Anatolij Alekseev: differenze tra le versioni
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Dal 1924 fu capo del laboratorio elettrico e insegnante presso la [[Scuola di ingegneria dell'aeronautica militare di Tambov|Scuola superiore dei servizi ausiliari dell'Aeronautica Militare dell'Armata Rossa]].<ref name="as"/> Nel luglio-ottobre 1925 fu istruttore radiofonico presso la [[Scuola militare d'aviazione Katch|Scuola di aviazione militare per piloti navali]] di [[Sebastopoli]], poi di nuovo capo del laboratorio della Scuola di servizi speciali dell'aeronautica militare.<ref name="as"/> Dal maggio 1928 divenne pilota osservatore del 60° Squadrone d'[[aviazione]] dell'aeronautica militare delle [[Flotta del Mar Nero|forze navali del Mar Nero]] a Sebastopoli.<ref name="as"/>
Nel 1928, come navigatore (letnab) e allo stesso tempo operatore radiofonico, fu parte dell'equipaggio di [[Boris Ciuchnovskij]] che partecipò alla ricerca della spedizione di [[Umberto Nobile]] e al salvataggio dell'equipaggio del [[dirigibile]] ''[[Italia (dirigibile)|Italia]]'' che si era schiantato nell'[[Artico]].<ref name="as"/> L'[[aereo]], un trimotore Junkers YUG-1, fu caricato a bordo del [[rompighiaccio]] ''[[Krassin]]'', salpato da [[Leningrado]] in giugno. Il 10 luglio raggiunse l'accampamento di Nobile e lasciò cadere i rifornimenti sul lastrone di [[ghiaccio]]. L'11 luglio, durante un volo di ricognizione, l'equipaggio del velivolo scoprì due [[italia]]ni: [[Adalberto Mariano]] e [[Filippo Zappi]], che un mese prima, insieme a [[Finn Malmgren]], avevano lasciato il campo base per cercare di raggiungere le [[Spitsbergen]] da soli. Sulla via del ritorno l'aereo fece un atterraggio di emergenza su un lastrone di ghiaccio e danneggiò il [[carrello di atterraggio]]. Chukhnovsky insistette in un radiogramma che il ''Krassin'' dovesse prima andare a salvare gli italiani, e l'equipaggio dell'aereo trascorse più di cinque giorni sul ghiaccio. Il ''Krassin'' prelevò gli aviatori sovietici il 16 luglio.
Questa spedizione portò la fama in tutta l'[[Unione Sovietica]] agli equipaggi dei rompighiaccio ''Krassin'' e [[Malygin (1912)|Malygin]]'' e all'equipaggio dell'aereo di B. Chukhnovsky. Tutti e quattro i piloti furono insigniti dei più alti riconoscimenti dell'URSS dell'epoca: l'[[Ordine della Bandiera rossa]], e dopo l'incontro cerimoniale a Mosca fecero un viaggio di propaganda in tutto il paese fino all'[[Estremo Oriente]].<ref name="as"/>
Dalla fine del 1928 fu ispettore anziano, e dal dicembre 1929 ingegnere anziano presso l'Istituto di ricerca dell'aeronautica militare dell'Armata Rossa.<ref name="as"/> Nell'ottobre 1929, come parte dell'equipaggio di Chukhnovsky, volò da [[Dikson (città)|Dikson]] a [[Severnaja Zemlja]]. I piloti avanzarono una proposta per lo sviluppo accelerato dell'aviazione polare nell'URSS e il suo uso diffuso per lo sviluppo dell'Artico.
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