Progetto Lebensborn: differenze tra le versioni

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[[File:Bundesarchiv B 145 Bild-F051638-0067, Lebensbornheim, Säuglingszimmer.jpg|upright=0.7|thumb|La sala neonati]]
 
In realtà sin dal [[1935]] era stato dato il via al progetto Lebensborn, attraverso un circuito di apposite cliniche aperte in Germania. Himmler concepì un mistico rapporto tra le [[SS]] e le leggende [[teutoni]]che di [[Enrico I l'Uccellatore]] e [[Federico il Grande]]. Nel [[1934]] fece ristrutturare in [[Vestfalia]] il castello di [[Wewelsburg]], con una spesa di undici milioni di marchi, dove organizzare un vero e proprio Ordine delle SS in stile medievale, consacrato alla tutela della purezza razziale.<ref>{{cita|Manvell-Fraenkel, 2007|pp. 90-91}}.</ref><ref>Nella trasmissione televisiva ''Mixer'' del 10 aprile [[1997]], ''Battaglione Lebesborn'', a cura di Chantal Lasbats, si sosteneva che il castello fosse un centro [[ideologia|ideologico]] e operativo del progetto Lebensborn.</ref>
In realtà sin dal [[1935]] era stato dato il via al progetto Lebensborn, attraverso un circuito di apposite cliniche aperte in Germania.
Himmler concepì un mistico rapporto tra le [[SS]] e le leggende [[teutoni]]che di [[Enrico I l'Uccellatore]] e [[Federico il Grande]]. Nel [[1934]] fece ristrutturare in [[Vestfalia]] il castello di [[Wewelsburg]], con una spesa di undici milioni di marchi, dove organizzare un vero e proprio Ordine delle SS in stile medievale, consacrato alla tutela della purezza razziale.<ref>{{cita|Manvell-Fraenkel, 2007|pp. 90-91}}.</ref><ref>Nella trasmissione televisiva ''Mixer'' del 10 aprile [[1997]], ''Battaglione Lebesborn'', a cura di Chantal Lasbats, si sosteneva che il castello fosse un centro [[ideologia|ideologico]] e operativo del progetto Lebensborn.</ref>
 
Il 10 dicembre 1935 venne fondata a [[Berlino]] la "Lebensborn e.V." ("Sorgente di vita società registrata"), società amministrata dall'"Ufficio centrale della razza e del Popolamento" in collegamento con diversi uffici per la tutela della madre e del fanciullo. Il progetto era quello di costruire un potente strumento per la crescita del numero di nascite "razzialmente di valore".<ref>{{cita|Ericsson-Simonsen, 2007|p. 24}}.</ref>