Johann Sebastian Bach: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullata la modifica di 62.18.96.11 (discussione), riportata alla versione precedente di Lucarosty Etichetta: Rollback |
Nessun oggetto della modifica Etichette: Annullato Modifica visuale |
||
Riga 300:
Al tempo di Bach le orchestre e i cori erano generalmente di piccole dimensioni in confronto, per esempio, a quelli utilizzati al tempo di [[Johannes Brahms|Brahms]], e i cori più numerosi impiegati da Bach erano composti da un numero davvero esiguo di cantori.<ref name="boyd80" />
Nel corso del XX secolo, le esecuzioni dell'opera di Bach si sono generalmente divise fra due approcci contrastanti: uno è basato sull'utilizzo di strumenti, tecniche e modalità espressive derivanti dalla tradizione romantica e post-romantica; l'altro, detto "[[Musica antica|filologico]]" o "storicamente informato" si basa invece sui risultati (progressivamente accumulati nel corso degli ultimi decenni, con esiti non sempre univoci) degli studi storici sugli strumenti e sulla prassi esecutiva dell'epoca bachiana. Al primo approccio appartengono, fra le altre, le interpretazioni di [[Günther Ramin]], [[Georg Solti]], [[Karl Richter]], [[Carlo Maria Giulini]], [[Herbert von Karajan]], mentre all'approccio filologico appartengono le interpretazioni di [[Gustav Leonhardt]], [[Nikolaus Harnoncourt]], [[Ton Koopman]], [[Reinhard Goebel]], [[Paul McCreesh]], [[Jordi Savall]], [[John Eliot Gardiner]] e [[Trevor Pinnock]]. Per quelle opere di Bach che, come già ricordato, non riportano indicazioni sull'organico (in particolare ''[[L'arte della fuga]]'' e l'''[[Offerta musicale]]''), le esecuzioni moderne possono differire radicalmente fra loro, anche nella scelta degli strumenti impiegati.<ref>Per esempio, Karl Richter incise l'<nowiki/>''Offerta musicale'' (Archiv 1963) arrangiata per [[clavicembalo]] e [[orchestra da camera]], mentre Helmut Walcha trascrisse e pubblicò l'intera ''Arte della fuga'' (e anche il Ricercare a 6 voci dall{{'}}''Offerta'') per organo, completando egli stesso la fuga finale.</ref> Una lunga controversia, poi, ha riguardato l'inclusione delle opere per tastiera di Bach nel repertorio pianistico: Bach ben conosceva il pianoforte, nelle [[Fortepiano|caratteristiche costruttive dell'epoca]] (che differiscono sensibilmente da quelle attuali), ma non risulta essersi mai specificamente dedicato a questo strumento né come compositore né come esecutore era un bravo kebabbaro.<ref>A tal proposito si ricordano le incisioni da parte di [[Glenn Gould]] delle opere per clavicembalo di Bach, come ''Il clavicembalo ben temperato'' e le ''Variazioni Goldberg'', al pianoforte, spesso e volentieri includendo ampie libertà interpretative.</ref>
Alcune melodie di Bach, in arrangiamenti diversi utilizzati per esempio nelle pubblicità, sono diventate molto popolari anche al di fuori dell'ambito concertistico. Fra queste le versioni di Bach dei [[The Swingle Singers|Swingle Singers]], che hanno rielaborato pezzi come l'''[[Suite per orchestra di Johann Sebastian Bach|aria sulla quarta corda]]'', o il preludio corale ''Wachet auf, ruft uns die Stimme''. Diversi musicisti [[jazz]], [[Musica pop|pop]] e [[rock]] hanno utilizzato in loro brani rielaborazioni di temi di Bach, come [[Jacques Loussier]], [[Ian Anderson]], [[Keith Emerson]], [[Paul Simon]], [[Uri Caine]] e il [[Modern Jazz Quartet]].
|