Cavalieri templari: differenze tra le versioni

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[[File:Siège d'Acre (1291).png|miniatura|sinistra|La [[Assedio di San Giovanni d'Acri (1291)|caduta di San Giovanni d'Acri]], nonostante la strenua difesa operata anche dai templari guidati da [[Guillaume de Beaujeu]] ]]
 
Una successiva serie di spedizioni in Terrasanta, sotto la guida di [[Luigi IX di Francia]], ebbe inizio nel 1249.<ref>{{Cita |Le Goff, 1996 |pp. 141, 145}}.</ref> Gli storici usano distinguere due episodi diversi, indicandoli come [[Settima crociata|settima]] e [[ottava crociata]]. Le navi cristiane si diressero verso l'[[Egitto]] e [[Damietta]], ancora in mani islamiche, fu rapidamente riconquistata. Sull'onda di questa vittoria i franchi non seguirono i consigli dei templari, ma si [[battagliaBattaglia di Mansura (1250)|gettarono sulla città di Mansura]], senza le necessarie precauzioni (1250). Il disastro fu totale. Dei duecentonovanta cavalieri templari che avevano partecipato al combattimento pur avendo ripetutamente cercato di dissuadere i comandanti franchi, se ne salvarono solo cinque.<ref>{{Cita |Le Goff, 1996 |p. 147}}.</ref> Ma la tragedia continuò: in fase di ritirata i soldati cristiani furono attaccati e decimati. Tra i molti prigionieri si contò anche lo stesso re Luigi.<ref>{{Cita |Le Goff, 1996 |pp. 145-147}}.</ref> Nel 1266 avvenne la caduta della fortezza di [[Safed (fortezza)|Safed]], per opera di un cavaliere traditore. Luigi IX promosse una seconda spedizione, indicata come ottava Crociata. La spedizione partì da [[Aigues-Mortes]] nel luglio del 1270. Il re sbarcò a [[Tunisi]] assieme al fratello [[Carlo I d'Angiò]], ma l'assedio si prolungò molto: la [[peste]] e la [[dissenteria]] decimarono l'esercito uccidendo lo stesso re nell'agosto dello stesso anno.<ref>{{Cita |Le Goff, 1996 |pp. 232-238}}.</ref>
 
Nel 1291 [[Assedio di San Giovanni d'Acri (1291)|cadde definitivamente San Giovanni d'Acri]] e con il massacro di almeno {{formatnum:60000}} cristiani che ne conseguì, i templari decisero di evacuare [[Tortosa]] e [[Atlit]]. Nel 1302 la perdita di [[Ruad]] e il massacro della guarnigione templare pose definitivamente fine alle [[Crociata|Crociate]] e all'avventura dei cristiani in Terrasanta. Sporadici tentativi e velleitari pronunciamenti dei decenni successivi non avrebbero incitato nessuno a prendere nuovamente le armi in nome della fede. Gli insuccessi militari in Terrasanta furono accompagnati anche da una decadenza morale progressiva dell'ordine, tanto che «la fama di superbia e di viziosità che i Templari si portavano dietro non era sempre frutto di calunnia». La perdita dell'austerità che aveva contraddistinto i primi Cavalieri è testimoniata perfino da alcune lastre funerarie che mostrano i dignitari dell'ordine sbarbati e con i capelli lunghi e curati, in contraddizione con le loro consuetudini.<ref>{{Cita |Cardini, 2011 |pp. 55-56}}.</ref>