-maggio 1946 da una pattuglia statunitense, che rimosse alcune componenti, ma non è dato sapere cosa sia avvenuto del relitto nel dopoguerra.<ref name=combinedfleet.com/>
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