Funzione sociale: differenze tra le versioni
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La funzione sociale della proprietà venne riconosciuta anche nella [[Costituzione argentina del 1949]] o ''costituzione [[Peronismo|peronista]]'' dell'anno seguente e nella [[Costituzione venezuelana del 1999]] (cosiddetta ''costituzione [[Bolivarismo|bolivarista]]'' o ''[[Chavismo|chavista]]'').
Il concetto di funzione sociale della proprietà (e attività economica etica) fu enunciato per la prima volta nella mai applicata [[Costituzione francese del 1793]], basandosi sulla proposta di [[Maximilien Robespierre]] in un discorso alla [[Convenzione nazionale]] dello stesso anno, in particolare secondo il capo [[giacobino]] "il diritto di proprietà è limitato, come tutti gli altri, dall'obbligo di rispettare i diritti altrui" ed esso "non può pregiudicare né la sicurezza, né la libertà, né l'esistenza, né la proprietà dei nostri simili".<ref>«Avete moltiplicato gli articoli per assicurare la più grande libertà all’esercizio della proprietà e non avete detto una parola per determinarne la natura e la legittimità, così che la vostra dichiarazione sembra fatta non per gli uomini, ma per i ricchi, gli accaparratori e i tiranni. Io vi propongo di riformare questi vizi consacrando le verità seguenti: 1. La proprietà è il diritto di ogni cittadino di godere e disporre della parte di beni che gli è garantita dalla legge. 2. Il diritto di proprietà è limitato, come tutti gli altri, dall’obbligo di rispettare i diritti altrui. 3. Non può pregiudicare né la sicurezza, né la libertà, né l’esistenza, né la proprietà dei nostri simili. 4. Ogni possesso, ogni commercio che viola questo principio è illecito e immorale.» (Robespierre alla Convenzione il 24 aprile 1793)</ref>
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