Carcharodontosaurus: differenze tra le versioni

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* †'''''C. iguidensis'''''?<br /><small>Brusatte & [[Paul Sereno|Sereno]], [[2007]]</small>
}}
'''''Carcharodontosaurus''''' (il cui nome significa "lucertola dai denti di squalo") è un [[Genere (tassonomia)|genere]] estinto di [[Dinosauria|dinosauro]] [[teropode]] [[Carcharodontosauridae|carcharodontosauride]] vissuto nel [[Cretacico superiore|Cretaceo superiore]], circa 100-94 milioni di anni fa ([[Cenomaniano]])<ref name="Holtz2008">Holtz, Thomas R. Jr. (2012) ''Dinosaurs: The Most Complete, Up-to-Date Encyclopedia for Dinosaur Lovers of All Ages,'' [http://www.geol.umd.edu/~tholtz/dinoappendix/HoltzappendixWinter2011.pdf Winter 2011 Appendix.]</ref>, in quella che oggi è l'[[Africa nordoccidentale]]. Due denti appartenenti al genere, ormai andati perduti, furono descritti per la prima volta dall'[[Algeria]] dai paleontologi francesi [[Charles Depéret]] e Justin Savornin come ''[[Megalosaurus]] saharicus''. Uno scheletro parziale inizialmente riferito a questo genere fu raccolto dagli equipaggi del paleontologo tedesco [[Ernst Stromer]] durante una spedizione in [[Egitto]] nel 1914. Stromer non riferì il ritrovamento egiziano fino al 1931, in cui nominò il nuovo genere ''Carcharodontosaurus'', rendendo la [[specie tipo]] ''C. saharicus''. Questo scheletro andò distrutto durante la [[Seconda guerra mondiale|Seconda guerra Mondiale]] e in seguito venne ridescritto come l'[[olotipo]] di un genere distinto di carcharodontosauride, ''[[Tameryraptor]]''.<ref name="Tameryraptor">{{Cita pubblicazione|cognome1=Kellermann |nome1=Maximilian |cognome2=Cuesta |nome2=Elena |cognome3=Rauhut |nome3=Oliver W. M. |data=14 Gennaiogennaio 2025|titolo=Re-evaluation of the Bahariya Formation carcharodontosaurid (Dinosauria: Theropoda) and its implications for allosauroid phylogeny |url=https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0311096 |rivista=[[PLOS ONE]]|lingua=en |volume=20 |numero=1 |pp=e0311096 |doi=10.1371/journal.pone.0311096 }}</ref> Nel 1995, un cranio quasi completo di ''C. saharicus'', il primo esemplare ben conservato trovato in quasi un secolo, fu scoperto nei [[Kem Kem Beds]] [[Marocco|marocchini]], venendo ufficialmente designato come [[neotipo]] del genere nel 2007. Nello stesso anno, i fossili dissotterrati dalla Formazione Echkar del [[Niger]] settentrionale furono descritti e denominati come una seconda specie, ''C. iguidensis'', sebbene questa specie potrebbe appartenere a un genere diverso.  
 
''Carcharodontosaurus'' è uno dei più grandi dinosauri teropodi conosciuti, con la specie tipo che poteva raggiungere una lunghezza stimata di 12-12,5 metri per una massa corporea di circa 5-7 tonnellate. Aveva un [[cranio]] grande e leggero con un rostro triangolare. Le mascelle erano armate di denti affilati, ricurvi e seghettati che hanno sorprendenti somiglianze con quelli del [[Carcharodon carcharias|grande squalo bianco]] (''Carcharodon carcharias''), l'ispirazione per il nome del genere. Sebbene gigante, il suo cranio era reso più leggero da fosse e finestre notevolmente espanse, ma lo rendeva anche più fragile del cranio dei [[Tyrannosauridae|tyrannosauridi]]. Studi sulla forza del morso e sull'anatomia dei denti dei carcharodontosauridi hanno scoperto che avevano una forza del morso relativamente bassa rispetto ad altri grandi teropodi. Gli arti anteriori erano piuttosto piccoli mentre gli arti posteriori erano robusti e muscolosi. Come la maggior parte degli altri teropodi, aveva una coda allungata per mantenere l'equilibrio.
 
Il [[Nordafrica]] [[Cretacico|cretacico]] era un'ambiente ricco di teropodi di grandi dimensioni, tra cui entrambe le specie di ''Carcharodontosaurus'' e lo [[Spinosauridae|spinosauride]] ''[[Spinosaurus]]'', il possibile [[Ceratosauria|ceratosauro]] ''[[Deltadromeus agilis|Deltadromeus]]'' e grandi [[Abelisauridae|abelisauridi]] ancora senza nome. Il Nordafrica a quel tempo era ricoperto da foreste di [[Mangrovia|mangrovie]] e [[Zona umida|zone umide]], creando un hotspot di diversità di [[Pesce|pesci]], [[Crocodyliformes|coccodrilliformi]] e [[Pterosauria|pterosauri]].
 
== Descrizione ==
[[File:Longest theropods.svg|alt=|sinistra|miniatura|Diagramma che mostra ''Carcharodontosaurus'' (evidenziato in arancione) e altri quattro teropodi giganti (''[[Spinosaurus]]'' in rosso, ''[[Tyrannosaurus rex]]'' in blu, ''[[Giganotosaurus]]'' in verde e [[Mapusaurus roseae|Mapusaurus]] in rosa) in confronto a un essere umano. Ogni sezione della griglia rappresenta un metro quadrato.]]
[[File:Carcharodontosaurus_Carcharodontosaurus Scale.svg|miniatura|Confronto delle dimensioni tra l'olotipo distrutto di ''C.saharicus'' (giallo) e il neo tipo (marroncino) con un essere umano]]
Il genere ''Carcharodontosaurus'' comprende alcuni dei più lunghi e pesanti dinosauri carnivori noti alla scienza; diversi scienziati hanno proposto varie stime sulla lunghezza della specie tipo ''C. saharicus'', che vanno da 12 a 13,3 metri (39 e 44 piedi), per un altezza di circa 4,3 metri. il peso è stimato tra le 6,2 e le 10,1 [[tonnellate]].<ref name="Holtz2008"/><ref name="serenoetal1996">{{Cita pubblicazione|cognome1= Sereno |nome1= P. C. |cognome2= Dutheil |nome2= D. B. |cognome3= Iarochene |nome3= M. |cognome4= Larsson |nome4= H. C. E. |cognome5= Lyon |nome5= G. H. |cognome6= Magwene |nome6= P. M. |cognome7= Sidor |nome7= C. A. |cognome8= Varricchio |nome8= D. J. |cognome9= Wilson |nome9= J. A. |doi=10.1126/science.272.5264.986 |titolo= Predatory Dinosaurs from the Sahara and Late Cretaceous Faunal Differentiation |rivista= Science |volume= 272 |numero= 5264 |pp= 986–991 |anno= 1996 | pmid = 8662584}}</ref><ref name="seebacher2001">{{Cita pubblicazione|cognome= Seebacher |nome= F. |wkautore= Frank Seebacher|anno= 2001|titolo= A New Method to Calculate Allometric Length-Mass Relationships of Dinosaurs |url= http://dinoweb.ucoz.ru/_fr/4/A_new_method_to.pdf |rivista= Journal of Vertebrate Paleontology |volume= 21 |numero= 1 |pp= 51–60 | issn = 0272-4634 |doi=10.1671/0272-4634(2001)021[0051:ANMTCA]2.0.CO;2 |cid= }}</ref><ref name="TH07">{{Cita pubblicazione|cognome=Therrien |nome=F. |autore2=Henderson, D.M. |anno=2007 |titolo=My theropod is bigger than yours...or not: estimating body size from skull length in theropods |rivista=Journal of Vertebrate Paleontology |volume=27 |numero=1 |pp=108–115 |doi=10.1671/0272-4634(2007)27[108:MTIBTY]2.0.CO;2 |issn=0272-4634}}</ref>
Studi recenti hanno rivelato dimensioni inferiori rispetto a quanto precedentemente teorizzato, probabilmente una lunghezza per la sottospecie tipo compresa tra i 10,8 e i 12 metri ed un peso non superiore alle 7,3 tonnellate.
 
Il ''Carcharodontosaurus'' era un grande carnivoro, con enormi mascelle e lunghi denti dentellati, lunghi fino a otto centimetri. Per la [[specie tipo]] ''C. saharicus''<ref name="serenoetal1996"/> è stata stimata una lunghezza del cranio di circa 1,6 metri (5,2 piedi), mentre per il cranio di ''C. iguidensis'' sono state stimate dimensioni simili.<ref name="brusatte&sereno2007" /> Attualmente, il più grande cranio di teropode conosciuto appartiene ad un altro dinosauro [[Carcharodontosauridae|carcharodontosauride]] di grandi dimensioni, il ''[[Giganotosaurus]]'', un dinosauro strettamente imparentato con ''Carcharodontosaurus'' (con una lunghezza del cranio fino a 1,90 m) (6,2 piedi).<ref name="calvo&coria1998">{{Cita pubblicazione |cognome1= Calvo |nome1= J.O. |cognome2= Coria |nome2= R.A. |anno= 1998 |titolo= New specimen of ''Giganotosaurus carolinii'' (CORIA & SALGADO, 1995), supports it as the largest theropod ever found |url= http://www.mnhn.ul.pt/geologia/gaia/7.pdf |formato= PDF |rivista= Gaia |volume= 15 |pp= 117–122 |urlmorto= sì |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20080216074438/http://www.mnhn.ul.pt/geologia/gaia/7.pdf |dataarchivio= 16 febbraio 2008 }}</ref> Gregory S. Paul stimò la lunghezza completa di ''C. iguidensis'' a circa 10 metri (33 piedi) per un peso di 4 tonnellate (4,4 tonnellate corte).<ref name=G.S.Paul2010>Paul, G.S., 2010, ''The Princeton Field Guide to Dinosaurs'', Princeton University Press.</ref>
 
=== Cervello e orecchio interno ===
[[File:Carcharodontosaurus_saharicus_skeletalCarcharodontosaurus saharicus skeletal.jpg|thumb|Ricostruzione di silhouette di ''C. saharicus'' con evidenziate le ossa note]]
Nel 2001, Hans CE Larsson pubblicò la descrizione dell'[[orecchio interno]] e dell'[[endocranio]] di ''Carcharodontosaurus saharicus''.<ref name="csaharicus-endo" /> Partendo dalla parte del cervello più vicino alla punta del muso dell'animale, è il cervello anteriore, seguito dalla parte centrale. La parte centrale è inclinata verso il basso ad un angolo di 45 gradi e verso la parte posteriore dell'animale. La parte centrale è seguita dal cervello posteriore, che è approssimativamente parallelo al cervello anteriore e forma un angolo di circa 40 gradi con la parte centrale.<ref name="csaharicus-endo" /> Nel complesso, il cervello di ''C. saharicus'' era piuttosto simile a quello di un altro dinosauro suo lontano parente, ''[[Allosaurus fragilis]]''.<ref name="csaharicus-endo" /> Larsson scoprì che il rapporto del cervello con il volume dello stesso in ''Carcharodontosaurus'' era tipico dei rettili piuttosto che degli uccelli.<ref name="csaharicus-endo" /> Il ''Carcharodontosaurus'' possedeva anche un grande [[nervo ottico]].<ref name="csaharicus-endo" />
 
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== Classificazione ==
[[File:Denti di carcharodontosaurus.jpg|thumb|[[Dente|Denti]] di ''C. saharicus'' ancora impiantati nell'osso, ben visibile l'affilato margine seghettato.]]
''Carcharodontosaurus'' è il genere tipo della [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] [[Carcharodontosauridae]] e della [[sottofamiglia]] [[Carcharodontosauridae|Carcharodontosaurinae]]. Questa sottofamiglia contiene lo stesso ''Carcharodontosaurus'' e i carcharodontosaurini sudamericani ''[[Giganotosaurus carolinii|Giganotosaurus]]'', ''[[Mapusaurus roseae|Mapusaurus]]'', ''[[Meraxes gigas|Meraxes]]'', ''[[Taurovenator]]'' e ''[[Tyrannotitan chubutensis|Tyrannotitan]]''; tuttavia, questi generi costituiscono una [[Tribù (tassonomia)|tribù]] indipendente, i [[Carcharodontosauridae|Giganotosaurini]]. Originariamente, Carcharodontosauridae era un ''[[Clado|clade]]'' creato da Stromer per ''Carcharodontosaurus'' e ''[[Bahariasaurus ingens|Bahariasaurus]]'', sebbene il nome rimase inutilizzato fino al riconoscimento di altri membri del gruppo alla fine del XX secolo. Stromer notò la somiglianza delle ossa di ''Carcharodontosaurus'' con i teropodi americani ''[[Allosaurus]]'' e ''[[Tyrannosaurus]]'', portandolo a considerare la famiglia parte di Theropoda.<ref name=":8">{{Cita pubblicazione |cognome=Stromer |nome=Ernst |author-linkwkautore=Ernst Stromer |data=1931 |titolo=Ergebnisse der Forschungsreisen Prof. E. Stromers in den Wüsten Ägyptens. II. Wirbeltier-Reste der Baharîjestufe (unterstes Cenoman). 10. Ein Skelett-Rest von ''Carcharodontosaurus'' nov. gen. |rivista=Abhandlungen der Bayerischen Akademie der Wissenschaften Mathematisch-naturwissenschaftliche Abteilung |serie=Neue Folge |lingua=de |volume=9 |pp=1–23|url=https://www.dinochecker.com/papers/Stromers-Egypt-expedition_Carcharodontosaurus_Stromer_1931.pdf}}</ref>
 
La descrizione di [[Paul Sereno]] dei fossili di ''Carcharodontosaurus'' nel 1996 portò alla realizzazione di un clade transcontinentale di carcharodontosauridi. Man mano che venivano scoperti più carcharodontosauridi, le loro interrelazioni divennero ancora più chiare. Il gruppo fu definito come tutti gli [[Allosauroidea|allosauroidi]] più vicini a ''Carcharodontosaurus'' che ad ''Allosaurus'' o ''[[Sinraptor dongi|Sinraptor]]'' dal paleontologo Thomas R. Holtz e colleghi nel 2004.<ref name="sciencedirect.com">{{Cita pubblicazione|cognome1=Novas |nome1=Fernando E. |cognome2=Agnolín |nome2=Federico L. |cognome3=Ezcurra |nome3=Martín D. |cognome4=Porfiri |nome4=Juan |cognome5=Canale |nome5=Juan I. |data=1º Ottobreottobre 2013 |titolo=Evolution of the carnivorous dinosaurs during the Cretaceous: The evidence from Patagonia |rivista=Cretaceous Research |volume=45 |pp=174–215 |doi=10.1016/j.cretres.2013.04.001 }}</ref> ''Carcharodontosaurus'' è meno conosciuto rispetto alla maggior parte degli altri carcharodontosauridi, con ''Meraxes'' e ''Giganotosaurus'' rappresentati da scheletri quasi completi.<ref name="Canale2022">{{Cita pubblicazione|cognome1=Canale |nome1=Juan I. |cognome2=Apesteguía |nome2=Sebastián |cognome3=Gallina |nome3=Pablo A. |cognome4=Mitchell |nome4=Jonathan |cognome5=Smith |nome5=Nathan D. |cognome6=Cullen |nome6=Thomas M. |cognome7=Shinya |nome7=Akiko |cognome8=Haluza |nome8=Alejandro |cognome9=Gianechini |nome9=Federico A. |cognome10=Makovicky |nome10=Peter J. |data=7 Luglioluglio 2022 |titolo=New giant carnivorous dinosaur reveals convergent evolutionary trends in theropod arm reduction |rivista=Current Biology |volume=32 |numero=14 |pp=3195–3202.e5 |doi=10.1016/j.cub.2022.05.057 }}</ref><ref name=":15" /> Membri della famiglia sono stati riconosciuti dal [[Giurassico superiore]] al Cretaceo medio di ogni continente eccetto Oceania e Antartide.<ref name=":17">{{Cita pubblicazione|cognome1=Coria |nome1=Rodolfo A. |cognome2=Currie |nome2=Philip J. |cognome3=Ortega |nome3=Francisco |cognome4=Baiano |nome4=Mattia A. |data=1º Luglioluglio 2020 |titolo=An Early Cretaceous, medium-sized carcharodontosaurid theropod (Dinosauria, Saurischia) from the Mulichinco Formation (upper Valanginian), Neuquén Province, Patagonia, Argentina |rivista=Cretaceous Research |volume=111 |pp=104319 |doi=10.1016/j.cretres.2019.104319 }}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Brusatte |nome1=Stephen L. |cognome2=Benson |nome2=Roger B.J. |cognome3=Xu |nome3=Xing |data=2012 |titolo=A Reassessment of ''Kelmayisaurus petrolicus'', a Large Theropod Dinosaur from the Early Cretaceous of China |rivista=Acta Palaeontologica Polonica |volume=57 |numero=1 |pp=65–72 |doi=10.4202/app.2010.0125 }}</ref><ref name=":5">{{Cita pubblicazione |cognome1=Sereno |nome1=Paul C. |cognome2=Dutheil |nome2=Didier B. |cognome3=Iarochene |nome3=M. |cognome4=Larsson |nome4=Hans C. E. |cognome5=Lyon |nome5=Gabrielle H. |cognome6=Magwene |nome6=Paul M. |cognome7=Sidor |nome7=Christian A. |cognome8=Varricchio |nome8=David J. |cognome9=Wilson |nome9=Jeffrey A. |anno=1996 |titolo=Predatory Dinosaurs from the Sahara and Late Cretaceous Faunal Differentiation |rivista=Science |volume=272 |numero=5264 |pp=986–991 |doi=10.1126/science.272.5264.986|url=http://doc.rero.ch/record/13893/files/PAL_E831.pdf }}</ref>
 
Canale ''et al.'' (2022) hanno recuperato ''Carcharodontosaurus'' come il primo membro divergente di Carcharodontosaurinae. I risultati del [[cladogramma]] delle loro [[Filogenesi|analisi filogenetiche]] sono visualizzati nel cladogramma sottostante:<ref name="Canale2022"/>
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=== Evoluzione ===
[[Rodolfo Coria]] e Leonardo Salgado hanno suggerito che l'[[evoluzione convergente]] del gigantismo nei teropodi potrebbe essere stata collegata a condizioni comuni nei loro [[Ecosistema|ecosistemi]].<ref name=":15">{{Cita pubblicazione|cognome1=Coria |nome1=Rodolfo A. |cognome2=Salgado |nome2=Leonardo |data=1995 |titolo=A new giant carnivorous dinosaur from the Cretaceous of Patagonia |rivista=Nature |volume=377 |numero=6546 |pp=224–226 |doi=10.1038/377224a0 }}</ref> Sereno e colleghi hanno scoperto che la presenza di carcharodontosauridi in Africa (''Carcharodontosaurus''), Nord America (''Acrocanthosaurus'') e Sud America (''Giganotosaurus''), dimostra che il gruppo aveva una distribuzione transcontinentale nel [[Cretacico inferiore|Cretaceo inferiore]]. Le [[Dispersione (biologia)|rotte di dispersione]] tra i continenti settentrionale e meridionale sembrano essere state interrotte dalle barriere oceaniche formatesi nel Cretaceo superiore, il che ha portato a faune provinciali più distinte, impedendo lo scambio intercontinentale.<ref name=":5" /><ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Currie |nome=Philip J. |data=17 Maggiomaggio 1996 |titolo=Out of Africa: Meat-Eating Dinosaurs That Challenge ''Tyrannosaurus rex'' |rivista=Science |volume=272 |numero=5264 |pp=971–972 |doi=10.1126/science.272.5264.971 }}</ref><ref name=":5" /> In precedenza, si pensava che il mondo del Cretaceo fosse separato [[Biogeografia|biogeograficamente]], con i continenti settentrionali dominati dai [[Tyrannosauridae|tyrannosauridi]], il Sud America dagli [[Abelisauridae|abelisauridi]] e l'Africa dai carcharodontosauridi.<ref name="Coria1996">{{cita pubblicazione|cognome1=Coria |nome1=Rodolfo A. |cognome2=Salgado |nome2=Leonardo |data=Giugnogiugno 1996 |titolo=Dinosaurios carnívoros de Sudamérica |url=http://www.investigacionyciencia.es/revistas/investigacion-y-ciencia/numero/237/dinosaurios-carnvoros-de-sudamrica-6530 |rivista=Investigación y Ciencia |lingua=es |numero=237 |pp=39–40}}</ref> La sottofamiglia Carcharodontosaurinae, a cui appartiene ''Carcharodontosaurus'', sembra essere stata limitata al continente meridionale del [[Gondwana]] (formato da Sud America e Africa), dove erano probabilmente i predatori al vertice della catena alimentare.<ref name="sciencedirect.com"/> La tribù sudamericana dei Giganotosaurini potrebbe essere stata separata dai loro parenti africani attraverso la vicarianza, quando il Gondwana si separò dall'Africa durante le età [[Aptiano]] e [[Albiano (geologia)|Albiano]] del Cretaceo inferiore.<ref name="Tyrannotitan2014">{{cita pubblicazione|cognome1=Canale |nome1=J. I. |cognome2=Novas |nome2=F. E. |cognome3=Pol |nome3=D. |data=2014 |titolo=Osteology and phylogenetic relationships of ''Tyrannotitan chubutensis'' Novas, de Valais, Vickers-Rich and Rich, 2005 (Theropoda: Carcharodontosauridae) from the Lower Cretaceous of Patagonia, Argentina |rivista=Historical Biology |volume=27 |numero=1 |pp=1–32 |doi=10.1080/08912963.2013.861830 }}</ref>
 
== Storia della scoperta ==
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I fossili descritti da Stromer, esposti nel museo di Berlino, vennero distrutti nel 1944, nel corso della [[Seconda guerra mondiale]] durante un bombardamento degli Alleati. Fortunatamente un nuovo cranio più completo è stato ritrovato nei [[Kem Kem Beds]] del [[Marocco]] durante una spedizione guidata dal paleontologo [[Paul Sereno]], nel 1995, non troppo lontano dal confine con l'Algeria, località in cui sono stati ritrovati i denti descritti da Depéret e Savornin (1925). I denti trovati con questo nuovo cranio corrispondevano a quelli descritti da Depéret e Savornin (1925) e Stromer (1931), mentre il resto del cranio corrispondeva a quello descritto da Stromer. Questo nuovo cranio è stato designato come [[neotipo]] da Brusatte e Sereno (2007), che descrissero anche una seconda specie di ''Carcharodontosaurus'', ''C. iguidensis'' dalla Formazione di Echkar del [[Niger]], differente da ''C. saharicus'' nelle dimensioni e alcuni aspetti della [[mascella]] e della scatola cranica.<ref name="brusatte&sereno2007">Brusatte, S.L. and Sereno, P.C. (2007). ''A new species of "Carcharodontosaurus" (dinosauria: theropoda) from the Cenomanian of Niger and a revision of the genus''. Journal of Vertebrate Paleontology, '''27'''(4): .</ref>
 
La tassonomia di ''Carcharodontosaurus'' è stata messa in discussione da Chiarenza e Cau (2016),<ref name=Chia>{{Cita pubblicazione|cognome1=Chiarenza|nome1=Alfio Alessandro|cognome2=Cau|nome2=Andrea|data=29 Febbraiofebbraio 2016|titolo=A large abelisaurid (Dinosauria, Theropoda) from Morocco and comments on the Cenomanian theropods from North Africa|url=https://peerj.com/articles/1754|rivista=PeerJ|lingua=en|volume=4|pp=e1754|doi=10.7717/peerj.1754|pmid=26966675 |pmc=4782726 |issn=2167-8359}}</ref> che suggerirono che il neotipo di ''C. saharicus'' fosse simile, ma distinto dall'[[olotipo]] nella morfologia delle placche interdentali mascellari. Tuttavia, il paleontologo Mickey Mortimer ha affermato che le differenze suggerite tra il neotipo e l'olotipo di ''C. saharicus'' erano in realtà dovute al danneggiamento del neotipo.<ref name="mortimer">{{cita web|cognome1=Mortimer|nome1=Mickey|titolo=Carcharodontosaurus saharicus|url=https://theropoddatabase.com/Carnosauria.htm#Carcharodontosaurussaharicus|sito=The Theropod Database}}</ref> Gli autori hanno anche identificato il materiale di riferimento di ''C. iguidensis'' come appartenente a ''[[Sigilmassasaurus]]'' e non ad un [[Carcharodontosauridae|carcharodontosauro]], pertanto è stato scelto di limitare ''C. iguidensis'' solo all'olotipo in attesa di ricerche future.<ref name=Chia/>
 
Il genere ''Carcharodontosaurus'' prende il nome dal genere di [[squalo]] ''[[Carcharodon]]''<ref name="stromer1931">Stromer, E. (1931). ''Wirbeltiere-Reste der Baharijestufe (unterestes Canoman). Ein Skelett-Rest von "Carcharodontosaurus" nov. gen.'' Abhandlungen der Bayerischen Akademie der Wissenschaften, Mathematisch-naturwissenschaftliche Abteilung, '''9'''(Neue Folge): 1–23.</ref> (che a sua volta prende il nome dal [[greco antico]] καρχαρο/''karcharo'' che significa "frastagliato" o "tagliente", οδοντο/''odonto'' che significa "denti"), e σαυρος/''sauros'', che significa "lucertola".
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Il ''Carcharodontosaurus'' è conosciuto dal pubblico come uno dei Dinosauri carnivori più grandi mai vissuti, insieme al [[Tyrannosaurus rex|''Tyrannosaurus Rex'']], ''[[Giganotosaurus carolinii|Giganotosaurus]]'' e ''[[Spinosaurus]]''. Alcune volte viene tuttavia confuso con il ''Giganotosaurus'' per via della “parentela” che questi due animali hanno.
 
Compare nel documentario della ''[[BBC]]'' ''[[Planet Dinosaur]]'' dove lo si vede affrontare uno ''Spinosauro'', dove però lo ''Spinosauro'' ha la meglio allontanando l’animale dopo avergli provocato profondi graffi sul corpo.
 
Compare anche nei giochi di [[Jurassic Park (franchise)|Jurassic Park]]: ''[[Jurassic Park: Operation Genesis]]'', ''[[Jurassic World Evolution]],'' ''[[Jurassic World Evolution 2]] e [[Ark: Survival Evolved]]''. Compare anche come giocattolo, della [[Mattel]] basato su ''[[Jurassic World - Nuove avventure]]'' (anche se non è mai apparso nella serie).