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=== Boemia-Moravia ===
Dal 1939 al 1945 esistette il [[Protettorato di Boemia e Moravia]] (''Protektorat Böhmen und Mähren''), nell'attuale [[Repubblica Ceca]], con aree di etnia mista. Principalmente due erano i gruppi più importanti: i cechi e i tedeschi boemi, anche noti come sudeti i quali occupavano la parte al confine con Germania e Austria. Dopo il 1938, dapprima si creò un territorio autonomo, ''Reichsgau Sudetenland'' (Distretto del Reich nel territorio dei Sudeti), annesso allo stato tedesco. Dopo il 15 marzo 1939, ovvero dopo la separazione della [[Slovacchia]], i rimanenti Länder furono integrati nel [[Grossgermanisches Reich|grande Reich]].<ref>{{cita|Ericsson-Simonsen, 2007|p. 178}}.</ref>

L'intento era di germanizzare la popolazione locale per ottenere aree “razziali pure”. Ciò comportava però una selezione che richiedeva fasi successive interdipendenti: identificazione, selezione, segregazione e, potenzialmente, anche eliminazione in base ai giudizi di esperti sullo status razziale, genetico, politico e sociale delle singole persone. L'approccio complessivo comprendeva la ''Rassenpolitik'' (politica razziale), la ''Sozialpolitik'' (politica sociale) e la ''Gesundheitspflege'' (politica della salute pubblica), dove la massima autorità era l'ufficio del Reichsprotektor. In queste regioni il matrimonio misto e interetnico era tradizionalmente accettato, ma dopo l'occupazione tedesca divennero un problema di sentimento nazionalistico. I figli delle coppie miste ottenuti da cechi con tedeschi sudeti erano visti dai nazisti come un urgente e serio problema.

Si decise quindi che ogni individuo dovesse essere classificato in una di queste categorie: ''Tschechentum'' (comunità ceca), ''Deutschtum'' (comunità tedesca) e ''Judentum'' (comunità ebraica). Procedendo in tal modo il governo sovvenzionò aiuti economici, sociali, sanitari e politici alla sola comunità tedesca. I genitori quindi fecero in modo di rientrare in tale categoria, facendo sì che il bambino nato fosse automaticamente tedesco. In poche parole, la madre assumeva il ruolo di “missionaria della causa tedesca”. Così facendo si ebbe una ridefinizione discriminatoria delle coppie di razza mista tramite una selezione sociale organizzata.<ref>{{cita|Ericsson-Simonsen, 2007|p. 182}}.</ref> Alla fine del conflitto i bambini che prima erano “i preferiti” divennero “indesiderati”.<ref>{{cita|Ericsson-Simonsen, 2007|p. 190}}.</ref>
 
== Le testimonianze dei bambini germanizzati ==