Yakovlev Yak-1: differenze tra le versioni

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Quando ancora lo Yak-1 era ancora in fase di progetto, vi era l'intenzione di equipaggiarlo con il motore a 12 [[cilindro (meccanica)|cilindri]] [[motore a V|a V]] raffreddato [[raffreddamento a liquido|a liquido]] M-106<ref name=YGDK5/> (in seguito denominato Klimov VK-106); era inoltre previsto che nella successiva fase di sviluppo si sperimentasse l'impiego del motore M-105 (unità dotata di [[sovralimentazione tramite compressore volumetrico]])<ref name=YGDK7>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 7|YGDK}}.</ref> e, durante un ulteriore stadio evolutivo, fosse installato il più recente [[Klimov VK-107]] (all'epoca ben lontano dalla fase di produzione in serie)<ref name=YGDK10 />.
 
Nella realtà dei fatti l'OKB 115 dovette fare i conti con i problemi nella fase di collaudo del motore VK-106, che non gli consentirono di superare lo stadio di prototipo, e con la lunga fase di sviluppo che permise al VK-107 di passare alla produzione di serie solamente sul finire della guerra. Lo Yak-1 fu quindi motorizzato, fino alla fine della propria vita operativa, dal Klimov M-105: si trattava di un [[motore V12]] raffreddato a liquido dalla [[cilindrata]] di 35,1&nbsp;[[litro|L]] frutto dello sviluppo, curato da [[Vladimir Yakovlevich Klimov]], del motore M-100 (copia costruita su [[licenza (economia)|licenza]] del motore franco-spagnolo [[Hispano-Suiza 12Y]]).
 
La prima versione, M-105P, montata sugli aerei di serie era in grado di sviluppare circa {{converti|1050|CV|kW|lk=on|abbr=on}} di [[potenza (fisica)|potenza]], ma ben presto gli Yak-1 ricevettero la variante M-105PA che, invariata nella potenza erogata, risultava modificata nel basamento e nelle bielle con apprezzabile miglioramento in termini di affidabilità. A partire dall'estate del 1942 gli Yak-1M/1B furono equipaggiati con la versione M-105PF che garantì ai velivoli prestazioni migliori, potendo erogare la potenza di circa {{converti|1200|CV|kW|lk=off|abbr=on}}.
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I primi combattimenti rivelarono che lo Yak-1 era migliore del [[Messerschmitt Bf 109|Bf 109]]E, ma inferiore al Bf 109F, il suo principale avversario. Il caccia russo era più lento ed inferiore in velocità di salita a tutte le quote. Sebbene potesse completare un cerchio alla stessa velocità del Bf 109, la mancanza di automatismi rendeva il duello aereo un affare complicato per lo Yak-1, richiedendo al pilota una notevole concentrazione (un Bf 109, con i suoi [[Ipersostentatore|slat]] automatici, aveva una velocità di stallo inferiore ed era più stabile in virate strette e in figure acrobatiche sul piano verticale).<ref name=ARDR146/>
Il suo armamento era troppo leggero ma per ridurre il peso, furono fatte modifiche sia su aerei al fronte, sia su una trentina di macchine di serie: le mitragliatrici ShKAS calibro [[7,62 × 54 mm R|7,62 mm]] furono rimosse, lasciando solo il singolo cannone ShVAK. Questi aerei alleggeriti erano molto apprezzati dai piloti più esperti, per i quali una riduzione dell'armamento era accettabile: i combattimenti nel novembre 1942 rivelarono un assai più favorevole rapporto perdite/vittorie. Inoltre, nell'autunno del 1942, apparve lo Yak-1B equipaggiato con il più potente motore M-105P e una singola mitragliatrice UBS da 12,7&nbsp;mm, invece delle due ShKAS. Sebbene l'impiego di un'unica [[mitragliatrice pesante]] non incrementasse molto il volume di fuoco, la UBS si dimostrò più efficace della coppia di mitragliatrici dal calibro di un [[fucile]]. Inoltre sullo Yak-1 il collimatore PBP fu rimosso – a causa della pessima qualità delle ottiche&nbsp;– e sostituito con il precedente, più semplice, modello VV, ad anello.<ref name=AWEG113>{{Cita|Williams e Gustin, 2003|p. 113|AWEG}}.</ref>
 
Così modificato, lo Yak-1 risultò molto gradito ai piloti. Per il pilota sovietico Nikolai G. Golodnikov, nel complesso, considerate le sue caratteristiche tattiche e tecniche, lo Yak-1B era al livello del Messerschmitt Bf 109G.<ref name=ARDR135>{{Cita|Drabkin, 2007|p. 135|ARDR}}.</ref>