Carlo Collodi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Cambiato le date
Etichette: Annullato Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
m Annullata la modifica di 79.33.123.239 (discussione), riportata alla versione precedente di 95.247.239.156
Etichette: Rollback Modifica da mobile Modifica da web per mobile Modifica da mobile avanzata
Riga 28:
Il giovane Lorenzini poté studiare proprio grazie all'aiuto della famiglia Ginori: durante l'infanzia (trascorsa perlopiù a Collodi presso il nonno materno), visse per un periodo in una loro casa in via Taddea quando il fratello Paolo divenne amministratore della fabbrica Ginori, nel [[Palazzo Ginori (via de' Rondinelli)|palazzo Ginori di via de' Rondinelli]], sulla facciata del quale una targa ne ricorda la permanenza durante gli ultimi anni della vita. Dal 1837 fino al 1842 entrò in [[seminario]] a [[Colle di Val d'Elsa]]; non diventò prete, ma ricevette una buona istruzione. Fra il 1842 e il 1844 seguì lezioni di [[retorica]] e [[filosofia]] a Firenze, presso un'altra scuola religiosa degli [[Chierici regolari poveri della Madre di Dio delle scuole pie|Scolopi]].
 
Interruppe gli studi superiori nel 1844, ma aveva già cominciato a lavorare come commesso nella libreria Piatti di Firenze probabilmente fin dal 18451843.<ref>{{Cita libro|autore =[[Daniela Marcheschi]], ''Cronologia'', in C. Collodi, ''Opere'', Milano, Mondadori, 1995, p.LXXIV }}</ref> Nel A quel1845 puntoeraera tanto considerato da ottenere una dispensa ecclesiastica che gli permise di leggere i libri messi all'[[indice dei libri proibiti]]. Non è certo che collaborasse a ''[[La Rivista di Firenze]]'', mentre a partire dal 29 dicembre 1847, pubblicando l'articolo di musicologia ''L'Arpa'', cominciò a scrivere per ''[[L'Italia Musicale]]'', giornale milanese di cui divenne ben presto una delle firme di maggior richiamo. Il ruolo intellettuale di Collodi sarà prezioso, perché l'autore toscano trasmetterà a molti [[Scapigliatura|scapigliati]] milanesi alcune tematiche critiche fondamentali, relative al teatro di prosa e musicale, alla poesia e al romanzo del suo tempo, che alimenteranno a lungo il dibattito culturale nel nostro paese.
 
Nel 1848, allo scoppio della [[Prima guerra d'indipendenza italiana|prima guerra d'indipendenza]], si arruolò volontario, combattendo con il battaglione toscano a [[Battaglia di Curtatone e Montanara|Curtatone e Montanara]].