Anatolij Alekseev: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 58:
==Biografia==
Nacque il 4 gennaio 1902 nella città di Łomża, ora nel Voivodato di Podlaskie in [[Polonia]], figlio di un impiegato delle ferrovie.<ref name="as"/> Dal 1905 visse con i suoi genitori nella città di [[Sergiev Posad]], dove si diplomò al liceo nel 1918.<ref name="as"/>
Nel marzo 1920 entrò nell'[[Armata Rossa]], e nel 1921 frequentò un corso accelerato presso la Scuola di ingegneria elettrica militare dello [[stato maggiore]] di comando dell'Armata Rossa e, diplomatosi, come parte di un distaccamento di cadetti di [[fanteria]], prese parte alla repressione della [[Ribellione di Tambov|rivolta contadina]] di [[Aleksandr Stepanovič Antonov]] scoppiata nella [[provincia di Tambov]].<ref name="as"/> Dal 1922 prestò servizio come capo della stazione radio n. 244 sul [[Guerra polacco-sovietica|fronte occidentale]], poi nel [[battaglione]] radiofonico del [[distretto militare di Mosca]], fu capo dell'officina della divisione radio a [[Smolensk]] e dal 1923 istruttore della scuola di brigata, capo della stazione radio, comandante di compagnia a Mosca.<ref name="as"/>
Dal 1924 fu capo del laboratorio elettrico e insegnante presso la [[Scuola di ingegneria dell'aeronautica militare di Tambov|Scuola superiore dei servizi ausiliari dell'Aeronautica Militare dell'Armata Rossa]].<ref name="as"/> Nel luglio-ottobre 1925 fu istruttore radiofonico presso la [[Scuola militare d'aviazione Katch|Scuola di aviazione militare per piloti navali di [[Sebastopoli]], poi di nuovo capo del laboratorio della Scuola di servizi speciali dell'aeronautica militare.<ref name="as"/> Dal maggio 1928 divenne pilota osservatore del 60° Squadrone d'aviazione dell'aeronautica militare delle [[Flotta del Mar Nero|forze navali del Mar Nero]] a Sebastopoli.<ref name="as"/>
Nel 1928, come navigatore (letnab) e allo stesso tempo operatore radiofonico, come parte dell'equipaggio di [[Boris Ciuchnovskij]], partecipò alla ricerca della spedizione di [[Umberto Nobile]] e al salvataggio dell'equipaggio del [[dirigibile]] [[Italia (dirigibile)|Italia]] che si è schiantato nell'Artico.<ref name="as"/> L'aereo Junkers YUG-1 fu caricato a bordo del [[rompighiaccio]] ''[[Krassin]]'', salpato da [[Leningrado]] in giugno. Il 10 luglio raggiunse l'accampamento di Nobile e lasciò cadere i rifornimenti sul lastrone di ghiaccio. L'11 luglio, durante un volo di ricognizione, l'equipaggio scoprì due italiani: [[Adalberto Mariano]] e [[Filippo Zappi]], che un mese prima, insieme a [[Finn Malmgren]], avevano lasciato il campo e avevano cercato di raggiungere le [[Spitsbergen]] da soli. Sulla via del ritorno l'aereo fece un atterraggio di emergenza su un lastrone di ghiaccio e danneggiò il [[carrello di atterraggio]]. Chukhnovsky insistette in un radiogramma che il ''Krassin'' dovesse prima andare a salvare gli italiani, e l'equipaggio dell'aereo trascorse più di cinque giorni sul ghiaccio. Il ''Krassin'' prelevò gli aviatori sovietici il 16 luglio.
Riga 73:
Dal 1943 lavorò nuovamente ai collaudi di volo pressoil Centro di ricerca aeronautico V.P. Chalov. Nel luglio 1946 fu nominato [[pilota collaudatore]] presso la 1ª Direzione dell'Istituto di ricerca sull'aviazione civile dell'Aeronautica Militare, quindi prestò servizio lì come vice capo del dipartimento della direzione delle prove di volo collaudando 72 tipi di aerei militari, tra cui Tu-2, Tu-4, Li-2, Il-12, Il-14, Il-28, MiG-15UTI e altri.<ref name="ab"/> Nel marzo all'aprile 1954, comandò uno degli equipaggi durante la spedizione artica su larga scala ad alta latitudine "Nord-6" utilizzando un treno aereo di aerei [[Ilyushin Il-12]]D con alianti da atterraggio [[Yakovlev Yak-14]]. Era stato qualificato come pilota collaudatore di prima classe.<ref name="ab"/> Dal 1956 prestò nuovamente servizio nell'aviazione polare come vice capo della direzione dell'aviazione polare per il servizio di volo.<ref name="ab"/> Dal 1958 fu posto in riserva stabilendosi a Mosca.<ref name="as"/> Dal gennaio 1959 lavorò come capo del dipartimento di navigazione aerea presso la Direzione dell'Aviazione Polare, poi all'aeroporto di Sheremetyevo (Mosca).<ref name="as"/>
Morì a Mosca il 29 gennaio 1974, venendo sepolto nel colombario del [[cimitero di Novodevičij]].<ref name="as"/> Nel lungometraggio italo-sovietico “La tenda rossa” (1969), dedicato al salvataggio della spedizione artica del generale Umberto Nobile nel 1928, il pilota polare sovietico Anatolji Alekseev è stato interpretato dall'artista popolare russo Yuri Nazarov.<ref name="ab"/>
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|