Libertà religiosa in Italia: differenze tra le versioni
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Anche i casi di [[cristianofobia]], e dei conseguenti [[crimini d'odio]] sono in aumento Italia<ref>{{Cita web|url=https://www.acistampa.com/story/23785/europa-cresce-lodio-anti-cristiano|titolo=Europa, cresce l’odio anti-cristiano}}</ref>.
===Verso i non credenti===
In Italia è stata a lungo presente una certa [[discriminazione verso gli atei]]. L'ateismo esplicito e militante era considerato passibile di "offesa alla [[religione di Stato]]" o [[blasfemia]], almeno fino alla [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione del 1948]]. Dall'epoca [[fascista]] infatti, nelle carceri i detenuti erano obbligati ad assistere alle funzioni religiose e l'[[Insegnamento della religione cattolica in Italia|ora di religione]] era pressoché obbligatoria nelle scuole pubbliche fino al 1984, insieme ad altre disposizioni di favore verso la confessione maggioritaria cattolica, tuttora in vigore.
{{vedi anche|Esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche italiane|Lautsi v. Italia}}
Nella stessa Costituzione furono inseriti alcuni articoli riguardanti i [[Patti lateranensi]] che riconoscevano il [[cattolicesimo]] come religione ufficiale, ma anche articoli sulla libertà religiosa e il libero pensiero.<ref name=uaar>[https://www.uaar.it/laicita/ateismo-legislazione-italiana/#02 Ateismo e legislazione italiana - 2], su UAAR</ref> In particolare, l’articolo 19 recita:
{{quote|Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.}}
Il comma 1 dell’articolo 21 riporta:
{{quote|Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.}}
Secondo quanto riportato dall'[[Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti]], fu sostenuto da taluni giuristi che l’ateismo fosse lecitamente esprimibile come convinzione personale, ma irrilevante, se non illecito nella forma più attiva (es. propaganda antireligiosa), in quanto il legislatore aveva tutelato espressamente il solo sentimento religioso e solo genericamente il pensiero libero.<ref name=uaar/>
Soltanto in seguito alla questione del giuramento "davanti a Dio" nei tribunali, così la [[Corte costituzionale]] si è espressa nel 1979 riguardo all'ateismo, legittimandolo, a livello giurisprudenziale, in ogni sua forma<ref name=uaar/>:
{{quote|L’opinione prevalente fa ormai rientrare la tutela della c.d. libertà di coscienza dei non credenti in quella della più ampia libertà in materia religiosa assicurata dall’art. 19, il quale garantirebbe altresì (analogamente a quanto avviene per altre libertà: ad es. gli articoli 18 e 21 Cost.) la corrispondente libertà “negativa”. Ma anche chi ricomprende la libertà di opinione religiosa del non credente in quella di manifestazione del pensiero garantita dall’art. 21 Cost. (norma parimenti richiamata come parametro di giudizio nell’ordinanza del pretore di Torino) perviene poi alle stesse conclusioni pratiche, e cioè che il nostro ordinamento costituzionale esclude ogni differenziazione di tutela della libera esplicazione sia della fede religiosa sia dell’ateismo.<ref>[https://www.uaar.it/laicita/ateismo_e_legislazione/17a.html Sentenza Corte Costituzionale n. 117 del 2 ottobre 1979 - «Illegittimità costituzionale del giuramento davanti a Dio»], su UAAR</ref>}}Dal punto di vista [[Amministrazione finanziaria|finanziario]], in Italia vige anche un diverso regime di tassazione ed incentivazione che privilegia le religioni ed i loro adepti (es. [[Otto per mille]]) e nello specifico la religione cattolica con specifici [[Finanziamenti alla Chiesa cattolica in Italia|finanziamenti alla Chiesa cattolica]].<ref name=":42">{{Cita web|url=https://www.pul.it/cattedra/upload_files/19418/Convenzione%20Doganale%2030%20giugno%201930.pdf|titolo=Convenzione Doganale Italo-Vaticana del 20 giugno 1930|accesso=28 giugno 2022|dataarchivio=30 settembre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220930232215/https://www.pul.it/cattedra/upload_files/19418/Convenzione%20Doganale%2030%20giugno%201930.pdf|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.icostidellachiesa.it/leggi-locali-a-favore-della-chiesa/|titolo=Leggi locali a favore della Chiesa|autore=webmaster_j5ic693b|sito=I costi della Chiesa|lingua=it-IT|accesso=2022-06-28}}</ref>
Il 22 ottobre 2010 il ministro degli esteri [[Franco Frattini]] dichiarò a ''[[L'Osservatore Romano]]'' che l'[[ebraismo]], il [[cristianesimo]] e l'[[islam]] dovrebbero allearsi per contrastare l'[[ateismo]], da lui definito, nella stessa intervista, un "fenomeno perverso" al pari dell'[[estremismo]]<ref>{{Cita web |url=http://www.esteri.it/MAE/EN/Sala_Stampa/ArchivioNotizie/Interviste/2010/10/20101022_FrattiniMedioOriente.htm |titolo=Frattini: «La libertà di promuovere la pace» (L'Osservatore Romano) (in translation) |accesso=25 ottobre 2010 |dataarchivio=26 ottobre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101026222614/http://www.esteri.it/MAE/EN/Sala_Stampa/ArchivioNotizie/Interviste/2010/10/20101022_FrattiniMedioOriente.htm |urlmorto=sì }}</ref>. Tali dichiarazioni hanno causato le critiche da parte di numerosi commentatori e soprattutto dell'[[UAAR]], che ne ha chiesto le dimissioni<ref>{{Cita web|url=https://blog.uaar.it/2010/10/24/frattini-ateofobo-comunicato-stampa-uaar/|titolo=Frattini ateofobo: comunicato stampa UAAR|autore=Redazione Uaar|sito=A ragion veduta|data=24 ottobre 2010|lingua=it|accesso=15 gennaio 2022}}</ref>. Ha affermato nuovamente nel 2017 che il [[relativismo]] rappresenta per l’Europa la terza minaccia dopo l’estremismo religioso e il [[secolarismo]] militante.<ref>{{Cita web|url=https://www.agenzianova.com/a/0/1572474/2017-05-24/eurasia-presidente-istituto-studi-eurasiatici-frattini-relativismo-nuova-minaccia-dopo-estremismo-e-secolarismo-militante|titolo=Eurasia: presidente Istituto studi eurasiatici Frattini, relativismo nuova minaccia dopo estremismo e secolarismo militante|sito=Agenzia Nova|lingua=it|accesso=15 gennaio 2022}}</ref>
== Note ==
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