Forza elastica: differenze tra le versioni
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[[File:Hookes-law-springs 2.png|thumb|Forza elastica esercitata da una molla: la forza (che qui fa equilibrio alla [[forza peso]]) è proporzionale all'allungamento della molla rispetto alla lunghezza a riposo]]
La '''forza elastica''' è una [[Forza (fisica)|forza]] che si esercita fra due punti ed è [[Proporzionalità diretta|direttamente proporzionale]] alla loro distanza. In particolare si può pensare alla forza esercitata da una [[molla]] ideale rispetto alla posizione di riposo. Il sistema fisico composto da un [[punto materiale]] sottoposto unicamente a una forza elastica viene definito un [[Moto armonico|oscillatore armonico]]<ref>{{Cita libro|titolo=Fisica Generale|autore=Sergio Rosati|editore=Casa Editrice Ambrosiana - Milano, 1990|isbn=88-408-0368-8}}p.113</ref> e costituisce uno dei più basilari fenomeni della meccanica sia nel caso classico che nel [[Moto armonico quantistico|caso quantistico]].
== Descrizione ==
Se sottoposti a sollecitazioni i corpi elastici si deformano, fino al raggiungimento di un equilibrio in cui la forza elastica esercitata dal corpo deformato è uguale e opposta alla forza che provoca la deformazione. In un corpo elastico ideale, omogeneo e isotropo, la deformazione è direttamente proporzionale alla forza applicata. Una caratteristica dei corpi elastici reali è il limite di elasticità: se il corpo è sottoposto ad una sollecitazione pari o inferiore al limite di elasticità, esso subisce una deformazione elastica ed al termine della sollecitazione ritorna nella condizione iniziale. Se la sollecitazione supera il limite di elasticità avviene una deformazione plastica ed il corpo rimane permanentemente alterato.<ref>{{cita libro|autore=Paolo Mazzoldi, Massimo Nigro, Cesare Voci|titolo=Fisica - Volume I (seconda edizione)|anno=2010|editore=EdiSES|città=Napoli|isbn=88-7959-137-1}}p.57</ref>
Un esempio è l'azione di una [[molla]]: una molla ideale esercita una forza proporzionale alla [[deformazione]] della molla stessa. La [[trazione (fisica)|trazione]] della molla verso una configurazione più allungata fa sì che essa eserciti una forza che riporta la molla verso la propria lunghezza di equilibrio. La quantità di forza può venire determinata moltiplicando la costante della molla per la quantità di trazione.<ref>{{Cita libro|titolo=L'Evoluzione della Fisica-Volume 1|cognome= Gian Paolo Parodi, Marco Ostili, Guglielmo Mochi Onori|editore=Paravia, 2006|isbn=978-88-395-1609-1}}p.172</ref>
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