Geoetica: differenze tra le versioni

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La '''geoetica'''<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|nome=Giuseppe Di|cognome=Capua|nome2=Silvia|cognome2=Peppoloni|data=2023-02-22 febbraio 2023|titolo=An expanded definition of geoethics|editore=Copernicus Meetings|numero=EGU23-1385|lingua=en|accesso=2025-01-16 gennaio 2025|url=https://meetingorganizer.copernicus.org/EGU23/EGU23-1385.html}}</ref> è un settore dell’[[etica]] teorica e applicata che si occupa del rapporto tra gli [[Homo sapiens|esseri umani]] e la [[Terra]], considerata come sistema complesso.<ref>{{Cita web|url=https://complexityexplained.github.io/ComplexityExplained[Italian].pdf|titolo=La complessità spiegata|accesso=16 gennaio 2025}};{{Cita pubblicazione|nome=Will|cognome=Steffen|nome2=Katherine|cognome2=Richardson|nome3=Johan|cognome3=Rockström|data=2020-01|titolo=The emergence and evolution of Earth System Science|rivista=Nature Reviews Earth & Environment|volume=1|numero=1|pp=54–63|lingua=en|accesso=2025-01-16 gennaio 2025|doi=10.1038/s43017-019-0005-6|url=https://www.nature.com/articles/s43017-019-0005-6}}</ref> Questo ambito di ricerca si concentra sull’analisi e la riflessione sui principi e i valori fondamentali che dovrebbero guidare comportamenti e pratiche responsabili ogni volta che l’uomo interagisce con il pianeta. L'obiettivo è sviluppare un quadro etico di riferimento globale, capace di orientare le scelte individuali e collettive tenendo conto di:
 
* le relazioni umane nelle loro varie dimensioni, incluse quelle sociali, culturali, economiche, politiche ed ecologiche
* la diversità dei bisogni<ref>{{Cita web|lingua=en-US|url=https://www.simplypsychology.org/maslow.html|titolo=Maslow's Hierarchy of Needs|data=24 gennaio 2024-01-24|accesso=2025-01-16 gennaio 2025}};{{Cita libro|nome=Len|cognome=Doyal|nome2=Ian|cognome2=Gough|titolo=A theory of human need|accesso=2025-01-16|edizione=First edition|data=1991|editore=Macmillan|ISBN=978-0-333-38325-4}};{{Cita libro|titolo=The quality of life: a study prepared for the World Institute for Development Economics Research (WIDER) of the United Nations University ; [papers derive from a conference that took place at the WIDER in Helsinki in July 1988]|accesso=2025-01-16|edizione=Reprinted|collana=Studies in development economics|data=2009|editore=Clarendon Press|ISBN=978-0-19-828797-1}};{{Cita web|lingua=it-it|url=https://www.slowfoodeditore.it/it/terramadre/lo-sviluppo-su-scala-umana-9788884992574-129.html|titolo=Lo sviluppo su scala umana|sito=Slow Food Editore|accesso=2025-01-16 gennaio 2025}};{{Cita pubblicazione|nome=Enrico|cognome=Cameron|data=2023-05-29 maggio 2023|titolo=Manfred Max Neef’s Human Scale Development and Geoethics|rivista=JOURNAL OF GEOETHICS AND SOCIAL GEOSCIENCES|volume=1|numero=1|pp=1–25|lingua=en|accesso=2025-01-16 gennaio 2025|doi=10.13127/jgsg-28|url=https://www.journalofgeoethics.eu/index.php/jgsg/article/view/28}}</ref> e delle visioni del mondo, per garantire un approccio inclusivo
* i limiti planetari, ossia i confini ecologici da rispettare per mantenere la stabilità degli ecosistemi, permettendo all'umanità di continuare a prosperare per le generazioni a venire<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Johan|cognome=Rockström|nome2=Will|cognome2=Steffen|nome3=Kevin|cognome3=Noone|data=2009-09|titolo=A safe operating space for humanity|rivista=Nature|volume=461|numero=7263|pp=472–475|lingua=en|accesso=2025-01-16 gennaio 2025|doi=10.1038/461472a|url=https://www.nature.com/articles/461472a}};{{Cita pubblicazione|nome=Will|cognome=Steffen|nome2=Katherine|cognome2=Richardson|nome3=Johan|cognome3=Rockström|data=2015-02-13 febbraio 2015|titolo=Planetary boundaries: Guiding human development on a changing planet|rivista=Science|volume=347|numero=6223|lingua=en|accesso=2025-01-16 gennaio 2025|doi=10.1126/science.1259855|url=https://www.science.org/doi/10.1126/science.1259855}}</ref>
* i punti di non ritorno geoecologici, ovvero le soglie oltre le quali i cambiamenti ambientali diventano irreversibili<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=United Nations University-Institute for Environment and Human Security (UNU-EHS)|url=https://interconnectedrisks.org/|titolo=Home - Interconnected Disaster Risks|sito=interconnectedrisks.org|accesso=2025-01-16 gennaio 2025}};{{Cita web|lingua=en-GB|url=https://global-tipping-points.org/|titolo=Global Tipping Points {{!}} understanding risks & their potential impact|sito=Global Tipping Points|accesso=2025-01-16 gennaio 2025}}</ref>
 
La geoetica affronta anche le implicazioni etiche, sociali e culturali legate alla produzione di conoscenza, alla ricerca scientifica, alla formazione, alla comunicazione e all’applicazione delle [[Scienze della Terra|geoscienze]], e si occupa del ruolo sociale e delle responsabilità degli geoscienziati.
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In definitiva, la geoetica mira a ridefinire il modo in cui l’umanità percepisce e gestisce il proprio rapporto con la Terra. Questo cambiamento di prospettiva ha implicazioni profonde, influenzando non solo le politiche ambientali, ma anche le strutture sociali e giuridiche che regolano le comunità umane. Attraverso la ricerca e il dibattito, la geoetica propone quindi nuove prospettive educative e politiche, per promuovere una riforma globale della società<ref name=":0" /> verso un modello più consapevole, sostenibile, orientato alla [[giustizia ambientale]] e [[Giustizia sociale|sociale]], e rispettoso di tutte le componenti del sistema Terra.
 
== Alcune figure e tappe alle origini del pensiero geoetico<ref name=":1">{{Cita libro|nome=Silvia|cognome=Peppoloni|nome2=Giuseppe|cognome2=Di Capua|titolo=Origins of Geoethical Thought|url=https://link.springer.com/chapter/10.1007/978-3-030-98044-3_2|accesso=2025-01-17 gennaio 2025|data=2022|editore=Springer International Publishing|lingua=en|pp=9–17|ISBN=978-3-030-98044-3|DOIdoi=10.1007/978-3-030-98044-3_2}}</ref> ==
[[Antonio Stoppani|'''[[Antonio Stoppani]]''']] (geologo, paleontologo e presbitero italiano, 1824 - 1891)
 
Considerato uno dei padri della geologia italiana moderna, Stoppani sottolinea come lo studio della storia naturale e fisica del proprio territorio sia fondamentale per la formazione dell’identità individuale e collettiva e come le scienze della Terra possano favorire un rapporto di conoscenza e rispetto tra l’uomo e la natura. Quest’ultima, nel suo pensiero, è descritta attraverso i concetti di sacralità, bellezza e armonia, una visione che, pur radicata nella sua sensibilità religiosa, non si basa su concezioni creazioniste. Secondo Stoppani, la natura non può essere irresponsabilmente distrutta, poiché costituisce il substrato stesso dell’identità umana. Questa concezione anticipa i moderni concetti di patrimonio geologico<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/patrimonio-geologico-e-geodiversita|titolo=Patrimonio geologico e geodiversità|sito=ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale|accesso=2025-01-17 gennaio 2025}}{{Cita web|lingua=it|url=https://www.isprambiente.gov.it/it/banche-dati/banche-dati-folder/suolo-e-territorio/patrimonio-geologico|titolo=Patrimonio geologico|sito=ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale|accesso=2025-01-17 gennaio 2025}}</ref>, [[geodiversità]] e [[geoconservazione]], oggi centrali nelle politiche di tutela dell’ambiente abiologico. Inoltre, introduce il concetto di “Era Antropozoica”, riconoscendo l’uomo come una nuova forza tellurica capace di modificare profondamente i processi geologici, un’intuizione che anticipa di oltre un secolo il concetto di [[Antropocene]].
 
[[Élisée Reclus|'''[[Élisée Reclus]]''']] (geografo e anarchico francese, 1830 - 1905)
 
Il lavoro di questo geografo si può sintetizzare nella frase “''L’uomo è la natura che prende coscienza di sé''”, che sottolinea la profonda connessione tra essere umano e pianeta. Reclus vede la Terra come un sistema finito, dove anche l’uomo più libero è vincolato alle leggi fisiche, chimiche e biologiche. Anticipando il pensiero geoetico, Reclus propone una scienza geografica come guida etica, basata sulla conoscenza scientifica della natura per orientare un modello di sviluppo responsabile. Non nega l’antropocentrismo, ma lo rende consapevole e responsabile, promuovendo una gestione attenta dell’ambiente anziché regredire economicamente e tecnologicamente. Per Reclus, la libertà umana passa attraverso la consapevolezza del legame con la Terra e il rispetto dei suoi equilibri naturali. La sua visione prefigura un umanesimo ecologico, in cui l’individuo, pur centrale, riconosce la necessità di un rapporto armonioso con il pianeta.
 
[[Aldo Leopold|'''[[Aldo Leopold]]''']] (ecologo statunitense, 1887 - 1948)
 
Aldo Leopold è uno dei principali sostenitori di una visione ecocentrica, in contrasto con l'antropocentrismo di Stoppani e Reclus. La sua riflessione si concentra sulla biodiversità e sulla gestione della fauna selvatica, promuovendo un approccio scientifico multidisciplinare volto alla conservazione della natura e delle aree selvagge. Secondo Leopold, la tutela dell’ambiente nasce da una crescente sensibilità etica che si espande dall’ambito interpersonale a quello sociale e, infine, alla terra. Egli contrasta la visione utilitaristica della natura, sostenendo che essa debba essere rispettata per il suo valore intrinseco. Introduce il concetto di ''land ethic'',<ref>{{Cita web|url=https://www.aldoleopold.org/about/the-land-ethic|titolo=The Land Ethic {{!}} Finding Community with Earth {{!}} Aldo Leopold|sito=www.aldoleopold.org|accesso=17 gennaio 2025-01-17}}</ref> secondo cui la terra è un elemento essenziale delle comunità umane e deve essere considerata parte di un sistema socio-ecologico, in cui elementi sociali e ambientali interagiscono nel tempo e nello spazio. Pur riconoscendo l’impronta antropica sulla natura, insiste sul fatto che suolo, acqua e animali meritano lo stesso rispetto riservato ai membri della comunità umana.
 
[[Felice Ippolito|'''[[Felice Ippolito]]''']] (geologo e ingegnere italiano, 1915 - 1997)
 
Felice Ippolito attribuisce grande valore all'osservazione diretta dei fenomeni, ritenendola essenziale per una scienza autentica della natura, distinta dalle discipline astratte. Per lui, conoscere scientificamente la natura equivale a fare storia, poiché ogni fenomeno deve essere compreso nel contesto della sua evoluzione nel tempo. Ippolito rifiuta la distinzione tra cultura scientifica e umanistica, sostenendo l’esistenza di un’unica cultura caratterizzata da una dimensione di unità. Questo approccio si riflette nella geoetica, che considera la Terra un sistema complesso di interazioni globali, richiedendo una visione unitaria per affrontare le sfide ambientali. Per Ippolito, chi possiede conoscenze scientifiche ha la responsabilità etica di trasformarle in azione, contribuendo al bene comune e alla gestione sostenibile del pianeta.
 
'''Eldridge M. Moores'''<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Janice Fong|url=https://eps.ucdavis.edu/people/inmemoriam/moores|titolo=Eldridge M. Moores {{!}} UC Davis Earth and Planetary Sciences|sito=eps.ucdavis.edu|data=2018-10-30 ottobre 2018|accesso=2025-01-17 gennaio 2025}}</ref> (geologo statunitense, 1938 - 2018) ed '''E-an Zen'''<ref>{{Cita web|url=https://gsa-foundation.org/wp-content/uploads/2014/12/E-an-Zen-memorial.pdf|titolo=Memorial to E-an Zen|accesso=17 gennaio 2025}}</ref> (geologo cinese naturalizzato statunitense, 1928 - 2014)
 
A partire dagli anni '90, Eldridge M. Moores ed E-an Zen (che sono stati entrambi presidenti della [[Geological Society of America]]) hanno evidenziato il bisogno di collegare le geoscienze ai valori e alle necessità della società, sottolineando che, essendo finanziata con fondi pubblici, la ricerca geologica deve impegnarsi in un dialogo più ampio con il pubblico per orientare le scelte collettive. Zen<ref>{{Cita web|url=https://gsa-foundation.org/wp-content/uploads/2014/11/Zen-pres-address.pdf|titolo=The Citizen-Geologist: GSA Presidential Address, 1992}}</ref> insiste sulla necessità di integrare la scienza nel contesto sociale, considerando cosa sia giusto o sbagliato e promuovendo una maggiore consapevolezza del ruolo etico e sociale dei geoscienziati. Moores<ref>{{Cita web|url=https://rock.geosociety.org/net/gsatoday/archive/7/1/pdf/i1052-5173-7-1-7.pdf|titolo=Geology and Culture: A Call for Action|accesso=17 gennaio 2025}}</ref> denuncia la crisi di identità delle geoscienze, dovuta alla scarsa divulgazione scientifica, alla crescita di posizioni anti-scientifiche e alla frammentazione della comunità geologica. Egli propone diverse azioni chiave per rilanciare la disciplina, tra cui il riconoscimento della filosofia della ricerca geologica e il potenziamento dell'educazione geologica nelle scuole primarie. Insieme, i due studiosi pongono le basi per un’etica geologica che enfatizza l'impatto umano sugli ecosistemi e la necessità di una comunicazione scientifica più efficace per rafforzare il legame tra geoscienze e società.
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Nel 1991, durante un workshop UNESCO ad Amburgo, Kaisa Savolainen, allora direttrice della Divisione Educazione dell'UNESCO, utilizza per la prima volta il termine “geoetica”, accostandolo alla bioetica per indicare un insieme di questioni etiche emergenti legate allo sviluppo della scienza e della tecnologia. Pur non fornendo una definizione precisa, Savolainen usa ''geoetica'' come sinonimo di etica ambientale, sottolineandone la necessità e urgenza in quanto fattore capace di influenzare la qualità della vita e la sopravvivenza dell'umanità. Propone, inoltre, di integrare questi principi nei programmi educativi a tutti i livelli, evidenziando l’importanza di una dimensione umanistica e interculturale dell’educazione.<ref name=":1" />
 
== La geoetica oggi<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Giuseppe Di|cognome=Capua|nome2=Silvia|cognome2=Peppoloni|data=2025-01-10 gennaio 2025|titolo=The International Geoethics Research Infrastructure|rivista=JOURNAL OF GEOETHICS AND SOCIAL GEOSCIENCES|volume=2|numero=Special Issue|pp=1–20|lingua=en|accesso=2025-01-18 gennaio 2025|doi=10.13127/jgsg-57|url=https://www.journalofgeoethics.eu/index.php/jgsg/article/view/57}}</ref> ==
Negli ultimi anni, la geoetica ha registrato un notevole progresso, coinvolgendo un numero crescente di studiosi di diverse discipline. Sono stati creati numerosi spazi fisici e virtuali per la condivisione di riflessioni, prospettive e materiali. Questa rete di relazioni ha rafforzato la coerenza concettuale del pensiero geoetico promuovendone ulteriori sviluppi. Tra le organizzazioni, istituzioni e iniziative dedicate allo studio e alla diffusione della geoetica occorre ricordare:
 
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L’associazione opera anche attraverso una vasta rete internazionale collaborando con università, istituti di ricerca e altre organizzazioni scientifiche, organizza e partecipa a conferenze, workshop e forum internazionali, pubblica articoli, report e linee guida sulla geoetica e promuove iniziative educative producendo anche materiali didattici destinati alle università e agli enti professionali.
 
'''La Commissione sulla Geoetica dell'Unione Internazionale delle Geoscienze'''<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.geoethics.org/iugs-cg|titolo=IUGS Commission on Geoethics (IUGS-CG)|sito=IAPG geoethics|accesso=2025-01-18 gennaio 2025}}{{Cita web|lingua=en|url=https://www.iugs.org/commissions|titolo=IUGS {{!}} Scientific Commissions|sito=IUGS|accesso=2025-01-18 gennaio 2025}}</ref>
 
È un organo specializzato dell'[https://www.iugs.org/ Unione Internazionale delle Geoscienze] (IUGS) istituito nel 2023 dal Comitato Esecutivo dell'IUGS e ufficialmente ratificata dall'Assemblea Generale dell'Unione nel 2024, durante il 37° Congresso Geologico Internazionale.
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Un'attenzione particolare è dedicata al supporto della Presidenza e del Comitato Esecutivo dell'IUGS, nonché degli organismi affiliati, nella gestione di casi di comportamento non professionale, cattiva condotta, molestie, ritorsioni, razzismo, sessismo e conflitti di interesse. La Commissione, inoltre, si impegna attivamente per favorire la partecipazione delle donne e dei gruppi sottorappresentati nelle attività, eventi e iniziative promosse dall'IUGS, con l'obiettivo di ridurre il divario di genere e promuovere equità e diversità.
 
'''La Cattedra sulla Geoetica del Consiglio Internazionale per la Filosofia e le Scienze Umane'''<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.geoethics.org/cipsh-cg|titolo=CIPSH Chair on Geoethics (CIPSH-CG)|sito=IAPG geoethics|accesso=2025-01-18 gennaio 2025}}</ref>
 
La Cattedra sulla Geoetica del [https://cipsh.one/ Consiglio Internazionale per la Filosofia e le Scienze Umane] si propone di creare una rete di ricerca che favorisca il dialogo su un’etica globale radicata nella geoetica e arricchita da prospettive culturali diverse. La geoetica richiede un approccio interdisciplinare per esprimere appieno il suo potenziale, e la collaborazione tra studiosi di ambiti differenti è una sfida cruciale per affrontare i cambiamenti di origine antropica nei sistemi socio-ecologici e per definire percorsi di sviluppo umano responsabile.