Repubblica di Venezia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Annullato Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Annullato Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 89:
{{Coin image box 1 double|header=Denaro|hbkg=#abcdef|image=Image:Venezia denaro 819 76001716.jpg|caption_left={{maiuscoletto|+hlvdovvicvs imp}}, piccola [[croce potenziata]]|caption_right={{maiuscoletto|+ven/ecias•}} in due linee nel [[terminologia numismatica#C|campo]].|width=220|footer=819-822, Ag 1,61 g|position=right|margin=0}}
 
Il Ducato di Venezia nacque nel [[IX secolo]] dai [[Esarcato d'Italia|territori bizantini]] della ''[[Venetia maritima]].'' Secondo la tradizione il [[Paoluccio Anafesto|primo doge]] fu eletto nel 697, ma la sua figura è di dubbia storicità e assimilabile a quella dell'[[Paolo (esarca)|esarca Paolo]], che analogamente al doge fu assassinato nel 727 in seguito a una rivolta. Padre Pietro Antonio di Venetia nella sua storia della città lagunare pubblicata nel 1688 ( ''Historia Serafica ovvero cronica della provincia di S. Antonio detta anco di Venetia, de Min. Oss. Riformato, divisa in cinque libri et nuovamente raccolta dall’industrioso zelo e laboriosa applicazione del p. Pietro Antonio di Venetia, minimo fra’li minori dell’istessa riforma nell’anno 1688 presso Gio. Francesco Valvansense'') scrive: “Non si ritrova preciso il tempo in cui giunse quella famiglia nell'Adria, bensì, che resa già habitante delle isole, dalli principi, che accolsero Cittadini, e sostenuta con vantaggio di rilevanti ricchezze, concorse l'anno 697 alla nomina del primo Prencipe Marco Contarini, uno delli 22 Tribuni delle Isole, che ne fecero l'elettione.”NelNel 726 l'[[Imperatori bizantini|imperatore]] [[Leone III Isaurico|Leone III]] tentò di estendere l'[[iconoclastia]] anche all'[[Esarcato di Ravenna]] provocando numerose rivolte in tutto il territorio. In reazione alla riforma le popolazioni locali nominarono diversi ''[[Doge|dux]]'' per sostituire i governatori bizantini e in particolare la ''Venetia'' nominò come suo doge [[Orso (doge)|Orso]] che governò la laguna per un decennio. In seguito alla morte del doge i bizantini affidarono il governo della provincia al [[Regime dei magistri militum|regime dei ''magistri militum'']] che durò fino al 742 quando l'imperatore concesse al popolo la nomina di un ''dux''. I veneziani elessero per acclamazione [[Teodato (doge)|Teodato]], figlio di Orso, che decise di traslare la capitale del ducato da ''[[Heraclia]]'' a ''[[Metamauco]]''<ref>{{cita|Zorzi, 2001|pp. 24-26}}.</ref>.
 
La conquista longobarda di Ravenna del 751 e la successiva conquista del [[regno longobardo]] da parte dei [[Franchi]] di [[Carlo Magno]] nel 774, con la creazione dell'[[Impero carolingio]] nell'800, mutarono considerevolmente il contesto geopolitico della laguna portando i veneziani a suddividersi in due fazioni: un partito filofranco capeggiato dalla città di [[Equilio|''Equilium'']] e un partito filobizantino con roccaforte a ''[[Heraclia]].'' Dopo una lunga serie di schermaglie nell'805 il dogeduca [[Obelerio]] decise di attaccare contemporaneamente entrambe le città deportando la loro popolazione nella capitale. Preso il controllo della situazione il dogeduca pose la ''Venetia'' sotto la tutela franca, ma un blocco navale bizantino lo convinse a rinnovare la propria fedeltà all'[[Imperatore d'oriente]]. Con l'intenzione di conquistare la ''Venetia'' nell'810 l'esercito franco comandato da [[Pipino d'Italia|Pipino]] invase la laguna, costringendo la popolazione locale a ritirarsi a ''[[Rialto (Venezia)|Rivoalto]]'' dando così inizio a un assedio che si concluse con l'arrivo della flotta bizantina e la ritirata dei Franchi. In seguito alla mancata conquista franca il dogeduca Obelerio fu sostituito dal nobile filobizantino [[Agnello Partecipazio]] che nell'812 trasferì definitivamente la capitale a ''Rivoalto'', decretando così la nascita della città di [[Venezia]]<ref>{{cita|Zorzi, 2001|pp. 27-31}}.</ref>.
 
Con la sua elezione [[Agnello Partecipazio]] tentò di rendere ereditaria la carica ducale associando al trono un erede, il ''[[co-Dux]].'' Il sistema portò alla carica ducale i due figli di Agnello, [[Giustiniano Partecipazio|Giustiniano]] e [[Giovanni I Partecipazio|Giovanni]] che fu deposto nell'836 per via della sua inadeguatezza a contrastare i pirati [[Narentani]] in [[Dalmazia]]<ref>{{cita|Zorzi, 2001|p. 34}}.</ref>. In seguito alla deposizione di Giovanni Partecipazio fu eletto [[Pietro Tradonico]] che con la promulgazione del ''[[Pactum Lotharii]]'', un trattato commerciale tra Venezia e l'Impero carolingio, diede il via al lungo processo di distaccamento della provincia dall'Impero bizantino<ref>{{cita|Zorzi, 2001|pp. 37-38}}.</ref>. Ucciso in seguito a una congiura, nell'864 fu eletto [[Orso I Partecipazio]] che riprese la lotta contro la pirateria riuscendo a proteggere il ''[[Dogado]]'' dagli attacchi dei [[saraceni]] e del [[patriarcato di Aquileia]]. Orso riuscì ad assegnare il ducato al primogenito [[Giovanni II Partecipazio]] che dopo aver conquistato [[Comacchio]], città rivale di Venezia nel commercio del sale, decise di abdicare in favore di [[Vittore Partecipazio|suo fratello]], all'epoca [[Patriarcato di Grado|patriarca di Grado]], che rifiutò. Non essendoci un erede nell'887 il popolo si riunì nella ''[[Concio (Venezia)|Concio]]'' ed elesse per acclamazione [[Pietro I Candiano]]<ref>{{cita|Zorzi, 2001|pp. 40-44}}.</ref>.
 
La ''[[Concio (Venezia)|Concio]]'' riuscì ad eleggere sei dogiduchi fino a [[Pietro III Candiano]] che nel 958 assegnò la carica di ''co-Dux'' a suo figlio Pietro che divenne dogeduca l'anno seguente. Per via dei suoi possedimenti fondiari [[Pietro IV Candiano]] aveva una visione politica vicina a quella del [[Sacro Romano Impero]] e di conseguenza tentò di instaurare il [[feudalesimo]] anche a Venezia provocando nel 976 una rivolta che portò all'incendio della capitale e all'uccisione del dogeduca<ref>{{cita|Zorzi, 2001|pp. 46-48}}.</ref>. Questi avvenimenti portarono il [[patriziato veneziano]] a ottenere un'influenza crescente sulle politiche del dogeduca e i conflitti nati in seguito all'assassinio del dogeduca si risolsero solo nel 991 con l'elezione di [[Pietro II Orseolo]]<ref>{{cita|Zorzi, 2001|pp. 51-53}}.</ref>.
 
=== I rapporti con l'Impero bizantino: XI-XII secolo ===