Caduta dell'Impero romano d'Occidente: differenze tra le versioni
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==== Divisione dell'Impero, guerre civili e imbarbarimento dell'esercito ====
{{vedi anche|Anarchia militare|Esercito romano}}
Secondo diversi storici l'estensione spropositata dell'Impero lo rese ingovernabile dal centro e la conseguente divisione in una ''pars occidentalis'' e una ''pars orientalis'' non fece altro che accelerarne la rovina, favorendo i barbari invasori. Lo storico inglese illuminista [[Edward Gibbon|Gibbon]] sostenne che a causare il definitivo crollo dell'Impero furono i figli e i nipoti di Teodosio: con la loro debolezza, essi abbandonarono il governo agli eunuchi, la Chiesa ai vescovi e
Ma più che la divisione in sé, che finì per rovinare solo la parte occidentale, furono piuttosto i [[guerre civili (storia romana)|conflitti interni]], le continue usurpazioni e lo strapotere politico dell'esercito, che dal III secolo in poi eleggeva e deponeva gli imperatori a proprio piacimento, a minare profondamente la stabilità interna dell'Impero. L'Impero romano d'Occidente, meno coeso socialmente e culturalmente, meno ricco economicamente, meno centralizzato e peggio organizzato politicamente dell'Impero romano d'Oriente, finì alla lunga per pagare questa instabilità di fondo. Fu quindi la mancanza di disciplina dell'esercito, più accentuata nella parte occidentale che in quella orientale, dove il potere centrale era più forte, a risultare una delle cause principali della rovina dell'impero.
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