Castelli di Jesi Verdicchio Riserva: differenze tra le versioni

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Del vitigno Verdicchio scrisse: «Il vino di questo vitame è migliore di niuno altro bianco. Si conserva per lungo tempo, è molto chiaro, odorifero e soave. Ma l’uva di esso per mangiare non vale molto.»
 
La Commissione Ampelografica Provinciale, presieduta dall'enologo De Blasis, nel 1871 pubblicò i "Primi studi sulle viti della Provincia di Ancona", segnalando il Verdicchio o ''Verdeccio'' nel mandamento di Jesi .
 
Il vino Verdicchio acquisì notorietà commerciale all'inizio degli anni '50 quando due produttori collocarono la cantina in uno dei ''castelli'' e caratterizzarono il prodotto con una bottiglia tipica, l'anfora etrusca disegnata da Maiocchi.
 
==Tecniche di produzione==
E'È vietata la forma di allevamento a pergola detta tendone. Tutte le operazioni di cantina devono essere effettuate nei comuni su cui ricade la zona disciplinata; sono autorizzate altre ditte delle province di Ancona e Macerata.
 
Nell'etichettatura deve figurare l'annata di produzione delle uve.
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[[Categoria:Vini DOCG della provincia di Ancona]]
[[Categoria:Vini DOCG della provincia di Macerata]]
[[Categoria: vINIVINI PRODOTTI CON UVE vERDICCHIO]]